“Io Cresco sicuro”, si conclude il progetto della Protezione civile di Udine nelle scuole
Quasi 2800 alunni coinvolti, 149 classi impegnate nei laboratori e 27 le scuole udinesi che hanno aderito
Con la fine delle scuole, è tempo di tirare le somme anche per il progetto “Io Cresco sicuro”, l’iniziativa che il gruppo volontari della Protezione Civile di Udine ha portato nelle scuole udinesi per l’annata 2023/24 per il secondo anno consecutivo. I numeri sono entusiasmanti: sono stati 2798 le alunne e gli alunni che hanno preso parte alle lezioni, ai laboratori e alle prove pratiche che sono state proposte dai volontari, 27 scuole le scuole coinvolte su tutto il territorio udinese per un totale di 149 classi.
“L’attività nelle scuole del gruppo volontari della protezione civile udinese anche quest’anno è stata molto apprezzata, con numeri che dimostrano un interesse crescente da parte delle insegnanti ad affrontare temi dell’ambiente friulano, dei rischi ad esso connesso e dei comportamenti da attuare tra i banchi di scuola”, ha commentato l’Assessore alla Protezione Civile Andrea Zini. “La conoscenza dell’ambiente che ci circonda in qualche modo affascina i ragazzi delle nostre scuole e questo è un bene, perché nel prossimo futuro ci sarà più consapevolezza dei comportamenti più sicuri da adottare e dei migliori modi per tutelarlo al meglio, in sicurezza”.
Ad essere coinvolti nell’iniziativa sono stati 23 plessi scolastici su tutto il territorio udinese, appartenenti agli istituti comprensivi 2, 3, 4, 5 e 6, a cui si sono aggiunte 4 scuole paritarie, portando a 27 il computo di tutte le scuole aderenti, 12 in più rispetto all’anno scorso, con 52 nuove classi partecipanti.
Le attività
I volontari hanno dedicato quasi 750 ore per le attività formative nelle scuole, spartite tra scola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado.
I ragazzi, durante queste ore scolastiche di fronte ai maestri “atipici” della protezione civile, hanno fatto lezione frontale con divertenti presentazioni in power point e materiali interattivi, ma hanno avuto anche la possibilità di cimentarsi in numerosi giochi all’aperto, hanno conosciuto i volontari a quattro zampe della protezione civile e hanno provato gli strumenti in dotazione alle squadre durante gli interventi.
L’attività effettuata con gli alunni più piccoli (552 le bambine e i bambini protagonisti dei laboratori) era volta principalmente a spiegare in maniera semplice cos’è la Protezione civile e di cosa si occupano i volontari. Con l’ausilio di giochi divertenti e laboratori creativi le bambine e i bambini hanno imparato cosa può accadere ei luoghi frequentati ogni giorno e nella natura.
Nelle scuole primarie si sono invece approfonditi alcuni degli aspetti che riguardano più da vicino le squadre di volontari, i principali rischi a cui si potrebbe essere esposti nel territorio regionale, come quello idrogeologico quello sismico e quello legato agli incendi, ma anche il funzionamento “dall’interno” del mondo del volontariato. Si è poi lavorato insieme sulle norme di sicurezza, sul piano d’emergenza delle scuole, sui corretti comportamenti da adottare e sul numero unico di emergenza 112.
I ragazzi delle scuole medie, infine, sono potuti andare più a fondo su questi temi, capendo com’è fatto il territorio da un punto di vista scientifico, da cosa sono generati e che conseguenze comportano i terremoti, le alluvioni e gli incendi, e inquadrando le migliori strategie di prevenzione dei rischi e le migliori norme di comportamento da parte delle cittadine e dei cittadini.
Il referente del progetto per il gruppo volontari di Protezione Civile Giorgio Visintini ha commentato: “I numeri e l’entusiasmo da parte dei ragazzi che abbiamo potuto registrare nel corso delle attività di quest’anno ci gratificano e ci spingono senza dubbio a portare avanti anche negli anni futuri questa collaborazione con le scuole. Si tratta di un modo diverso per imparare cose nuove sui nostri territori, imparando sin da subito cosa significa muoversi in sicurezza e prevenire i rischi ad essi collegati”.