Il mercato immobiliare premia Gorizia
Come risponde il mercato immobiliare visto il contesto internazionale che si sta delineando nell’ottica della capitale della cultura europea?
Il mercato immobiliare premia a Gorizia. È questa la fotografia dello studio realizzato dall’agenzia Zanon.
È stato proprio lo stesso titolare, Alessandro Zanon, a illustrare i dati più interessanti della ricerca, che ha abbracciato l’intera provincia grazie a 500 ore di ricerca e studio di tutte le compravendite immobiliari residenziali avvenute nel corso del 2022 nei 25 comuni del territorio.
Il tutto confrontato al trend degli ultimi cinque anni nelle stesse zone.
“Uno degli accadimenti degni di nota del 2022 – ha rilevato Zanon – è legato al numero di compravendite di Gorizia città, che, se pur in lievissimo calo rispetto all’anno precedente, per la prima volta, dopo un decennio supera quelle di Monfalcone città”.
In termini di numeri, il numero di compravendite nel capoluogo si è attestato sulle 502, rispetto alle 514 dell’anno scorso, mentre nel centro bisiaco è crollata a 494, quando 12 mesi fa era 587. Rimane comunque un dato più alto rispetto al 2018-2020.
L’analisi dei dati relativi alle macro-aree – ancora l’immobiliarista – evidenzia il cambio di passo di Gorizia che, assieme ai paesi limitrofi, ha fatto registrare un leggero e incoraggiante aumento delle compravendite rispetto all’anno precedente, mentre Monfalcone e mandamento, pur mantenendo in termini generali il vantaggio su Gorizia, fanno registrare, con 230 compravendite in meno rispetto al 2021, un significativo calo che potrebbe essere lo spunto per ulteriori riflessioni in prospettiva”.
Nel capoluogo, il prezzo medio di una casa è di 111mila euro.
In ogni caso, la fetta più grossa delle compravendite (36,46) riguarda la fascia tra i 60 e 100mila euro, con gli under 40 i più “spendaccioni” arrivando a oltre 119mila di spesa media. La stessa fascia d’età, a pari merito con quella 40-49 anni, è quella che ha acquistato di più con 137 trattative. Interessante rilevare anche la quota sempre più marcata di stranieri, in particolare sloveni che compongo ormai il 17% di chi acquista.
Dato evidenziato anche dall’assessore alla cultura, Fabrizio Oreti, nell’ottica di Go! 2025, che ha evidenziato che un appuntamento internazionale come quello che stiamo per vivere dimostra nei fatti che una capitale europea della cultura ha effetti anche sul mercato immobiliare e sul tessuto economico del territorio. Finalmente dimostriamo che la cultura porta e produce indotto a 360 gradi.
Dello stesso avviso Zanon, rimarcando come “il capoluogo, in attesa dello storico appuntamento della Cultura europea 2025, è divenuto polo di attrazione di alcune interessanti iniziative in ambito ricettivo che sono nell’immediato di vitale supporto logistico alla manifestazione”.
Tutto ciò, inoltre, potrà “in futuro accogliere il sempre crescente flusso di turismo legato alla nostra meravigliosa terra”. Guardando invece al mercato rispetto al contesto provinciale, ci sono meno compravendite e prezzi più alti che caratterizzano il panorama, confermando “il costante numero di compravendite da parte di cittadini stranieri: il 33% sul totale a Gorizia e addirittura il 43% sul totale a Monfalcone. Stabile inoltre il mercato nel segmento di giovani tra 18 e 29 anni e giovani coppie per l’acquisto della prima casa”.
Nella Città dei cantieri, il prezzo medio delle compravendite ammonta a 104mila euro, comunque in crescita rispetto al passato ma il più basso tra i principali centri. Anche qui, le abitazioni sotto i 100mila euro sono le più vendute (41%) con la maggioranza di acquirenti under 40. Ben il 63% ha acceso un mutuo per permettersi la casa, mentre la percentuale di stranieri che acquista è del 43%.
Lo sguardo dell’analisi ha toccato anche Grado, la piazza dove gli immobili costano di più: il prezzo medio è 187mila euro. Qui il target di acquirenti è più anziano.
Sul fronte delle agevolazioni, come ricordato dal notaio Jessica Frisan, “la legge di bilancio 2023 ha prorogato le agevolazioni per l’acquisto della prima casa (non di lusso) riconosciute agli under 36, con l’estensione del periodo applicativo del bonus fiscale introdotto dal decreto sostegni bis a tutti gli atti stipulati fino al 31 dicembre 2023”. Passando ai centri più piccoli, mentre Ronchi passa da 239 a 173 compravendite, Gradisca sale da 80 a 95, segnando anche un calo del prezzo medio delle trattative (pari comunque a 123mila euro).
Cresce anche Cormons, arrivando a 106 compravendite. Nel complesso, Gorizia e comuni limitrofi hanno registrato 885 compravendite, a fronte di 985 per Monfalcone e mandamento. Chiude Grado con 370 transazioni. “Il 65% delle compravendite in provincia si concludono grazie all’intervento di un’agenzia immobiliare, ma che le fasi per giungere al rogito notarile si sono allungate notevolmente, causa burocrazia” ha chiosato Zanon.
Moreno Marangoni, presidente nazionale Air, ha elogiato il progetto, sottolineandone gli spunti per pubblico e addetti ai lavori.