Rally del Friuli, 119 iscrizioni per le due gare di sabato e domenica
Un percorso in parte rivisto ma sempre ispirato dalla tradizione e la conferma di Cividale del Friuli come quartier generale
Questo fine settimana è quello del 58° Rally del Friuli – 27° Alpi Orientali Historic, sesto appuntamento del Campionato Italiano Rally Auto Storiche (CIRAS) e terzo atto della Coppa Rally di IV zona, a coefficiente 1,5. Di nuovo una doppia sfida, per questa competizione organizzata dalla Scuderia Friuli ACU, tra le più longeve in Europa, che prevede pure le validità per il Campionato Automobilistico FVG, poi per l’R-Italian Trophy, per il Trofeo Pirelli Accademia e per il Michelin Trofeo Italia.
Sono 119 le adesioni totali alla gara tra la parte “historic” (48 equipaggi iscritti) e quella “moderna” (71 al via), un plateau di alto livello, sia come piloti che come vetture, ci sarà da ammirare sfide e spettacolo insieme, complice come consuetudine un percorso di alto valore tecnico.
CURIOSITA’
Scorrendo l’elenco degli iscritti, salta all’occhio la presenza di una coppia formato da papà e figlia. Si tratta del 60enne Claudio De Cecco, che avrà al suo fianco Lisa nei panni della navigatrice.
Nel 27° Alpi Orientali Historic va segnalato che Pietro Corredig, friulano di San Pietro al Natisone, pur non potendo correre con il Rally con la propria auto storica parteciperà ugualmente nelle moderne con una Peugeot 106.
C’è spazio inoltre per un gradito ritorno: quello di Gino Buiatti, che riprende in mano il volante dopo una ventina d’anni. Il Rally del Friuli è casa sua, dato che in passato fu ideatore dei percorsi insieme a Maurizio Tomat.
DEDICATO AGLI APPASSIONATI
Un gustoso antipasto della gara andrà in scena venerdì sera, con un raduno esclusivamente dedicato agli appassionati, che potranno provare le emozioni della guida fra i tornanti del Rally del Friuli guidando sul tracciato delle varie prove. L’iniziativa si chiama “Sulle strade delle Alpi Orientali”, per partecipare bisogna effettuare l’iscrizione in loco.
LA GARA SEMPRE PENSATA PER IL TERRITORIO
Si rimane a Cividale del Friuli, nella “Città ducale”, patrimonio Unesco, come sede di partenza ed arrivo ed anche come “quartier generale”. Anche per questa edizione, il lavoro dell’organizzazione presieduta da Giorgio Croce, sta lavorando in forte sinergia con il territorio del quale il rally è ambasciatore da sempre nel mondo del motorsport: Cividale del Friuli, Faedis, Manzano, Prepotto, San Leonardo, Stregna e Torreano sono i comuni interessati quest’anno dal passaggio della competizione, una tradizione che si ripete ed una gioia per gli abitanti attendere ed ammirare il passaggio dei concorrenti.
La gara storica “tricolore” sarà caratterizzata da un totale di 8 prove speciali per 92,080 chilometri di impegni competitivi a fronte del totale del percorso che ne misura 274,08 mentre la competizione “moderna” – secondo regolamento – sarà più “leggera”, con 6 prove speciali e 70,960 di distanza sul complessivo che ne misura 218,960. Saranno tre diversi, i tratti competitivi previsti.
IL PROGRAMMA
Oltre al percorso, la novità è quella che si torna a correre in due giornate, con le partenze che avvieranno dalla zona del Palasport con le auto storiche del “tricolore” dalle 14.01 di sabato 15 luglio mentre alle 15.11 sarà la volta delle “moderne del CRZ.
Nella prima giornata di gara entrambe le competizioni affronteranno due prove speciali, seguite dal riordinamento notturno mentre l’indomani, domenica 16 luglio si avranno le restanti prove speciali con arrivi poi distinti, dalle 13,56 le “moderne del CRZ e dalle 15,56 quelle del Campionato Italiano Auto Storiche.
Filippo Bravi in azione (foto Hyundai)