Il sindaco Cisint rivendica per Monfalcone il titolo di “città turistica”
Dati alla mano, il sindaco Anna Maria Cisint rivendica per Monfalcone il titolo di città turistica: “Il nostro territorio si colloca a pieno titolo nella fascia alta delle località di maggior attrazione della Regione e nel ristretto novero di quelle indicate a livello nazionale dall’Istat. Solo poco più del 5% dei Comuni italiani rientra nella specifica classificazione dell’Istituto centrale di statistica riferite alla “vocazione marittima”. Per questo rivendico la necessaria considerazione per ciò che è stato fatto e per gli investimenti per sostenere questa prospettiva che si sta ampliando di anno in anno. Parliamo per il 2022 di 220 mila presenze, un traguardo impensabile solo cinque anni fa e che saranno largamente superate già con gli interventi in corso: il piano della RedBull per Marina Monfalcone e i quasi 3 milioni di euro che saranno investiti per un’ ulteriore riqualificazione di Marina Julia, dopo i lavori degli ultimi anni, con la realizzazione di alcune importanti opere lungo la spiaggia per migliorare la fruibilità dell’area da parte degli ospiti che comprendono: il ripascimento dell’intero arenile, una pontile per raggiungere l’acqua a maggior profondità attraverso una passeggiata a mare lunga 160 metri con in mezzo una piattaforma attrezzata; la riqualificazione della passeggiata sull’argine e dell’ingresso alla spiaggia con l’ampliamento del parco giochi”.
“Se nell’ambito marino siamo entrati dunque in questa sorta di “elite” dei luoghi turistici italiani, abbiamo tante altre carte che stiamo mettendo in campo ma che già oggi ci portano a ridosso delle 220 mila presenze: il carso, con il parco tematico, l’apertura al pubblico della Rocca, il nuovo museo multimediale di Pietrarossa e poi il capitolo dei musei e degli eventi di caratura regionale e il termalismo in piena ascesa. Mare significa anzitutto spiagge attrezzate diventate fra i luoghi più apprezzati della regione per il turismo estivo e per le attività sportive legate al mare, fra le quali spicca una pista per il kitesurf a dimensione internazionale. Ma i centri velici e nautici con oltre 4 mila posti barca e il comparto delle crociere. Monfalcone era considerata una città industriale in degrado e in declino, oggi la rinascita è sotto gli occhi di tutti ed è incontestabilmente certificata dai dati dell’Istat: nel 2021 Monfalcone ha registrato 193.450 presenze, e, considerando che al 31/07/2022 erano 124.310, si stima che entro fine anno il dato raggiungerà appunto le 220 mila. Se questo è il panorama positivo, si deve constatare anche che Monfalcone può contare su meno attività turistiche rispetto al fabbisogno reale, il che porta a sollecitare maggiormente pubblici e privati a investire su Monfalcone, perché è un terreno particolarmente fertile”.
L’analisi ISTAT si riferisce ad un’operazione di classificazione delle attività economiche con riferimento alle aree ad alta densità turistica per evidenziarne il nesso turistico territoriale. La categoria turistica prevalente tiene conto di criteri geografici e antropici mentre, tra gli indici, la densità turistica (S4) viene attribuita tenendo conto della dotazione di strutture ricettive (Indice “D”), della presenza di flussi turistici (Indice “P”) e delle attività economiche connesse al turismo (Indice “T”). Gli indicatori statistici sono descritti in termini di quintili, che si ottengono dividendo l’insieme di dati ordinati in ordine crescente in 5 parti uguali, che raccolgono complessivamente il 20% delle unità osservate.
Monfalcone, con i suoi D5, P5, T2 e S4, ha ottenuto il valore massimo per quanto concerne la dotazione di strutture ricettive e la presenza di flussi turistici, con una sintesi di intensità turistica più che lusinghiera. Per la nomea di “vocazione marittima”, c’è bisogno che il Comune sia situato sulla costa del mare o avente almeno il 50% della superficie a una distanza dal mare inferiore a 10 chilometri.
La Città è dotata di una perfetta cintura logistica: stazione dei treni, aeroporto e autostrada, la rendono facilmente raggiungibile da ovunque.
“Voglio creare sinergie” afferma infatti Cisint, “con tutti i Comuni circostanti che abbiano da offrire in termini di turismo”. In più, con la crocieristica che approda nel porto, Monfalcone avrà uno slancio turistico ancora più alto, anche grazie alla possibilità che “dal prossimo anno, oltre alle MSC, arrivi in città pure la Marella, della Marella Cruises, che già domenica entrerà nelle acque di Monfalcone per una prima prova. La strada quindi, “è quella giusta. Il termalismo, la nautica, il punto più a nord del Mediterraneo, la valorizzazione del Carso – come patrimonio storico ma anche centro sportivo – dei musei e delle mostre – con il MuCa e la Galleria d’Arte Contemporanea – stanno portando Monfalcone verso quella che poco tempo fa poteva essere solo un’aspirazione lontana o illusoria: essere località turistica a pieno titolo”.