“Le Donne del Nobel” in mostra a Trieste
Apre i battenti mercoledì 8 marzo, nel salone del Palazzo delle Poste di Trieste, in piazza Vittorio Veneto, la mostra “Le donne del Nobel”, curata da Chiara Simon del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa assieme a Simonetta Freschi, Ester Pacor, Camilla Pasqua. In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, l’iniziativa culturale pone l’attenzione sull’esiguo numero di donne che in 120 anni hanno conquistato l’ambito premio e lo fa attraverso immagini, foto e bellissime riproduzioni filateliche dedicate al tema.
È un modo originale per ricordare i valori dell’8 marzo che celebrano le conquiste sociali, economiche e politiche, senza dimenticare le contraddizioni, le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo,
Se da un lato è vero che le scienziate sono ancora in numero inferiore rispetto ai colleghi uomini (le donne rappresentano meno del 30% degli scienziati totali del mondo), dall’altro si potrebbe eccepire che sono comunque molte di più rispetto alle 25 premiate in 120 anni di storia del Nobel: gli uomini se ne sono aggiudicati ben 600.
Da quanto è stato istituito, nel 1895 per volontà del chimico e inventore della dinamite Alfred Nobel, il premio Nobel, destinato alle personalità viventi che con il loro lavoro intellettuale hanno contribuito a cambiare il mondo, è stato assegnato in media ad una donna ogni quindici uomini, circa il 6% del totale. Nel corso degli anni il numero delle donne insignite è aumentato e continua a crescere, grazie al maggiore accesso del genere femminile ai settori scientifici, di ricerca ed accademici, ma la differenza rimane sostanziale. Raramente compaiono sulla lista dei vincitori e quasi mai nella lista dei vincitori in materie scientifiche: le poche volte che sono state premiate è stato quasi sempre in categorie come la Pace o la Letteratura. Spesso sono pioniere sconosciute, spesso dimenticate, scienziate, scrittrici, attiviste di cui raramente c’è traccia nei libri o sulle riviste non di settore.
La mostra “Le donne del Nobel” ripercorre attraverso un itinerario approfondito da testi e immagini la storia di quelle donne che hanno contribuito a cambiare il mondo. Il filo conduttore di queste testimonianze è rappresentato dalla scelta di aver voluto e saputo seguire le loro passioni ed inclinazioni intellettuali, spesso con fatica, fermezza ed orgoglio, in un mondo ancora al maschile ove in molti Paesi la battaglia per il diritto all’istruzione universitaria è stata vinta solo di recente. Sono soltanto due le italiane che hanno ricevuto il Nobel: Grazia Deledda (Nobel per la Letteratura 1926) e Rita Levi Montalcini (Nobel per la Medicina 1986).
«Con questa mostra – spiega la curatrice Chiara Simon – vogliamo celebrare le donne che ce l’hanno fatta, con l’auspicio che possano essere di ispirazione per molte altre, e riflettere assieme sul nostro potenziale contributo. Come ha detto Malala Yousafzai, la più giovane vincitrice di un premio Nobel per la sua strenua difesa del diritto di tutti i bambini all’istruzione, se una ragazza può cambiare il mondo, cosa possono fare 130 milioni di ragazze?».
L’esposizione sarà visitabile fino a sabato 1° aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 e il sabato fino alle 12.15.