Gioele Dix si fa in due nel Circuito ERT
Ma per fortuna che c’era il Gaber in scena sabato 6 aprile ad Artegna e domenica 7 a Forni di Sopra
Circuito ERT – Doppio Gioele Dix nel fine settimana del Circuito ERT. L’artista milanese metterà in scena due diversi spettacoli: il monologo Ai nostri tempi (biblici) sarà venerdì 5 aprile all’Auditorium Comunale di Precenicco, mentre Ma per fortuna che c’era il Gaber – omaggio al Signor G con le musiche dal vivo di Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alla chitarra – sarà sabato 6 aprile al Nuovo Teatro Mons. Lavaroni di Artegna e aprirà domenica 7 aprile il cartellone 2024 della Ciasa dai Fornés di Forni di Sopra. Tutte e tre le serate avranno inizio alle 20.45.
Punto di partenza di Ai nostri tempi (biblici) è la longevità dei patriarchi della Bibbia. Alcuni la considerano il frutto di un insensato atto di fiducia da parte di Dio nel genere umano, per altri si tratterebbe di una proiezione leggendaria del desiderio dell’uomo di lasciare un segno. Gioele Dix prova a districare l’intricata matassa e a offrire una sua personale visione. Mescolando parole proprie a quelle altrui – dai grandi classici antichi fino alle nuove voci emergenti contemporanee – l’artista si muove agilmente tra scoperte e sorprese, considerazioni letterarie e ricordi personali, dipanando il filo nascosto che lega autori e storie solo apparentemente lontani tra loro e mostrando al pubblico, di volta in volta, come il riso e l’umorismo permettano in modi inattesi e folgoranti di ritrovare identità e verità che si pensavano perdute.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è l’ultimo di una serie di tributi che Gioele Dix ha dedicato al Signor G, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza. Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati. Ma per fortuna che c’era il Gaber è uno spettacolo originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo casuale incontro fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
Informazioni al sito ertfvg.it, prevendite online su ertfvg.vivaticket.it.
Foto: Giole Dix (©Laila Pozzo)