Attività fisica, dieta e obesità: l’Ateneo friulano cerca volontari per uno studio
Nell’ambito di un progetto di ricerca promosso dal Dipartimento di Medicina
Possono candidarsi, entro i primi di aprile, uomini tra i 20 e i 40 anni con un indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 Kg/m2 ed esenti da gravi patologie
In partenza all’Università di Udine un progetto di ricerca, promosso dal Dipartimento di Medicina, su esercizio fisico e/o dieta in adulti maschi con obesità: uno studio per il quale l’Ateneo è alla ricerca di volontari disponibili a sottoporsi ad alcuni questionari, misurazioni e test e a seguire, per 24 settimane, alcune indicazioni nutrizionali o riguardanti l’attività fisica. L’iniziativa, proposta nell’ambito del Corso di laurea in Scienze motorie, è destinata a uomini di età compresa tra i 20 e 40 anni, con un indice di massa corporea maggiore o uguale a 30 Kg/m2 ed esenti da gravi patologie cardiache, metaboliche, polmonari e osteo-articolari.
Il progetto di ricerca prenderà il via in aprile e il coinvolgimento dei volontari durerà sei mesi: l’obiettivo è confrontare gli effetti di due tipi di allenamento e altrettanti tipologie di dieta su composizione corporea, capacità fisiche, parametri ematici e muscolari. Lo studio vedrà la collaborazione tra un gruppo di ricerca dell’Ateneo friulano, coordinato da Stefano Lazzer, e uno dell’Università di Ferrara, guidato da Angelina Passaro. Coinvolto, inoltre, il Centro per la Prescrizione dell’esercizio fisico dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale. Per proporsi come volontari, gli interessati possono inviare, entro la prima settimana di aprile, una e-mail a: profitness.gemona@uniud.it, inserendo i propri dati – nome, cognome, peso e altezza per il calcolo dell’indice di massa corporea – e un recapito telefonico. È possibile anche compilare un form online, all’indirizzo https://tinyurl.com/mrxsk5j4.
I candidati selezionati saranno inizialmente invitati a raggiungere l’ospedale di Gemona del Friuli per una giornata di test sotto la supervisione di un medico dello sport. Saranno sottoposti a varie misurazioni (peso, altezza, circonferenza vita, ecc.), invitati a compilare alcuni questionari e un diario alimentare, coinvolti in vari test fisici non invasivi, come, per esempio, una corsa o camminata su tapis roulant. Previste, inoltre, analisi ematiche e muscolari. Una volta eseguiti i test, i partecipanti saranno assegnati in maniera casuale a uno dei quattro gruppi di studio dell’Ateneo friulano, due riguardanti solo esercizio fisico e due l’aspetto nutrizionale. Seguiranno a quel punto a domicilio i loro programmi di intervento della durata di 24 settimane, ripetendo i test iniziali dopo 12 settimane e alla fine dello studio.
Chi farà parte di uno dei due gruppi esercizio dovrà allenarsi tre volte a settimana. Gli assegnati agli altri, invece, dovranno rispettare le indicazioni nutrizionali fornite dal team di ricerca: in un gruppo il partecipante avrà per l’intera settimana un apporto calorico pari al 75% del fabbisogno energetico; nell’altro, il volontario avrà invece per cinque giorni alla settimana un introito calorico pari al 100% del fabbisogno e per gli altri due giorni un apporto del 25%.
«Questo studio – afferma il prof. Stefano Lazzer, coordinatore del gruppo di ricerca dell’Ateneo friulano – contribuirà a fare chiarezza sul ruolo indipendente, e combinato, di dieta ed esercizio fisico nel migliorare le caratteristiche ponderali e le capacità fisiche di persone con obesità».