Capodanno cividalese: ritorna la gubana gigante
Si ripropone, dopo la pandemia, una tradizione durata 15 anni
La sera del 1 gennaio 2024 a Cividale del Friuli verrà riproposta una simpatica e partecipata manifestazione volta a valorizzare il tipico dolce locale, ovvero il brindisi di capodanno con la gubana gigante.
Sospeso per la pandemia nei capodanno 21 e 22, ma anche nel 23, dopo ben 15 anni di tradizione, l’evento verrà riproposto sotto la loggia municipale di Largo Boiani seppur con alcune varianti rispetto alle precedenti edizioni caratterizzate dai record della progressione del peso della specialità dolciaria da guinnes (da 34 a 103 kg in 3 lustri). Ciò é principalmente dovuto alla scomparsa del titolare del Forno Catarossi, Berto Blasuttig, vero protagonista della gustosa manifestazione. Al suo posto si cimenterà nella performance pasticcera, pur senza inseguire record di pesatura, il gubanificio Dorboló di San Pietro al Natisone che proprio davanti al palazzo municipale di Cividale ha recentemente aperto un elegante negozio-pasticceria. La degustazione gratuita della gubana gigante la sera del 1 gennaio prossimo sarà accompagnata dal brindisi con lo spumante dell’azienda vinicola Scarbolo di Spessa di Cividale.
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessorato alle attività culturali guidato da Angela Zappulla, ha patrocinato l’iniziativa dietro specifica richiesta del Circolo culturale Corno presieduto da Sergio Paroni che, insieme ai precedenti gestori del Caffé San Marco, Andrea e Marco Cecchini, fu il promotore originario. La fase logistica del grande brindisi é stata assunta dal nuovo gestore del Caffé San Marco, storico locale cittadino che riaprirà a breve dopo un’ampia ristrutturazione interna e che proprio nel 2014 compirà 230 anni di vita. Il San Marco, infatti, é il diretto erede dell’esclusivo circolo aristocratico cividalese sorto nel 1794 nel palazzo quattrocentesco attuale sede del Municipio.
Il gustoso evento del capodanno ducale avrà inizio intorno alle 18.30 con il manifesto intento di rilanciare la specialità dolciaria e una felice tradizione di grande richiamo turistico.