Giuseppe Semeraro ospite alla Scuola Mosaicisti del Friuli
Da allievo della Scuola Mosaicisti del Friuli a direttore creativo in Messico
Gli allievi del corso terzo della Scuola Mosaicisti del Friuli hanno avuto l’occasione di seguire uno stage di una settimana con il mosaicista Giuseppe Semeraro che ha aggiunto alla loro formazione ulteriori competenze di carattere progettuale e gestionale.
Giuseppe Semeraro fu allievo della Scuola alla fine degli anni Novanta e poi insegnante dal 2001 al 2007 di mosaico e terrazzo prima di intraprendere una brillante carriera in Messico. Oggi, a Cuernavaca, è art director della grande azienda Mosaicos Venecianos de México, una realtà fondata nel dopoguerra, che conta oltre 400 dipendenti e si occupa di mosaico a trecentosessanta gradi, dalla produzione stessa dei materiali, fino all’installazione, senza trascurare ovviamente ideazione e progettazione.
Proprio partendo dalla sua esperienza che intreccia anche aspetti organizzativi e di coordinamento, Giuseppe Semeraro ha voluto sviluppare con gli allievi un progetto che ha messo al centro la Scuola e in particolare il suo spazio esterno, in corso di rifacimento. Un’occasione per ragionare dunque su un’area che deve essere arredata e trovare nuovo carattere ora che dall’ingresso della Scuola si raggiunge con facilità il centro cittadino e elementi come l’alta canna fumaria decorata e la grande opera circolare per i cento anni della Scuola sono segni riconosciuti ed evidenti nel contesto urbano.
Non è sfuggita poi agli allievi l’importanza di trasmettere anche all’esterno l’attività che si svolge nei laboratori della Scuola: un’osmosi tra dentro e fuori poiché l’arte del mosaico non trova limiti espressivi, né conservativi. Il maestro Semeraro ha dunque sollecitato gli allievi a formulare delle proposte per lo spazio esterno, invitandoli a redigere dei progetti che affrontassero tutti quegli aspetti che un imprenditore deve tener presente. Non dunque solo un esercizio creativo, ma una riflessione più ampia che ha previsto il calcolo di tempi e risorse, la valutazione delle qualità umane e tecniche, le specifiche dei materiali, i costi, fino all’esecuzione di campioni e prototipi. Sono stati affrontati argomenti come il riuso, la sostenibilità, il verde, la funzionalità, l’adattabilità… Le diverse soluzioni presentate si sono incentrate su arredi dove il mosaico diventa l’elemento distintivo non solo con finalità decorative, ma anche come motivo che unisce, che collega tutte le strutture e i segni artistici esterni. Progetti caratterizzati da sedute modulari e mobili per la creazione di zone di conversazione con piante e tavolini dove forme verticali e orizzontali si armonizzano con le linee severe dell’edificio scolastico e le lavorazioni, i colori e i materiali delle superfici musive richiamano ciò che è già visibile. Una serie di progetti quelli per la “corte” della Scuola Mosaicisti del Friuli che ha considerato parametri e tempi di produzione secondo standard che Semeraro ha testato sul campo. Una condivisione aperta e sentita, quella di Semeraro, che gli allievi hanno apprezzato, un modo per restituire con gratitudine alla Scuola quella ricchezza di valori e competenze che sono state alla base della sua fortuna professionale.
Nella foto: Giuseppe Semeraro