Csm Monfalcone e cooperativa Thiel: nuove forme di prevenzione e gestione del disagio
In campo, una quotidiana rete di opportunità
Il 10 ottobre, dal 1992, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale della salute mentale, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul tema e mobilitare gli sforzi a sostegno della salute mentale che interessa una persona su otto. Ma è ogni giorno, da oltre 20 anni, che la cooperativa sociale Thiel contribuisce a rendere la presa in carico delle persone con disturbi mentali una realtà concreta, accessibile, inclusiva ed efficace nei luoghi della quotidianità, mettendo a disposizione l’esperienza dei suoi operatori e i propri spazi assieme a vari partner, in primis il DSM dell’Asugi, i Comuni e tante Associazioni di volontariato.
La Thiel e il Centro Salute Mentale (Csm) di Monfalcone stanno collaborando per dare forma a una diversa gestione dei servizi sul territorio, sposando il metodo dell’ascolto dei desideri di destinatari. Desideri intesi come spinta propulsiva che sollecita investimento personale e impegno costante e quindi molla della crescita, dell’autonomia e dell’indipendenza.
Protagonismo, autonomia, responsabilità, rappresentanza, partecipazione e cittadinanza attiva; e ancora: formazione, espressività, cultura, inclusione, socializzazione tra pari, attivazione delle risorse del territorio e lavoro di rete con la comunità. «Su queste coordinate il Csm di Monfalcone e il Consorzio di Cooperative sociali Il Mosaico – spiega il presidente di Thiel e del Consorzio, Luca Fontana -, operano in pieno spirito di coprogrammazione e coprogettazione nella consapevolezza dell’applicazione di una formula nuova di prevenzione del disagio».
«Lavorare con e per le persone fragili significa anche interpretarne la pluralità delle appartenenze, intercettare i loro interessi, riconoscere e incrementare competenze, connettere e mobilitare risorse – aggiunge Luca Nicolosi del Csm -. In una parola: attivare esperienze e contesti generativi di senso, nei quali sperimentare le capacità di prendere decisioni, di riconoscere e risolvere problemi e affinando competenze sociali e civiche, spirito d’iniziativa, consapevolezza ed espressione culturale».
«Come e dove? – puntualizza Fontana -. Ne “La Collettiva 48”, spazio privilegiato per persone giovani, di formazione e aggregazione, dove le attività di gruppo della “Collettiva Giovani” si basano sui temi della creatività ed espressività (laboratori, gite a tema culturale, visione di film, momenti di convivialità e socialità), con l’aggiunta di spazi di alternanza scuola-lavoro, tirocinio universitario e Servizio Civile Universale. Nel “MediaThiel”, negozio di informatica che offre computer e smartphone rigenerati di alta qualità a basso costo. Nella CaDiRico, azienda agricola sociale che produce e vende frutta e verdura biologica, orientandosi sull’attività di inserimento lavorativo di soggetti sensibili. Infine, nel laboratorio di recupero di mobili e vestiti usati, in collaborazione con la parrocchia de la Marcelliana».
Nella foto anteprima: Luca Fontana