Inaugurata la 32^ edizione di Mittelfest
Il Festival che sfida l’INEVITABILE e trasforma Cividale e il FVG nel cuore pulsante della Mitteleuropa
Sabato 22 luglio, all’interno della chiesa di San Francesco di Cividale, ha inaugurato ufficialmente la trentaduesima edizione di Mittelfest dedicata all’Inevitabile, tema scelto dal direttore artistico Giacomo Pedini.
Dopo il sipario alzato per i primi spettacoli di ieri, la cerimonia di apertura ha visto la partecipazione del vicepresidente e assessore regionale alla cultura Mario Anzil e del sindaco di Cividale Daniela Bernardi, oltre a numerose autorità locali.
“Sono particolarmente emozionato per questo terzo anno a Mittelfest – ha commentato il direttore artistico Giacomo Pedini – forse perché il tema scelto è decisamente tortuoso e sfidante: di fatto il destino è ciò con cui ognuno di noi si scontra ogni giorno.
Parlando di Inevitabile, ci tengo a sottolineare quanto sia inevitabile e importante il lavoro di squadra che sta dietro al festival: ringrazio il vecchio e il nuovo consiglio di amministrazione di Mittelfest e le persone che lavorano tutto l’anno per rendere possibili questi 10 giorni e tutti gli altri progetti. Altro elemento vitale di Mittelfest è il rapporto con Cividale che vive letteralmente insieme al festival e, Zeus permettendo, ci farà riportare lo spettacolo dal vivo piazza Duomo.
Ci tengo a ricordare che quest’anno abbiamo “riportato a Cividale” Giorgio Pressburger, il primo direttore artistico di Mittelfest, scomparso 5 anni fa, che ne ha firmato i cartelloni dal 1991 al 2003”. A lui è dedicata una speciale mostra e anche la speciale veste del Ponte del Diavolo.”
La cerimonia, condotta da Alessandra Salvatori, direttore responsabile di Telefriuli, ha avuto tre momenti in musica con Sol Jang al pianoforte e Kim Kamilla Jäger al violoncello che hanno suonato Béla Bartók, Franz Liszt e un brano popolare ungherese, in omaggio al paese che quest’anno è al centro del cartellone di Mittelfest, l’Ungheria.
“Da 32 anni, Mittelfest porta a Cividale e nella nostra regione il meglio della produzione artistica della Mitteleuropa – ha commentato la presidente Mattiussi – assume il ruolo più alto della cultura, ovvero quello di essere catalizzatore di dialogo, unità e coesione internazionale, ma è anche capace di coinvolgere e valorizzare il territorio facendo rete a livello locale con istituzioni, imprese culturali, categorie, aziende. Il tema scelto dal nostro direttore artistico ci porta in un viaggio alla scoperta di ciò che nelle nostre esistenze appare immutabile e ciò che invece può essere riscritto.
In uno scenario internazionale che, purtroppo, è sempre più incerto e più segnato da conflitti e grandi emergenze umanitarie e climatiche, indagare l’importanza delle scelte, anche individuali, credo sia davvero importantissimo, a tutti i livelli.”
L’intervento della presidente si è concluso con un personale e sentito omaggio al suo predecessore, l’ex presidente Roberto Corciulo, a cui ha donato un bonsai, simbolo di come l’uomo possa incidere sull’inevitabile scorrere della natura lasciandone inalterata la bellezza.
Sono oltre 30 i progetti artistici provenienti da 12 Paesi che aspettano di accogliere il pubblico nei luoghi più rappresentativi di Cividale, a partire dall’atteso ritorno del palco in piazza Duomo.
“In 32 edizioni, Mittelfest ha contribuito a cambiare il significato della parola confine: – ha sottolineato il vicepresidente Anzil – se una volta il nordest era il presidio armato del confine, ora siamo un piccolo compendio dell’universo che pulsa nel cuore dell’Europa. Confine non è più ostacolo o divisione, ma diventa nuova opportunità: lo è stato per Gorizia, che è diventata capitale europea della cultura insieme a Nova Gorica, ma lo può diventare per tutta la regione, trasformandola in presidio di relazioni con l’intera Europa.”
Come ha sottolineato il sindaco Daniela Bernardi, “in città si respira già l’atmosfera unica e frizzante del festival capace di trasformare Cividale nella capitale della Mitteleuropa. Vedo l’entusiasmo negli occhi del direttore artistico Pedini che ringrazio perché ha saputo creare un programma che abbraccia la città, ponendo al centro la famiglia con tanti spettacoli dedicati anche ai bambini e, non da ultimo, ha saputo mettere in rete noi sindaci del territorio attraverso il progetto Mittelland.”