Inaugurata a Udine la nuova “Stazione di Posta”
Un presidio stabile per l’accoglienza delle persone in situazione di povertà ed emarginazione
Avrà sede nell’edificio dell’ex caserma dei Vigili del fuoco in Piazza Unità d’Italia a Udine. Sarà aperto tutti i giorni dalle ore 12 alle ore 19, compresi i giorni festivi. Offrirà anche servizi anagrafici e di fermo posta
Da oggi lunedì 6 novembre sarà operativa la “Stazione di Posta” istituita dall’Ambito Territoriale Friuli Centrale, un Centro Servizi Sperimentale Diurno per il contrasto all’estrema povertà e all’emarginazione sociale. Si occuperà di accogliere e offrire un primo ristoro a cittadini italiani e stranieri, che si trovino in situazione di grave povertà ed emarginazione sociale, residenti o presenti temporaneamente nei comuni dell’Ambito territoriale che intendono accedere autonomamente o che vengono intercettati dall’unità di strada, dal Servizio sociale e dalle forze dell’ordine.
La ”Stazione di Posta” avrà sede nell’edificio dell’ex Caserma dei Vigili del fuoco, in Piazza Unità d’Italia a Udine e sarà aperto tutti i giorni, compresi i giorni festivi dalle ore 12 alle ore 19. Sarà uno spazio di pronta accoglienza per un massimo di 16 persone ospitate, in risposta a situazioni di grave emergenza e urgenti bisogni di assistenza, protezione e di ristoro, per i quali saranno presenti stabilmente due operatori dell’Ambito qualificati.
Tuttavia la struttura si presenterà come un punto di riferimento non solo per il primo ristoro ma anche per l’orientamento nel periodo immediatamente successivo all’accesso. Le persone riceveranno infatti beni di prima necessità e kit per l’igiene personale, ma anche le prime informazioni fondamentali per essere indirizzate ai cosiddetti “Servizi di bassa soglia”, rivolti ad adulti in condizione di estrema difficoltà sociale, nonché un supporto dal punto di vista giuridico-legale.
L’obiettivo infatti è la strutturazione di un percorso di aiuto di lungo periodo attraverso la fitta rete di servizi offerti dai Comuni per il reinserimento sociale delle persone in difficoltà, intervenendo attivamente anche per l’Accesso alla residenza anagrafica e ai servizi di Fermo Posta per persone senza fissa dimora.
La gestione del centro è stata affidata a un gruppo di realtà composto dal Centro Caritas dell’Arcidiocesi di Udine, dall’Associazione Opera diocesana Betania di Udine, dalla cooperativa Onlus Vicini di Casa e dal Centro Solidarietà Giovani “G.Micesio”. In più, opererà in collaborazione con numerosi soggetti del terzo settore, e in particolare con le associazioni di volontariato, favorendo il contributo della comunità nel reintegro in chiave sociale di situazioni di totale emarginazione.
Il Centro è sostenuto con risorse REACT – EU dell’Avviso 1/2021 PrinS – Progetti Intervento Sociale, integrati dalla Quota Servizi del Fondo Povertà nazionale 21-23 e dal Fondo Povertà Regionale istituito dal 2006.
L’immobile che ospita la nuova “Stazione di Posta”, individuato dalla vecchia amministrazione nell’Ex Caserma dei Vigili del Fuoco, ha subito numerosi e importanti interventi di manutenzione, finanziati dal Comune di Udine, che ne hanno adeguato le prestazioni dal punto di vista della sicurezza e del comfort per la prima accoglienza delle persone.
Dal 2026 grazie al PNRR la “Stazione di Posta” troverà una sede definitiva in via Cussignacco 45, uno stabile sempre facente parte del complesso degli Ex Vigili del Fuoco che verrà riqualificato.
Il Centro si inserisce in un fitto sistema di interventi e servizi realizzati dai Servizi sociali dei comuni dell’Ambito territoriale per quanto concerne l’inclusione sociale e il supporto a situazioni di grave marginalità, intensificate negli ultimi anni a causa dei fenomeni in costante aumento. La “Stazione di Posta” si aggiunge infatti a due realtà importanti. Il “Fogolar”, istituito ancora nel 2006, è un asilo notturno per l’accoglienza di ventitré persone in stato di grave emarginazione sociale.
A questo è seguito il servizio dell’Equipe di strada, chiamata “Bassa Soglia”, formato da operatori e volontari che raggiungono in strada le persone senza dimora per un primo aggancio.
Dal prossimo 13 novembre è previsto anche l’avvio del nuovo dormitorio per l’ “Emergenza freddo” per i mesi invernali, che si aggiungerà all’offerta presente. Una collaborazione tra i vari comuni dell’Ambito e gli enti del Terzo Settore. Sostenuto dal Servizio Sociale sarà gestito dalla Croce Rossa Italiana e ospiterà sei persone.
Dalla crescente complessità dei bisogni e dall’esperienza maturata nel corso degli anni è nata una metodologia di intervento nuova, multidisciplinare e multiprofessionale, che ha coinvolto una sempre più fitta rete di figure, capace di affrontare problemi di varia natura nel contesto di un fenomeno, quello della marginalità sociale, in netto aumento a partire dal periodo della pandemia.
In questo senso verranno a breve attivati anche due servizi chiamati “Housing First” e “Housing Led”, con otto appartamenti mesi a disposizione dal Comune di Udine. Un’iniziativa sostenuta dal principio che è necessario un rapido inserimento in un’abitazione come punto di partenza per l’avvio di percorsi di inclusione sociale.
Il Sindaco di Udine Alberto Felice De Toni ha tagliato il nastro della nuova Stazione di posta ricordando che: “Si tratta di una soluzione sperimentale, in attesa del servizio definitivo che avrà sede a poche centinaia di metri dall’attuale sito, in un edificio, facente parte dello stesso complesso, che sarà ristrutturato entro il 2026 con fondi del Pnrr che ammontano a circa un milione di euro. Come Amministrazione – ha continuato il Sindaco De Toni – intendiamo dare una risposta ai bisogni fondamentali delle persone più ai margini, ma soprattutto ascoltarne le richieste e fornire loro una base solida su cui ricostruire una rete di rapporti, anche con le istituzioni, e contrastare in questo modo la solitudine”. De Toni ha spiegato come “grazie alla stazione di posta le persone senza una residenza presenti nei Comuni dell’Ambito territoriale potranno usare questo centro come recapito e punto di riferimento per le comunicazioni con la propria rete di contatti, senza le quali l’emancipazione delle persone è messa sempre più a rischio. Con questa e con altre realtà di sostegno presenti sul territorio siamo attivi per combattere i fenomeni di isolamento ed emarginazione, che nel periodo post pandemico abbiamo tutti visto acuirsi e diffondersi”, queste le parole conclusive del Sindaco De Toni.