Anche Aquileia tra i siti italiani in gara per il Marchio del patrimonio europeo
Il Ministero della Cultura ha comunicato, nella mattinata di mercoledì 28 dicembre, che sono 13 le candidature presentate per il “Marchio del patrimonio europeo” (edizione 2023), riconoscimento Ue, noto anche con la denominazione “European Heritage Label”, finalizzato a valorizzare, a cadenza biennale, il patrimonio culturale comune, tramite il quale rafforzare il senso di appartenenza all’Unione.
Una Commissione ministeriale, che sarà appositamente costituita con decreto del Segretariato generale, valuterà entro l’8 febbraio 2023 i siti migliori dal punto di vista della rilevanza europea, della qualità progettuale e della capacità operativo-gestionale. Le candidature, fino a un massimo di due, dovranno essere presentate alla Commissione europea entro il 1° marzo 2023. Solo un sito potrà poi essere insignito del riconoscimento per ciascuno Stato membro tra i partecipanti all’iniziativa, così come previsto dalla decisione istitutiva del “Marchio del patrimonio europeo” (UE 1194/2011).
Ogni candidato ha depositato un dossier, redatto sulla base dei format allegati al bando, elaborati dalla Commissione europea che gestisce l’iniziativa.
«Abbiamo presentato la candidatura – sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia – con un progetto corale chiamato “Aquileia, terra di dialogo” che esplicita i valori europei che la storia di Aquileia incarna fin dall’antichità e la sua capacità di relazionarsi: da sempre Aquileia è luogo di convivenza pacifica e fruttuosa, grazie al suo porto fluviale fu luogo d’incontro di idee, religioni e genti di ogni provenienza e poi fu sede di un Patriarcato che unì tre popoli comprendendo territori che andavano dal Lago di Como all’Ungheria. La predisposizione del dossier è stata un’occasione di riflessione interessante – continua Corciulo – e sicuramente potrà essere la base anche per sviluppare ulteriori progetti in futuro».
I progetti relativi alla selezione del 2023 sono:
- Aquileia, terra di dialogo proposto dalla Fondazione Aquileia di Aquileia (Udine);
- Archivio di Stato di Palermo proposto dalla Soprintendenza archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo;
3.Area archeologica Foro Romano e Palatino proposto dal Parco archeologico del Colosseo;
4. Complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno proposto dalla Direzione Regionale Musei Molise;
5. Galleria del Grano Pasta Museum proposto dalla associazione Galleria del Grano di Gragnano (Napoli);
6. I luoghi dell’Operazione Avalanche proposto Amministrazione Comunale Città di Battipaglia (Salerno);
7. Il patrimonio immateriale arbereshe di Piana degli Albanesi – Hora e Arbëreshëvet proposto dal comune di Piana degli Albanesi (Palermo);
8. Il telescopio di Galileo: una storia europea proposto dal Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze;
9. Museo dei Bozzetti “Pierluigi Gherardi” proposto dal Comune di Pietrasanta (Lucca);
10. Ponte San Leonardo di Termini Imerese proposto dall’ Associazione Rodoarte onlus di Palermo;
11. Roma, Campidoglio, Musei Capitolini – Sala degli Orazi e Curiazi proposto da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali;
12. Sant’Anna di Stazzema proposto dal Parco Nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema (Lucca);
13. Tempio Voltiano proposto dai Musei Civici del Comune di Como.
L’ultimo sito italiano a essere insignito del titolo, nell’ambito della selezione 2021, è stato il Comune di Ventotene lo scorso aprile, che si è aggiunto agli altri tre luoghi già selezionati: il Museo Casa De Gasperi (Marchio nella selezione 2014), Forte Cadine (Marchio nella selezione 2017) e l’Area archeologica di Ostia antica (Marchio nella selezione 2019).