La pausa caffè diventa green
Ecco i distributori automatici sostenibili dell’ateneo di Udine
Bicchieri innovativi per risparmiare CO2 e scarti del caffè trasformati in energia alternativa
Il progetto nato con la collaborazione dell’azienda friulana Illiria
Bicchieri realizzati con una tecnologia innovativa che permette di risparmiare CO2 ed energia alternativa dal riciclo dei fondi di caffè: sono i due principali risultati ottenuti grazie ai 47 nuovi distributori automatici installati nelle diverse sedi dell’Università di Udine dal Gruppo friulano Illiria, che dal 2019 gestisce il servizio Vending dell’ateneo con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale di oggetti, che, nell’immaginario comune, sono ciò che di meno salutare e più inquinante possa esistere, nonostante sia comunque difficile farne a meno, soprattutto durante la pausa caffè.
“Insieme al Gruppo Illiria abbiamo voluto cogliere questa sfida e rendere i distributori nelle diverse sedi dell’ateneo sempre più sostenibili – spiega Salvatore Amaduzzi, delegato alla Sostenibilità dell’Università di Udine -. Il nostro obiettivo è quello di potenziare queste iniziative e raccogliere dati per misurare quanto riusciamo a ridurre gli impatti ambientali”. Il Gruppo Illiria, con sede a Udine, è partner dell’ateneo già dal 2019 ma, dopo gli anni della pandemia, ora il progetto può finalmente essere potenziato e i risultati misurati con dati completi e aggiornati.
“La nostra azienda da anni è impegnata sul fronte della sostenibilità attraverso progetti che amiamo proporre e sviluppare insieme ai nostri clienti che, come Uniud, dimostrano particolare sensibilità verso queste tematiche. A testimonianza del nostro impegno – spiega Mario Toniutti, AD di Gruppo Illiria – con orgoglio possiamo affermare che per il secondo anno consecutivo siamo stati premiati al “Sustainability Award” tra le aziende più sostenibili, unica nel panorama del vending italiano”.
BICCHIERI GREEN NEI DISTRIBUTORI. Nei distributori automatici di caffè sono stati inseriti i bicchieri Hybrid, realizzati con un materiale innovativo 100% riciclabile, che riduce del 40% le emissioni di CO2 nell’ambiente rispetto al tradizionale bicchiere di plastica. Il materiale è ottenuto grazie alla sostituzione del polistirolo di cui sono composti i tradizionali bicchieri usa e getta con una miscela di Sali minerali di origine naturale, che permette di ottenere una riduzione di peso del 13%. Nel 2022 nei distributori dell’ateneo sono stati utilizzati 32.225 bicchieri Hybrid al mese che hanno prodotto 3.557,6 chilogrammi di CO2 in un anno, rispetto ai 5.955,1 chili di CO2 che avrebbero prodotto i tradizionali bicchieri di plastica, con una riduzione quindi di 2.397,5 chili di CO2, pari al 40%. Per provare a immaginare un ulteriore risparmio, nella sede del polo scientifico dei Rizzi sono stati installati due distributori in cui è anche possibile usare la propria tazza per il caffè: i distributori automatici hanno delle fotocellule che verificano la presenza della tazza, da posizionare prima della scelta della bevanda. In caso contrario, il distributore rilascia il bicchierino Hybrid come al solito.
ENERGIA ALTERNATIVA DAI FONDI DEL CAFFE’. Gli scarti del caffè prodotti dai distributori automatici sono raccolti e convertiti in energia rinnovabile tramite impianti a biogas. Come funziona? I fondi di caffè sono inseriti all’interno di un fermentatore dove, in assenza di ossigeno e temperatura controllata, si formano numerosi batteri che diventano sostanza organica. Questo processo di degradazione genera biogas, calore e digestato, un fertilizzante liquido. Il biogas viene convertito in energia elettrica per il riscaldamento e il digestato in fertilizzante naturale. All’ateneo friulano i fondi di caffè nei distributori sono raccolti dagli operatori di Illiria e stoccati nei magazzini di Udine all’interno di appositi contenitori per essere infine ritirati, una volta pieni, dalla Società Organica srl, con cui Illiria collabora dal 2018, per essere portati nei loro centri di recupero impianti a biogas. Nel 2022 dai distributori di caffè dell’Università di Udine sono stati raccolti 3.391,19 chili di fondi di caffè con cui sono stati prodotti 2.034,71 kilowattora di energia elettrica.