In Piazza Grande a Palmanova un’UNESCO di luce
2° Cena per l’UNESCO, 500 persone per una scritta di luce
Una scritta UNESCO di luce in Piazza Grande, larga 40 metri e alta 10, preceduta da una stella a nove punte, la forma della città stellata. Le 500 persone che sabato sera hanno partecipato alla Cena per l’UNESCO, organizzata dal Comune per festeggiate i primi sei anni di Palmanova Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, hanno fatto parte integrante del flash mob previsto dall’organizzazione e, con i flash dei propri smartphone e con torce elettriche, hanno disegnato la scritta UNESCO illuminando la notte palmarina.
500 persone che, sui tavoli e sedie messi a disposizione dall’organizzazione, rivestiti da tovaglie color amaranto, colore simbolo di Palmanova, hanno cenato sotto il cielo stellato nella piazza d’armi simbolo della Fortezza. Molti dei partecipanti hanno scelto anche di vestirsi e addobbare la propria tavola proprio del colore scelto per simboleggiare l’evento.
“Abbiamo voluto riproporre, per la seconda volta, una formula molto apprezzata l’anno scorso. È stata anche quest’anno una serata speciale, un’opportunità per cenare a cielo aperto, tutti assieme, nello scenario unico di Piazza Grande, cuore della Fortezza di Palmanova. Quest’anno abbiamo deciso di riproporre l’evento per i sei anni che hanno cambiato la nostra città e per far conoscere il suo significato a tutti i cittadini, di Palmanova o fuori”, commenta il Sindaco Giuseppe Tellini.
Ad allietare la serata la musica di un dj e l’animazione delle associazioni cittadine. La Banda di Palmanova ha eseguito gli inni d’Italia, Croazia e Montenegro, stati di cui fanno parte le sei città che compongono il sito trasnazionale UNESCO, Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale: oltre a Palmanova, Bergamo, Peschiera del Garda, Zara, Sebenico e Cattaro. I rievocatori storici hanno proposto un’esibizione di tamburi.
Ai saluti del Sindaco Giuseppe Tellini, è seguito l’intervento del vicesindaco Luca Piani che hanno illustrato gli interventi completati e in fase di realizzazione per la valorizzazione e salvaguardia del bene UNESCO: “Stiamo lavorando su 40 opere pubbliche finanziate da fondi dedicati al sito UNESCO, accanto a quelle già realizzate nei primi 6 anni, ci sono altri 25 siti che verranno riqualificati: dall’ampliamento delle Gallerie, alla Torre dell’Acquedotto, all’ingresso pedonale di Porta Aquileia, al restauro del Baluardo Donato, all’illuminazioni della passeggiata dei Bastioni, al Museo Multimediale al sottotetto della Filzi, al ripristino parziale della strada delle Milizie o al restauro della Lunetta Donato o della Polveriera Barbaro, fino ad arrivare all’importantissima riqualificazione della casera Montezemolo che diventerà una cittadella del Restauro e della Cultura con ben 30 milioni di euro ottenuti dai fondi PNRR.
Sono opere che ancora non sono visibili e che si fa anche fatica ad immaginare nel massimo del loro impatto una volta concluse ma assicuriamo che è la prosecuzione di un percorso che tra 4 anni ci porterà a festeggiare i 10 anni dell’UNESCO in una città rinnovata, attrattiva, viva, produttiva e unica al mondo”.
E aggiunge Silvia Savi, assessore a cultura e turismo: “UNESCO è prima di tutto un valore culturale che come tale va compreso, difeso e valorizzato per le ricadute turistiche. Si stima che il 4% della popolazione mondiale intenda visitare siti UNESCO. L’UNESCO ci impegna a mantenere un alto livello di conservazione e valorizzazione del sito, facendo investimenti. Non elargisce fondi ma promuove la Città a livello mondiale, portando sviluppo economico e benefici alla comunità attraverso le grandi ricadute culturali e turistiche. Dal 2017 Palmanova sta entrando in un circuito virtuoso che la sta facendo conoscere nel mondo e il trend di presenze turistiche che stiamo registrando lo sta dimostrando. Nei prossimi vedremo completate tante nuove opere e anche la promozione porterà ad un ulteriore grande incremento dei flussi turistici in città”.