Eccellenze friulane, in Europa si lotta per la loro difesa su tutti i tavoli
Onorevole Lizzi, è tempo di Friuli DOC, manifestazione fiore all’occhiello della nostra Regione.
Si, sono molto lieta che questo evento si tenga anche quest’anno perché è la dimostrazione che il Friuli si sta confermando sempre più terra vocata al turismo e all’ enogastronomia. Abbiamo fatto tanti passi in avanti e abbiamo raggiunto traguardi importanti, così la nostra amata regione è diventata un punto di riferimento per l’ospitalità. Già come assessore all’istruzione e alla cultura della Provincia di Udine avevo lavorato per far emergere la vocazione turistica e culturale del Friuli anche nelle scuole. Grazie all’ottimo lavoro del Presidente Fedriga e della sua giunta, la Regione beneficia del lavoro svolto in questa direzione.
A sostegno di questa spinta verso l’enoturismo, il Friuli Venezia Giulia ha firmato un protocollo d’intesa per offrire la vendemmia turistico-didattica che prevede la possibilità per turisti e wine lovers di vendemmiare dal 1° settembre in alcune aziende vitivinicole. Questa iniziativa, che vede la nostra regione prima promotrice in Italia, è stata lanciata da PromoTurismoFVG e dall’Associazione Città del Vino e arricchirà la proposta turistica del territorio. Cosa succederebbe se il vino venisse dichiarato pericoloso per la salute?
Queste iniziative sono encomiabili, ma non vanno contro le ‘nuove’ politiche europee riguardanti il vino?
I vini friulani e italiani non si toccano. Con la Lega in commissione agricoltura al Parlamento europeo ho difeso il comparto vitivinicolo per quasi quattro anni. Abbiamo fermato gli attacchi mirati a indebolire il settore e siamo riusciti a sventare la demonizzazione del vino grazie a un grande lavoro diplomatico che non sempre è visibile. Vi assicuro che senza l’intervento della Lega, la situazione sarebbe molto grave e forse anche Friuli Doc dovrebbe essere ripensato e rivoluzionato. Siamo riusciti a modificare la risoluzione BECA (Beating Cancer) con cui si equiparava il consumo all’abuso di vino e altri alcolici.
Quindi non ci saranno più pericoli in futuro?
Credo che tutto dipenderà dalla nuova maggioranza che si andrà a comporre nel prossimo mandato. Se vinceranno la sinistra e i verdi europei, sicuramente ci saranno nuove proposte volte a demonizzare il vino e altri prodotti, come la carne. Per questo è importante che il prossimo giugno, dalla tornata elettorale esca una maggioranza forte e di destra, con la Lega protagonista sui tavoli europei. Solo così si proteggeranno e difenderanno il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze, comprese quelle friulane.
Mi vuole dire che se vince la destra non si avrà più il pericolo di un’imposizione del Nutriscore?
Già sulle pagine di questo giornale ho spiegato di cosa si tratta e dei pericoli derivanti da una possibile imposizione a tutti gli Stati di questo sistema di etichettatura.
Questa “iniziativa” francese è stata creata (dalle multinazionali) per semplificare i valori nutrizionali che troviamo su tutti i prodotti con l’applicazione di una grafica a semaforo con colori graduati dal verde scuro (prodotto super salutare) al rosso (prodotto dannoso).
Il sistema di calcolo per la classificazione del prodotto nelle categorie (colore) è però fuorviante poiché si basa su un algoritmo che penalizza fortemente gli alimenti ad alto contenuto di grassi, senza discernere tra le tipologie di grasso, mentre sappiamo che alcuni di essi sono essenziali per la nostra salute. Il Nutriscore utilizza una grafica certamente accattivante ma trae in errore il consumatore durante l’acquisto, senza dargli le informazioni necessarie per una dieta personalizzata. Il Prosciutto di San Daniele sarebbe classificato come “nocivo per la salute”, ma sappiamo che questa prelibatezza che ci ha resi famosi in tutto il mondo fa parte della Dieta mediterranea e può essere consumata con moderazione senza alcun problema. Inoltre, per noi è un simbolo di storia e di tradizioni a cui non intendiamo rinunciare così come per altri prodotti tipici.
Quindi per rispondere alla sua domanda: sì, se vincerà la destra non si approverà il Nutriscore e non solo.
In che senso? Ci spieghi meglio.
Intendo sottolineare che se i cittadini prediligeranno un governo europeo a trazione centro-destra, le politiche green arbitrarie e ideologiche verranno riviste in chiave pragmatica e sostenibile. D’altronde voglio far notare che il “padre” del Green Deal (Frans Timmermans) è già stato “spedito” a concorrere in Olanda con le sue proposte radicali alle elezioni nazionali. Una bocciatura politica della pentita maggioranza europea, mascherata da promozione.
E le leggi che aveva proposto che fine faranno?
Ci aspettiamo una revisione politica dell’impianto del Green Deal. Se davvero il PPE sarà coerente, la transizione dovrà essere ripensata in modo da non inseguire logiche sconnesse dalla realtà. Già l’approvazione a luglio del Regolamento sul Ripristino della Natura è stata molto travagliata e sul sito si può vedere chi ha votato a favore e anche chi non si è assunto la responsabilità del voto, temendo la reazione dell’elettorato del settore. Io e la Lega crediamo che il nostro compito sia di proteggere il settore agricolo e non quello di ostacolare gli agricoltori nel proprio lavoro, già di per sé delicato e complesso. Questo regolamento mette in discussione l’eccellenza del sistema agroalimentare europeo, senza distinzioni, mentre invece l’Italia è tra i primi al mondo sia in termini di sostenibilità, sia di sicurezza alimentare, sia in termini di produzione e consumo consapevole. Non a caso registriamo la popolazione più longeva in Europa.
Lei non solo ha lavorato molto in commissione ma ha voluto far conoscere in prima persona le eccellenze friulane al Parlamento europeo.
Lo scorso giugno ho organizzato un evento dedicato alle indicazioni geografiche del Friuli Venezia Giulia al quale hanno partecipato tutte le forze politiche in maniera trasversale. Durante la serata ho voluto descrivere le nostre eccellenze regionali. L’ho fatto perché credo nelle nostre potenzialità e il miglior modo per veicolare la qualità sia l’esperienza diretta dell’assaggio. Le posso garantire che nessuno mi ha chiesto a che lettera appartenessero i prodotti in degustazione!
Il mio impegno è sempre costante e deciso e grazie alla Lega Salvini Premier, Gruppo Identità e Democrazia andremo avanti nella direzione della difesa del nostro territorio. Ci vediamo al Friuli DOC!
Da IL PAîS gente della nostra terra – edizione cartacea agosto 2023
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Buona lettura !