Quali saranno le priorità per la società Cafc spa per l’anno 2024
Massima attenzione alla tutela della risorsa idrica ed agli aspetti ambientali tramite una riorganizzazione delle infrastrutture del Sistema Idrico Integrato che garantisca una effettiva resilienza e digitalizzazione delle reti e dei sistemi di depurazione, la riduzione delle perdite idriche, l‘attuazione di approcci integrati tra i diversi usi dell’acqua
In un contesto ambientale caratterizzato sempre più dalla presenza di evidenti cambiamenti climatici la priorità di una società di gestione del Sistema Idrico Integrato è quella di mettere al servizio dei cittadini le proprie competenze e capacità industriali al fine di compiere ogni azione utile a sostegno delle politiche di tutela ambientale e della risorsa idrica di resilienza delle reti e dei sistemi di approvvigionamento, per garantire ai cittadini qualità dei servizi offerti e gestioni all’altezza delle sfide future. La qualità del Servizio Idrico dipende soprattutto dall’adeguatezza delle infrastrutture ed in modo particolare per il segmento acquedotto dalle reti di adduzione e distribuzione; a riguardo l’anno 2024 vedrà la programmazione del rifacimento e/o ristrutturazione delle principali condotte di trasporto pianificando per i prossimi anni, in particolare per il Medio Friuli, investimenti per circa 75 mln di € che porteranno ad una consistente riduzione delle perdite idriche ed un significativo risparmio dei costi energetici. Agli investimenti strutturali nel breve termine si aggiungeranno nuovi piani d’intervento, finanziati dal PNRR, per ciò che attiene la spinta alla digitalizzazione delle reti acquedottistiche con l’utilizzo di tecnologie innovative per la ricerca delle perdite idriche lungo le condotte. In tema di incremento della resilenza delle reti è stato presentato nell’ambito del “Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico” un ambizioso progetto per la realizzazione di una nuova condotta adduttrice con lunghezza di circa 42 km mettendo in connessione la centrale di produzione acqua potabile di Fauglis (Comune di Gonars) con Lignano Sabbiadoro.
Ad oggi l’interconnessione esistente tra il sistema idrico di Biauzzo e quello di Fauglis non consente di soccorrere la Città di Lignano Sabbiadoro e altri comuni della Bassa friulana orientale; in particolare in caso di fuori servizio della centrale di produzione di Biauzzo o di rottura di una delle due condotte adduttrici che alimentano le località turistiche di Latisana, Marano Lagunare e Lignano Sabbiadoro, non si sarebbe in grado di garantire la loro alimentazione idrica. Inoltre, nell’ottica di una sempre più stretta collaborazione tra Enti gestori del Servizio Idrico Integrato della Regione FVG prevista dal progetto Master Plan Acquedotti l’opera darà anche la possibilità di realizzare l’interconnessione idraulica tra la rete acquedottistica di Lignano Sabbiadoro e quella di Bibione (Comune di San Michele al Tagliamento) attualmente gestita dalla società LTA S.p.A. In questa direzione andrà anche l’attuazione del Progetto HUB Fanghi della rete tra soggetti gestori presso il Depuratore sito nel Comune di San Giorgio di Nogaro. Questo progetto prevede l’ammodernamento dell’esistente essiccatore fanghi presente in impianto.
Altro tema strategico che vedrà una decisa spinta progettuale nell’anno 2024 sarà infine quello del “riuso delle acque reflue” in ambito agricolo, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura Friulana, ed industriale con necessità di pervenire, in quest’ultimo caso, all’introduzione di meccanismi incentivanti per le industrie al fine di rendere operative le così dette “infrastrutture duali”, prevedendo forme di collaborazione rafforzata anche con soggetti nazionali quali ad esempio il GSE. Queste sfide per essere attuate implicano la presenza di società di gestione del Servizio Idrico di dimensioni aziendali adeguate, con elevata capacità di investimento e strutture organizzative all’altezza. Troppa ancora la frammentazione del settore esistente in Italia (ca 248 operatori industriali) e 1.500 Comuni che gestiscono il servizio direttamente. La parola d’ordine è continuare sulla strada della razionalizzazione del Sistema Idrico, laddove è dimostrato come maggiori dimensioni (almeno un bacino di 500.000 utenti) favoriscono investimenti e migliori performance aziendali. La società CAFC SPA ne è un esempio; “nel corso degli anni, sottolinea il Presidente di CAFC S.p.A. Salvatore Benigno, ha adottato una strategia di crescita per linee esterne procedendo ad una semplificazione del sistema, tracciando una linea strategia ben precisa anche per il futuro, aumentando al contempo anche l’attività di investimento pro capite agli attuali 67 euro per abitante, ben superiore alla media nazionale, pari a circa 56 euro, con una percentuale di realizzazione, rispetto al dato programmato a budget, del 113%.”
In foto il Presidente di CAFC S.p.A. Salvatore Benigno
SMA COMUNICA I.P.