Udine, servizi educativi per l’infanzia: aumentano i posti e gli orari di servizio
L’Assessore all’Istruzione e Cultura Federico Pirone: “Dopo l’aumento dei posti nei nidi convenzionati ampliamo il numero dei posti disponibili nei nidi comunali e gli orari di servizio. Una misura che va incontro alle esigenze delle famiglie: in un solo anno mettiamo a disposizione ben 67 posti in più”
Posti nido sufficienti per tutte le domande, orari di servizio in linea con le richieste delle famiglie, per conciliare al meglio il tempo tra famiglia e lavoro, estensione delle possibilità educative per la fascia 0-3 anni.
Sono questi gli obiettivi a lungo termine dell’amministrazione della Giunta guidata dal Sindaco Alberto Felice De Toni, che da subito ha impresso una svolta sui servizi comunali dedicati all’istruzione e in generale alle fasce più giovani: “Vogliamo che Udine sia una città per famiglie, attrattiva e con servizi all’avanguardia” spiega il Sindaco. “Per questo abbiamo investito sui servizi scolastici, sui centri estivi, sui servizi mensa, sull’ampliamento dell’orario scolastico, sull’aumento nei posti nidi convenzionati. Un lavoro che abbiamo impostato dall’insediamento e che adesso si arricchisce di una nuova misura che consentirà di diminuire la lista d’attesa per i nidi e di aumentare il tempo di cura ed educazione offerto alle famiglie”.
L’Amministrazione comunale quindi ha deciso di potenziare i servizi offerti dai due nidi comunali a gestione diretta, il Fantasia dei Bimbi, in via Diaz e il Sacheburache, in via Baldasseria Media. I due nidi verranno infatti riorganizzati in termini di personale, orari e gestione, in modo da poter incrementare il numero dei posti disponibili fino a capienza massima e consentire di poter aumentare anche le ore di servizio: dalle 7.30 alle 17.30, invece che fino alle ore 16.
Una decisione che va incontro alle necessità dei cittadini che dal 2021 a oggi hanno fatto crescere le richieste dei posti nido. La lista d’attesa infatti è passata dalle 16 domande non soddisfatte del 2021 alle 129 del 2023. Senza contare che i nidi comunali a gestione indiretta e nidi convenzionati offrono già servizi più ampi, in termini di orario e di servizi extra offerti ai neo genitori anche non frequentanti il nido.
“Con la riorganizzazione dei nidi comunali a gestione diretta facciamo un altro passo avanti per adeguare l’offerta della città ai migliori standard di servizio” spiega Federico Pirone “La denatalità in Italia, Friuli compreso, non è più una notizia. Mancano però interventi strutturali. Il tema è sul tavolo di tutte le amministrazioni, come quello del lavoro femminile e della gestione del lavoro di cura all’interno delle famiglie. Un lavoro di cura che è spesso demandato alle donne o, se lavorano, ai nonni. Le nostre scelte vanno nella direzione di offrire un servizio pubblico che sia a fianco delle famiglie e a fianco delle donne, consentendo la certezza di poter contare sul servizio pubblico fin da piccoli. Si tratta peraltro di un percorso educativo fondamentale, che aiuta i bimbi ad aumentare la socialità, le capacità di interazione con gli altri, il rispetto delle regole e i passi di crescita individuali”.
In virtù della riorganizzazione il Sacheburache rimarrà l’unico nido d’infanzia a gestione diretta da parte del Comune, mentre il servizio del Fantasia dei Bimbi di via Diaz verrà affidato in maniera indiretta, come già accade per i nidi Cocolar (Codess) e Dire, Fare, Giocare (Itaca). Una gestione che, secondo i questionari di gradimento somministrati a fine anno ai genitori, viene molto apprezzata, al pari dei nidi a gestione diretta. Per le famiglie dei bimbi iscritti alla scuola non cambierà nulla, poiché il servizio rimarrà sempre in capo al Comune.
Grazie a questa misura i posti pubblici dei quattro nidi comunali a disposizione dei cittadini udinesi arriveranno a 232, con l’aumento di circa una dozzina di posti nei due nidi a gestione diretta già citati, oltre ai 167 già raggiunti grazie all’accordo con i nidi convenzionati, siglato a gennaio e foriero di un aumento del 46% dei posti. Si parla quindi di 400 posti totali, dal 2024, rispetto ai 332 di quest’anno scolastico, con ben 67 posti in più. In attesa della realizzazione del polo scolastico di via Adige che garantirà ulteriori 60 disponibilità. “Il nostro obiettivo è quello di ottenere un incremento del 30% dei posti pubblici a fine mandato, nel 2028” conferma Pirone.
In città l’offerta complessiva, considerando anche i nidi privati convenzionati, sarà di 1.035 posti a partire dall’anno scolastico 2024/2025.
L’obiettivo è quello di ridurre il più possibile le liste d’attesa per il servizio pubblico e di rendere la città maggiormente attrattiva per le famiglie. A Udine l’indice di vecchiaia è di molto superiore alla media italiana, (248.2 su 187.9), cioè ci sono più di due anziani over 65 per ogni under 14. Se consideriamo i bimbi in età pre-scolare abbiamo quasi 7 anziani over 65 per ogni bambina o bambino. “La politica non può non interrogarsi su questo e non guardare al futuro con interventi risoluti” commenta ancora Federico Pirone. “Dobbiamo rendere Udine una città fruibile e funzionale: al momento in città ci sono 3.853 bambini sotto i 5 anni. Alle loro famiglie dobbiamo offrire delle risposte e speriamo di poterne accogliere altre”.
Secondo i dati 2022 del Dipartimento per le Politiche della Famiglia del Ministero per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, in Italia il 56 per cento dei bambini sopra i due anni è accudito in casa o dai nonni. Sotto i due anni si arriva, tra nonni e genitori, al 92% di accudimento in famiglia.
Secondo dati Openpolis – Con i bambini del 2024 in Italia il 32,1% delle donne tra 25 e 49 anni dedica oltre 50 ore a settimana alla cura dei figli. Per gli uomini della stessa età la quota scende al 7,2%. Questo ha effetti sul divario occupazionale tra uomini e donne tra 25 e 49 anni, pari a 17,3 punti percentuali.
“Non si può invertire la tendenza senza considerare questi numeri” continua Pirone. “La nostra provincia, ad esempio, possiede un numero sufficiente di posti nido per i bambini fino a due anni. Ma come si evince dalla fotografia italiana in molte regioni si fa di più e meglio, soprattutto per quel che riguarda l’offerta pubblica e non privata. Vogliamo finalmente dare una svolta”.
Il Comune ha già investito risorse importanti per imprimere un cambio di passo da più punti di vista. Oltre alle cifre già stanziate per il funzionamento dei nidi a gestione diretta e indiretta, ha investito più di 4 milioni e 225.000 euro per il prossimo triennio per l’aumento dei posti nido convenzionati annunciato a gennaio.
“Con questa riorganizzazione contiamo di poter investire su nuovi progetti come l’estensione del tempo scuola anche per altre fasce scolastiche”. Nel solo 2024 il Comune ha investito maggiori risorse per circa 1 milione di euro per garantire sempre più servizi (miglioramento servizio mensa, abbattimento tariffe per famiglie indigenti, aumento dei posti per il pre e post accoglienza scolastica, post accoglienza alla scuola d’infanzia di via Marco Volpe, buoni scuola e buoni libro). Anche le attività dei Centri Ricreativi Estivi, della Ludoteca e dei Centri di Aggregazione Giovanile sono stati ulteriormente potenziati. Ad esempio i posti disponibili per i centri ricreativi estivi destinati alla fascia 3-11 sono passati da 1.575 nel 2023 a 1.6120 nel 2024. Con riferimento alle attività rivolte ai ragazzi delle medie è stata individuata una nuova sede presso la scuola Ellero di via Divisione Julia, Con questa misura la Ludoteca rimarrà aperta anche d’estate con otto aperture settimanali, una in più rispetto al numero consueto.