Udine sempre più sostenibile: la città entra a far parte delle Blue Communities
“Entrare a far parte del progetto di Blue Communities è un motivo di grande orgoglio per noi, un passo avanti che porterà alla creazione della prima comunità a livello nazionale in tal senso e permetterà alla nostra città di essere più vivibile e sostenibile,” questo è il commento dell’Assessora all’Ambiente Eleonora Meloni che questa mattina ha partecipato, in rappresentanza del Comune di Udine, al Convegno nazionale “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare” organizzato da Cittadinanzattiva.
Nel corso dell’incontro, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua che si celebra ogni anno il 22 marzo, l’Assessora all’Ambiente ha annunciato l’adesione al progetto nazionale, con l’approvazione della Giunta nella riunione di martedì mattina.
La Blue Community è un percorso attraverso cui comunità locali, intese come territori, scuole, università – l’Università di Udine ne fa già parte –, istituzioni e associazioni, uniscono le forze e si impegnano a promuovere iniziative a tutela dell’acqua, in quanto bene comune essenziale per le comunità e diritto umano da garantire a tutti.
“Entrando a far parte di questo progetto e coinvolgendo anche Cafc – ha spiegato l’Assessora Meloni – ci impegniamo, come comunità, a rendere la città più responsabile dal punto di vista del consumo dell’acqua, un tema centrale quando parla di sostenibilità, coinvolgendo in particolare modo i cittadini nella propria quotidianità. Un primo e importante passo che speriamo molte altre amministrazioni vorranno seguire”.
Secondo gli ultimi dati, il 50% dei cittadini non beve l’acqua del rubinetto perché non la ritiene sicura, mentre oltre il 30% ha ormai l’abitudine a bere solo quella in bottiglia.
Tenendo conto anche di questi numeri, grazie al progetto delle Blue Communities, la volontà è quella di promuovere una serie di incontri, iniziative e azioni che coinvolgano le udinesi e gli udinesi in prima persona, con particolare attenzione agli spazi scolastici e di aggregazione.
“Un uso consapevole dell’acqua ha moltissime conseguenze positive, a partire dalla riduzione dei consumi e degli sprechi, ma anche una decisa limitazione dell’uso della plastica”, ha continuato Meloni, ricordando come “i primi passi la nostra città li ha compiuti diversi anni fa, ad esempio con la realizzazione della prima Casetta dell’Acqua nel lontano 2011, una delle primissime in regione”.
Attività educative, installazione di erogatori nelle scuole e nei luoghi pubblici, un’intensa campagna di informazione e sensibilizzazione sull’importanza del risparmio idrico diretta alla popolazione sono tra le prime iniziative di cui il Comune intende farsi promotore, insieme a CeVi, UniUd e Cafc SpA.
“Quando si parla di ambiente, di sostenibilità e di tutela delle risorse, il risparmio idrico e la pianificazione degli usi dell’acqua sono un punto cruciale. Sono fondamentali – ha concluso Meloni – nella progettazione delle città del futuro anche dal punto di vista urbanistico e delle opere pubbliche, con misure ad hoc per favorire i sistemi di recupero e gestione dell’acqua, un oro blu di cui ci dimentichiamo perché troppo spesso diamo per scontato. La siccità che ha colpito il nostro paese nel 2022 è un’immagine che abbiamo tutti in mente, tuttavia se guardiamo ai dati ci dicono che lo spreco dell’acqua è un problema strutturale. La Udine che abbiamo in mente è una città europea, una città proiettata nel futuro che deve superare queste problematiche”.