Takata gate, 600.000 autovetture Citroen C3 e DS3 richiamate da inizi maggio
Sono circa 600.000 le Citroen coinvolte dal richiamo diffuso dalla casa madre da inizi maggio. Molti friulani hanno ricevuto la raccomandata che li intima a non utilizzare il mezzo Citroen C3 o DS3 prodotto tra il 2009 e il 2019 a causa del grave problema che riguarderebbe l’air bag prodotto e fornito da Takata. Il Takata gate è emerso ancora nel 2004 in USA portando nel continente americano al richiamo di circa 57 milioni di vetture a causa di gravi problemi dei sistemi di sicurezza prodotti dalla società asiatica che forniva dei suoi dispositivi la maggior parte del mercato automotive. Nel 2017 Takata è fallita ma purtroppo gli strascichi di quella vicenda si registrano ancora oggi. 24 sono le persone decedute a causa del malfunzionamento di tali argomenti e 400 sono rimaste ferite. In sostanza, in condizioni di caldo e umidità l’airbag installato accusa un deterioramento dei materiali e del gas contenuto tanto che poi, in caso di eventuale scoppio questo è talmente irruente da portare con sé pezzi di plastiche e detriti che finiscono per colpire con violenza il conducente e i passeggeri tanto da procurare loro lesioni gravi o addirittura la morte.
Purtroppo ad oggi i possessori degli autoveicoli coinvolti dal richiamo si trovano privi di concrete risposte. Non viene ancora loro fissato l’appuntamento per la sostituzione dell’air bag e in alcuni casi pare che ci vorranno mesi a causa della produzione a rilento del pezzo di ricambio. Vengono prodotti infatti circa 1200 air bag al mese dai dati ad oggi diffusi. Nel mentre la casa automobilistica ha prescritto di non utilizzare l’autovettura senza garantire un’auto sostitutiva o prevedere un indennizzo per l’eventuale noleggio. C’è dunque chi si trova a dover raggiungere il posto di lavoro, a dover recarsi in strutture per cure mediche, a dover portare i figli a scuola o ad altre attività. Il danno è enorme in questi casi ed intollerabile!
Consumatori Attivi intima dunque alla Citroen di provvedere a riconoscere un indennizzo o auto sostitutive per il tempo necessario alla sostituzione del air bag. Si invitano dunque tutti i consumatori coinvolti ad inviare la lettera di diffida alla casa madre per richiamarla ai suoi obblighi! Procedere ad un richiamo senza aver prima programmato un rapido piano di interventi di riparazione e una flotta di auto per la temporanea sostituzione del mezzo coinvolto dal richiamo è impresa da principianti!