Come depurarsi dopo le “abbuffate”
Avete accumulato qualche chilo di troppo dopo le festività? Vi sentite appesantiti e gonfi per qualche sgarro alimentare? Non resta che impostare un percorso all’insegna della depurazione del corpo intossicato da grassi saturi, proteine animali, cibi processati e dolci.
Attenzione alle diete fai da te, sempre da evitare: l’essenziale è rivolgersi ad un nutrizionista che vi segua nel cammino detox, come suggerisce la biologa nutrizionista Marta Ciani.
In questo contributo ci limitiamo a fornire consigli generali che, naturalmente, vanno tarati e rivisti in base al caso singolo (intolleranze, allergie, malattie).
Innanzitutto la nutrizionista sconsiglia i digiuni, soprattutto quelli autogestiti. Pensare di calare di peso non mangiando è errato. Non solo ci si ritrova con più fame, ma anche si rischia di incorrere nel blocco metabolico: il metabolismo rallenta e si ottiene l’effetto contrario a quello auspicato.
Sulla tavola sono vietati cibi elaborati, ricchi di grassi saturi e conservanti (carne rossa, insaccati, formaggi, fritture, bevande gassate e zuccherate, alcolici, prodotti pronti, merendine, dolci etc): via libera invece a cereali integrali, riso, orzo, farro che sono altamente detox, con condimenti leggeri (verdure di stagione o legumi, se si vuole optare per un piatto completo); luce verde anche per i passati di verdure (sempre di stagione e biologiche) dentro cui – se si punta al piatto unico – aggiungere la componente del cereale e/o del legume (lenticchie, ceci, fagioli, soprattutto quelli azuki depurativi dei reni) che, contenendo molte fibre oltre a sali minerali e vitamine, danno un certo senso di sazietà; come pure un’ottima soluzione è rappresentata dal minestrone con verdure e legumi e dalle uova, da assumere almeno una o due volte a settimana, fonte di vitamina B12. Fra i cereali, orzo, riso integrale e orzo selvatico sono incaricati di eliminare gli scarti metabolici dei reni.
Ottime anche le proprietà della clorofilla: accresce il livello di ossigeno nelle cellule dei tessuti e tonifica reni e microcircolo. Le principali fonti di questo carburante naturale sono: spinaci, tarassaco, broccoli, rucola, fagiolini, cavoli, cavolo riccio e cavolo nero, cicoria, cime di rapa, alga spirulina (il consiglio è di cibarsi di questi ortaggi poco cotti o crudi).
Naturalmente la regola aurea, ricorda l’esperta Marta Ciani, è di mangiare con calma, masticando più e più volte – la prima digestione avviene in bocca!– , pratica che, fra l’altro, infonde nel corpo maggiore sazietà, di conseguenza ci sentiremo sazi con meno cibo. Riduciamo anche le porzioni…
L’ideale è iniziare i pasti principali con un abbondante piatto di verdure (cotte o crude) che aiutano a pulire intestino e fegato. Fra i cibi detox anche il pesce azzurro, come pure sgombro e salmone ricchi di grassi polinsaturi buoni, poi patate, banane, avocado che, trattandosi di alimenti ricchi di potassio, aiutano a fronteggiare la ritenzione idrica.
Attenzione ai condimenti! Evitate il sale, semmai più indicato sarebbe quello iodato: cercate di sostituirlo in toto comunque con erbe aromatiche, spezie, limone, aceto di mele… Condimento approvato l’olio extravergine d’oliva a crudo (no fritti e no soffritti, ovviamente). Modalità di cottura: a vapore, wok, al cartoccio, al forno senza olio.
Come spuntino si prediliga la frutta secca o frutta fresca, stando attenti alle quantità visto che la frutta contiene zuccheri semplici; si può optare per qualche galletta (mais, riso, farro, quinoa: anche qui la scelta del cereale è variegata); yogurt o kefir fonti di calcio e probiotici (intolleranti al lattosio a parte); verdura da sgranocchiare come, ad esempio, sedano o carota, frutta fresca poco zuccherina. A proposito di frutta, oltre all’avocado, un frutto che si comporta come spazzino anticolesterolo è il mango: ricco di pectina, fibra solubile coinvolta nella riduzione dei livelli del colesterolo cattivo (Ldl), è sì energetico ma anche digeribile e diuretico, oltre ad essere fonte di vitamina A. Con la polpa di mango potete preparare un drink depurativo senza irritare l’intestino!
L’idratazione, con acqua e/o tisane rigorosamente senza zucchero, è fondamentale: bere almeno due litri d’acqua, di più se si pratica attività fisica. La nutrizionista raccomanda di riprendere, se si fosse abbandonata, l’abitudine a camminare a passo veloce, almeno 30-40 minuti al giorno, e di ritagliarsi almeno due, tre volte a settimana il tempo per un’attività cardio e aerobica. Non è ipotizzabile infatti ripulire l’organismo senza dedicarsi al movimento per riattivare il sistema metabolico e bruciare le calorie in eccesso. Quanto alle tisane, valide alleate per liberarsi dalle scorie, ci sono alcune particolarmente adatte per la funzione drenante, fra cui quelle di finocchio, tarassaco, ortica, equiseto, pilosella, sedano montano (per eliminare il gonfiore della pancia), etc.
Un’attenzione speciale va dedicata alla colazione che non deve mai essere saltata per alcuna ragione: in base alle preferenze individuali e alle intolleranze viene elaborato un piano individualizzato che può consistere nella crema pudding (da realizzarsi con bevande vegetali, semi, frutta secca, frutta fresca etc); nel caffè di cicoria che aiuta a pulire il fegato appesantito, nelle gallette con marmellata senza zucchero, etc.
Ed ora qualche approfondimento speciale per rinnovare il sangue e la circolazione: abbondare con il sedano, diuretico naturale, è una strategia vincente. Il vegetale è ricco di vitamine e sali minerali (costituito d’acqua al 95 per cento): un gambo di grandezza media contiene appena 10 calorie! I nutrizionisti dell’Università Federico II di Napoli hanno descritto le sue incredibili proprietà diuretiche e depurative.
Fra i cibi disintossicanti che non dovrebbero mai mancare in un percorso elimina-scorie anche la cipolla, regina della depurazione linfatica assieme agli altri vegetali che appartengono alla sua famiglia, ovvero porri, cipollotti, scalogni e il daikon antiristagno. A fungere da antiristagno anche la radice fresca di zenzero, grattugiata e spremuta, può essere aggiunta a verdure, zuppe, succhi, condimenti: migliora la circolazione del sangue e della linfa nei vasi linfatici.
Per alcalinizzare il sangue si suggerisce di consumare la frutta acidula come agrumi, ribes, more, limoni, pompelmi, mele verdi con la buccia, ananas, kiwi. Per ripulire la linfa assumete mirtillo rosso o cranberry (si può trovare anche secco e usarlo nello yogurt o nelle tisane).
In ottica depurativa anche le alghe che servono per rafforzare i fluidi linfatici: l’alga kombu riveste un ruolo particolare per lubrificare intestino e vasi linfatici.
Non resta che avviare il programma detox con la supervisione della nutrizionista!
Scritto da
Irene Giurovich
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