Oltre 400 iscritti per “Diabete a ruota libera”
Pedalata di sensibilizzazione e informazione che dal 10 al 12 maggio attraverserà la regione (con passaggio “PER UN DIABETE SENZA CONFINI” in Veneto e Slovenia)
Numeri da record per la terza edizione di “Diabete a ruota libera”, tre giorni di pedalata non agonistica, dal 10 al 12 maggio, attraverso 15 località del Friuli Venezia Giulia (con passaggio, per “UN DIABETE SENZA CONFINI” in Veneto e in Slovenia). L’evento benefico, che ha superato quota 400 iscritti provenienti da tutta Italia (ma se ne contano anche da Slovenia, Croazia, Austria), è ideato e organizzato da C.R.A.D. FVG – ODV (Coordinamento Regionale Associazioni Diabetici) in collaborazione con i professionisti della Rete diabetologica regionale e con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia.
Per tre giorni alcune tra le più belle località naturalistiche e storiche della nostra regione saranno festosamente invase da gruppi di ciclisti amatoriali e appassionati di tutte le età uniti per diffondere uno slogan importante: IL DIABETE TEME CHI FA SPORT. Attività fisica, prevenzione e corrette abitudini alimentari sono le armi più efficaci per prevenire il diabete tipo 2 e ritardarne le complicanze.
Al progetto “Diabete a ruota libera” partecipano attivamente tutti gli attori della rete diabetologica regionale, nonché medici, dietiste e infermiere dei singoli centri diabetologici che nelle diverse tappe daranno il loro contributo divulgativo sul diabete, sulle sue complicanze, sulle modalità di prevenzione e di diagnosi precoce e sugli stili di vita sani che permettono di prevenire non solo il diabete, ma anche molte patologie metaboliche e cardiovascolari e contrastare il fenomeno dell’obesità, sempre più diffuso anche tra i più giovani. Sarà, inoltre, possibile misurare la glicemia e la pressione arteriosa alle persone che lo desiderano, grazie alle infermiere e alla consolidata collaborazione con la Croce Rossa Italiana.
DIABETE, EPIDEMIA IN EVOLUZIONE. Quando si parla di diabete si affronta un argomento di grande interesse che riguarda diverse migliaia di persone in Friuli Venezia Giulia (che diventano milioni in tutto il mondo), tanto da costituire una vera epidemia in costante evoluzione: «Secondo gli ultimi dati dell’International Diabetes Federation (IDF), più di mezzo miliardo di persone convive con il diabete nel mondo – spiega Riccardo Candido, professore Associato di Endocrinologia, Università degli Studi di Trieste, presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi nonché responsabile della Diabetologia nel Dipartimento Specialistico Territoriale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina di Trieste – in Italia si stima che quasi 5 milioni di persone sono affette da questa patologia, che 1 milione sono le persone che non sanno di avere il diabete, che circa 4 milioni sono le persone ad alto rischio di sviluppare questa malattia e che 496 persone muoiano ogni anno per diabete».
DIABETE IN REGIONE
«In Friuli Venezia Giulia sono circa 100mila i malati di diabete – aggiunge Riccardo Candido – e ci sono circa 30mila persone che sono affetti dalla patologia ma non sanno di averla considerato che spesso è asintomatica. È quindi urgente investire in programmi di prevenzione e di cura nei quali la promozione di sani stili di vita, di cui l’attività sportiva è parte integrante, siano al primo posto. Lo sport è un “farmaco” che non ha controindicazioni e fa bene a tutte le età. Promuoverlo come sano stile di vita significa intervenire efficacemente sulla salute dei nostri cittadini e delle persone affette da diabete».
UNA REGIONE DI SEDENTARI
«In Italia, oltre il 30% delle persone con diabete ha uno stile di vita sedentario e la nostra Regione non fa eccezione in questo senso – conclude Riccardo Candido – un dato estremamente preoccupante che necessita di un’inversione di rotta. Promuovere l’importanza della prevenzione attraverso l’attività fisica e della diagnosi precoce del diabete per una migliore qualità di vita, una riduzione delle complicanze ed una riduzione dei costi è fondamentale. È essenziale diffondere la cultura dell’attività fisica sin dall’esordio della malattia, ma è altrettanto importante farlo ancora prima, in chiave preventiva, perché è la terapia più accessibile, economica e salutare. Ed è altrettanto importante, visti i dati del diabete nelle città, che questi messaggi abbiano una eco in grado di raggiungere le periferie dei grandi centri urbani e le altre aree della nostra Regione in cui si registrano i più alti tassi di prevalenza della malattia e delle sue complicanze».
“Diabete a ruota libera 2024” è un evento non competitivo, inclusivo e informativo, che ha l’obiettivo di coinvolgere tantissime persone in una iniziativa benefica e di sensibilizzazione caratterizzata da divertimento, informazione, socializzazione e condivisione di esperienze. Per questo motivo è possibile partecipare sia con biciclette muscolari che con e-bike, per favorire tutti coloro che, per diverso livello di allenamento, problematiche fisiche o disabilità, volessero prendere parte a tutte le tappe o soltanto a una parte.
Per informazioni: diabetearuotalibera@gmail.com