La Messa da Requiem di Giuseppe Verdi al Giovanni da Udine
Appuntamento domenica 3 marzo alle 18.00 con uno dei massimi capolavori della musica sacra.
L’evento porta sul palcoscenico friulano star internazionali del canto ed eccellenze musicali del nostro territorio, governate dalla sapiente bacchetta di uno dei direttori d’orchestra più apprezzati per le sue intense letture dei capolavori verdiani
È un appuntamento nel segno delle grandi emozioni e dei grandi numeri quello in programma al Teatro Nuovo Giovanni da Udine domenica 3 marzo quando, per l’esecuzione di uno dei massimi capolavori della musica sacra, la monumentale Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, saliranno sul palcoscenico friulano oltre 150 elementi fra professori d’orchestra, artisti del coro e solisti. L’imponente compagine lirico sinfonica sarà diretta per l’occasione da Roberto Abbado, due volte premio Abbiati della Critica Musicale, già direttore musicale del Festival Verdi di Parma e attuale direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Bologna, figura simbolo della tradizione musicale italiana nel mondo e grande esperto di musica verdiana. Di assoluta eccellenza il quartetto dei Solisti che riunisce voci italiane di altissimo profilo: il soprano Roberta Mantegna, il mezzosoprano Annalisa Stroppa, il tenore Antonio Poli (in sostituzione di Gregory Kunde, precedentemente annunciato) e il basso Alessio Cacciamani. Ad affiancarlo saranno le compagini regionali del Coro del Friuli Venezia Giulia e della FVG Orchestra, con la partecipazione di artisti del Coro del Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.
L’appuntamento, che fa parte della Stagione di Musica e Danza 2023/24 realizzata con il sostegno di Fondazione Friuli, è un omaggio a Giuseppe Verdi a 150 anni dalla prima esecuzione dalla Messa da Requiem, opera che il compositore volle dedicare ad Alessandro Manzoni nel primo anniversario della sua scomparsa: uno scrittore che sentiva particolarmente affine, e soprattutto con cui aveva condiviso i valori risorgimentali di unità e giustizia. Vertice indiscusso del repertorio sinfonico-corale italiano, la Messa da Requiem rispecchia pienamente la visione laica che Giuseppe Verdi, ormai nella sua fase di avanzata maturità, nutriva nei confronti della morte e risponde tanto allo scetticismo che andava maturando nei confronti della fede quanto alla sua crescente ricerca di spiritualità.
Insignito del prestigioso “Premio Abbiati” dall’Associazione Critici Musicali Italiani, Roberto Abbado è attualmente Direttore Principale della Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna. Ha studiato direzione d’orchestra con Franco Ferrara al Teatro La Fenice di Venezia e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, e ha debuttato negli Stati Uniti nel 1991 a New York, sul podio dell’Orchestra di St. Luke’s. Da allora è tornato regolarmente negli Stati Uniti a dirigere le orchestre sinfoniche di Boston, Philadelphia, Chicago, Cleveland, Dallas, San Francisco, nonché la Los Angeles Philharmonic, la Saint Paul Chamber Orchestra collaborando con solisti come Yo-Yo Ma, Midori, Nigel Kennedy, Gil Shaham, Joshua Bell, Hilary Hahn, Vadim Repin, Sarah Chang, Yefim Bronfman, Mitsuko Uchida, Alfred Brendel, Radu Lupu, André Watts, Andras Schiff, Lang-Lang e Katia e Marielle Labèque. È stato Direttore Musicale della Münchner Rundfunkorchester dal 1991 al 1998, al Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia dal 2015 al 2019, del Festival Verdi di Parma dal 2018 al 2022. Ha lavorato, fra le altre, con la Concertgebouworkest di Amsterdam, i Wiener Symphoniker, l’Orchestre national de France, l’Orchestre de Paris, la Staatskapelle Dresden, la Gewandhausorchester e la MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, la NDR Sinfonieorchester di Amburgo, la Sveriges Radios Symfoniorkester di Stoccolma, l’Orchestra Filarmonica di Israele, l’Orchestra di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l’Atlanta Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la New World Symphony Orchestra, la Minnesota Orchestra, la Malaysian Philharmonic Orchestra, la Taipei Symphony Orchestra, l’Orquesta Sinfónica de Madrid e la Fort Worth Symphony Orchestra. Appassionato interprete di musica contemporanea, il suo repertorio abbraccia compositori quali Luciano Berio, Bruno Maderna, Goffredo Petrassi, Sylvano Bussotti, Niccolò Castiglioni, Azio Corghi, Ivan Fedele, Luca Francesconi, Giorgio Battistelli, Michele dall’Ongaro, Giacomo Manzoni, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi, Pascal Dusapin, Henri Dutilleux, Olivier Messiaen, Alfred Schnittke, Hans Werner Henze, Helmut Lachenmann, John Adams, Ned Rorem, Christopher Rouse, Steven Stucky, Charles Wuorinen e Silvia Colasanti. Tra le sue registrazioni figurano I Capuleti e i Montecchi di Bellini (nominato “Miglior CD dell’anno” da BBC Magazine nel 1999), Tancredi di Rossini (vincitore del premio “Echo Klassik Deutscher Schallplattenpreis” 1997), Don Pasquale con Eva Mei e Renato Bruson, Turandot con Eva Marton, Ben Heppner e Margaret Price. Per Decca ha registrato Verismo Arias con Mirella Freni, L’amour e Arias for Rubini con Juan Diego Flórez. Per Deutsche Grammophon ha pubblicato Bel Canto (“Echo Klassik Deutscher Schallplattenpreis” 2009), Revive – entrambi con Elina Garanča – e il DVD di Fedora con Mirella Freni e Placido Domingo dal Metropolitan di New York. Primo direttore italiano, Roberto Abbado ha diretto l’ormai tradizionale concerto di Capodanno al Teatro La Fenice di Venezia il 1° gennaio del 2008 (in DVD per Hardy Classic Video). Si ricordano inoltre tre produzioni al Rossini Opera Festival di Pesaro: Ermione per Dynamic; Zelmira con Juan Diego Flórez, Kate Aldrich e Gregory Kunde per Decca; Mosè in Egitto con Sonia Ganassi, Dmitry Korchak, Riccardo Zanellato e Alex Esposito per Opus Arte. Per Dynamic ha registrato la Messa da Requiem, Le trouvère firmato da Robert Wilson, Gustavo III e Macbeth di Giuseppe Verdi nella versione di Parigi del 1865, l’esecuzione ha vinto il Premio Speciale della Critica Musicale “Franco Abbiati” 2021.
Roberta Mantegna è nata a Palermo nel 1988. Si diploma in Pianoforte nel 2009 e in Canto lirico nel 2010 al Conservatorio “V. Bellini” di Palermo. Ottiene poi il biennio di specializzazione di canto lirico al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari nel 2015. Contemporaneamente, si perfeziona con i soprani Dimitra Theodossiou e Renata Scotto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Fra il 2013 e il 2015 ha partecipato in qualità di artista del coro a circa 15 produzioni operistiche del Teatro Petruzzelli di Bari. Nel luglio 2015 è stata cover di Davinia Rodríguez nella Medea in Corinto di Mayr al Festival della Valle d’Itria sotto la direzione di Fabio Luisi. Numerosi i riconoscimenti internazionali che le sono stati assegnati, fra cui il secondo premio all’“Iris Adami Corradetti” di Padova nel 2014, il secondo premio e miglior voce femminile all’“Umberto Giordano” di Foggia nel 2015 e i primi premi al “Toti Dal Monte” di Treviso per il ruolo di Norma e al “Vincenzo Bellini” di Marsiglia nel 2016. Dopo il debutto nei ruoli del titolo in Norma al Teatro Comunale di Treviso e in Maria Stuarda al Teatro dell’Opera di Roma, si è esibita recentemente in: Carmen (Micaëla) alle Terme di Caracalla a Roma, Le nozze di Figaro (Contessa d’Almaviva) a Dubai in tournée con il Teatro di San Carlo di Napoli, I masnadieri (Amalia) a Roma, Montecarlo e Valencia, Il corsaro (Gulnara) a Piacenza e Modena, Il pirata (Imogene) al Teatro alla Scala di Milano, Le Trouvère (Léonore) al Festival Verdi di Parma, La bohème (Mimì) al Teatro Massimo di Palermo e Il pirata in forma di concerto al Grand Théâtre de Genève. Fra gli impegni futuri: Aida nel ruolo del titolo al Teatro La Fenice di Venezia, Ecuba (Polissena) al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca e Don Carlo (Elisabetta di Valois) al Teatro Real di Madrid.
Annalisa Stroppa è un mezzosoprano italiano tra i più acclamati della sua generazione. La sua carriera inizia nel 2011 quando debutta come Cherubino ne I due Figaro di Mercadante diretta da Riccardo Muti al Salzburger Festspiele e, da allora, si esibisce nei maggiori teatri del mondo, tra i quali la Scala, Wiener Staatsoper, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro di San Garlo, Concertgebow e Teatro Real di Madrid collaborando con direttori quali Roberto Abbado, Armiliato, Frizza, Mehta, Oren, Thielemann e Currentzis in opere, concerti e recital. Nel 2022 e 2023 è stata Carmen nell’omonima opera al Teatro Massimo di Palermo, Adalgisa in Norma al Teatro Massimo Bellini di Catania e al Teatro Regio di Torino, Nicklausse in Les Contes d’Hoffmann al Teatro Principal de Palma, Suzuki in Madama Butterfly all’Opéra de Monte-Carlo e al Bregenzer Festspiele, Preziosilla in La Forza del Destino al Festival Verdi di Parma. Ha poi debuttato come Lèonor de Guzman in La Favorite al Festival Donizetti di Bergamo (ottenendo il plauso generale della stampa internazionale), ruolo che ha successivamente ripreso anche all’Opéra National de Bordeaux. Si è esibita ne La Gioconda al Teatro Pèrez Galdós di Las Palmas, Anna Bolena al San Carlo di Napoli, Idomeneo all’Opéra Royal de Wallonie, Madama Butterfly al Bregenzer Festspiele e Bayerische Staatsoper e Il barbiere di Siviglia nei teatri di Treviso e Padova. Nella stagione 2023/2024 canta, tra l’altro, nel Requiem di Camille Saint-Saëns al Ljubljana Winter Festival, Requiem di Verdi al Teatro Nuovo Giovanni da Udine diretto da Roberto Abbado e alla Fenice di Venezia diretto da Myung-Whun Chung, in Carmen al Theatro Municipal de São Paulo e debutta come Charlotte nel Werther, cantando la parte sia a Dortmund che a Bologna.
Foto: Antonio Poli credit Greta Buratto
Antonio Poli si perfeziona a Roma con Paola Leolini. Nel 2010 ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al prestigioso Concorso Internazionale Hans Gabor Belvedere di Vienna e nello stesso anno ha preso parte al Progetto Giovani Cantanti del Festival di Salisburgo. Da quel momento è iniziata la sua carriera internazionale, che lo ha portato ad esibirsi nei più importanti teatri sotto la direzione, fra gli altri, di Riccardo Muti, Daniel Harding, Sir Antonio Pappano. Ha iniziato la stagione 2018/2019 cantando per la prima volta nel Requiem di Verdi, prima alla Konzerthaus Berlin e in seguito al San Carlo di Napoli, sempre sotto la direzione di Juraj Valcuha. È reduce dalla trionfale tournée dell’Opera di Roma al Bunka Kaikan di Tokyo (Alfredo ne La Traviata con regia di Sofia Coppola), ha partecipato all’inaugurazione della stagione sinfonica della Fenice di Venezia cantando nel Requiem di Verdi sotto la direzione di Myung-whun Chung. Ha cantato nel ruolo di Macduff nel Macbeth inaugurale del Festival Verdi al Teatro Regio di Parma (in diretta RAI 5 e Radio 3) e ha preso parte al Gala Verdiano dello stesso teatro. Ha cantato per la prima volta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ne La Traviata firmata dal regista Francesco Micheli e debuttato come Duca di Mantova al Teatro Giuseppe Verdi di Salerno con la direzione di Daniel Oren. Tra gli impegni recenti e futuri spicca il debutto, nel ruolo del titolo, ne La clemenza di Tito al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli; la Messa di Requiem con il M° Gatti al Festival Verdi di Parma, Rigoletto a Stoccolma e Trieste, Attila a Tenerife, Mefistofele a Piacenza e Modena, Luisa Miller a Roma e Mosca, Madama Butterfly a Torino e Bologna, I lombardi alla prima crociata e Il trovatore a Venezia, Tosca a Macerata, Macbeth a Trieste, Roméo et Juliette a Savonlinna. Antonio Poli ha inciso I due Figaro di Mercadante e Macbeth, entrambi sotto la direzione di Riccardo Muti.
Alessio Cacciamani è considerato una delle voci più interessanti nel panorama lirico attuale. Muove i primi passi nel Coro della “Cappella Musicale Pontificia Sistina”, partecipando a numerosi concerti ed incisioni. Ha intrapreso lo studio del canto lirico a Roma con Teresa Rocchino, poi ha proseguito gli studi all’Università Mozarteum di Salisburgo, dove nel 2016 ha conseguito il “Bachelor of Art” in Canto con il massimo dei voti. Nella stessa Università, canta il suo primo ruolo sul palcoscenico, il Commendatore nel Don Giovanni. Negli anni 2015/16 entra a far parte dell’Opera Studio nel teatro di Basilea, dove si perfeziona a livello vocale e scenico. Subito dopo, inizia un percorso di perfezionamento e di studio del repertorio con il basso Roberto Scandiuzzi, suo insegnante negli anni a venire. Nel 2016 inizia la sua carriera di cantante professionista, con il debutto a Roma alle Terme di Caracalla in Nabucco e al Teatro Costanzi in Un ballo in maschera. Nel 2017 alla Fenice di Venezia sarà Biterolf nel Tannhäuser e Raimondo nella Lucia di Lammermoor. Poi a Trieste debutta ne Il segreto di Susanna, a Roma di nuovo per Nabucco, a Barcellona per Il viaggio a Reims, poi è Sparafucile in Rigoletto nel Circuito Opera Lombardia. Nel 2018 a Stoccolma debutta Ramfis in Aida e a Trieste Don Alfonso in Così fan tutte. Poi sarà a Genova per Raimondo in Lucia di Lammermoor, di nuovo a Stoccolma per AIDA. Nel 2019, sempre a Stoccolma debutta Escamillo in Carmen, poi Ramfis in Aida alle Terme di Caracalla e all’Arena di Verona. A Xi’An, in Cina, sarà di nuovo Sparafucile in Rigoletto. A Roma debutta Procida ne Les Vêpres Siciliennes, inaugurazione della stagione con il M° Daniele Gatti. Nel 2020, sempre a Roma, sarà Capellio ne I Capuleti Ee i Montecchi. Poi canterà all’Het Concertgebouw di Amsterdam Il Piccolo Marat di Mascagni, successivamente Zaccaria nel Nabucco con Placido Domingo e Lodovico nell’Otello diretto dal M° Zubin Mehta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.