Viabilità: la Regione sostiene i Comuni nella creazione di zone 30
Trieste, 14 febbraio 2024 – “In Friuli Venezia Giulia è già in vigore la legge 8 del 2018 che disciplina gli interventi a favore di una mobilità ciclistica più sicura e maggiormente diffusa. Un provvedimento che però può essere ulteriormente implementato a favore della realizzazione di zone 30 che, insieme ai percorsi ciclopedonali lungo le strade principali di ingresso alle città o in quelle di collegamento tra i diversi centri della regione, rappresentano gli elementi fondamentali per mettere in sicurezza pedoni e ciclisti, restituendo ai cittadini porzioni importanti del nostro territorio“. L’assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante interviene così nel dibattito sulla creazione di nuove zone con limite di velocità di 30 chilometri orari in Friuli Venezia Giulia.
“Le norme nazionali e regionali in questa materia vogliono classificare in modo corretto l’utilizzo integrale del nostro sistema stradale, definendo puntualmente i percorsi residenziali dove si trovano scuole, asili, palestre e altri servizi di carattere pubblico. L’obiettivo – spiega Amirante – è rendere questi assi viari ben riconoscibili attraverso una segnaletica adeguata e altri interventi fisici affinché la velocità effettiva di percorrenza delle automobili sia, a prescindere dai limiti previsti, inferiore ai 30 chilometri orari“.
“È già stato sperimentato anche in alcuni centri del Friuli Venezia Giulia come una simile gestione finisca per portare a un calo significativo del traffico, delle velocità e di conseguenza anche degli incidenti in queste aree. Aumenta invece in modo evidente – aggiunge l’assessore – l’utilizzo delle due ruote o la scelta delle persone di andare a piedi“.
“Per tali ragioni l’Amministrazione regionale vuole sostenere i Comuni interessati a portare avanti iniziative di questo tipo che però – sottolinea Amirante – devono sempre coinvolgere i cittadini attraverso la cosiddetta progettazione partecipata“.
“Nell’ideazione di nuove zone 30 – conclude l’esponente della Giunta Fedriga – resta fondamentale rispettare con grande precisione la classificazione delle strade. I principali percorsi d’ingresso ai centri urbani e quelli di scorrimento devono essere esclusi infatti da questi interventi che hanno finalità molto diverse“.
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