“Gorizia Cold Case” apre la 10a edizione di In\Visible Cities
In programma anche il talk “Lungo la linea. Raccontare il confine”, con Andrea Bellavite e l’installazione multimediale “Il cielo in due. Storie di coraggio sui muri”. Giovedì in scena le tre performances di Per-Forma per raccontare il tessile goriziano
GORIZIA – È tutto pronto per In\Visible Cities, il festival urbano multimediale organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e co-finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo e dalla Fondazione Carigo; parte della rete Intersezioni.
IL PROGRAMMA DEL 28 AGOSTO – La 10^ edizione prenderà il via mercoledì 28 agosto a Gorizia (dalle 16 alle 19, con partenze ogni 5 minuti da giardino Farber, Sinagoga, via Ascoli) con una delle nuove produzioni di Quarantasettezeroquattro, assieme a Karakorum teatro: “Gorizia Cold Case”. Come hanno spiegato Stefano Beghi e Riccardo Tabilio, autori del concept, della drammaturgia e del disegno sonoro, supportati nel software da Marco Prestigiacomo, «è un tentativo di trasformare la visita a una città dalla storia molto ricca e complessa, in un’esperienza artistica intrigante. Un’esperienza che sia anche un gioco». Ogni spettatore si troverà davanti a un giallo, che si può risolvere attraverso il proprio cellulare e l’app di messaggistica gratuita Telegram, esplorando Gorizia e decidendo, in prima persona, dove orientare le indagini. Sul proprio smartphone chi parteciperà riceverà indizi sulla possibile sorte dei protagonisti, sulle loro scelte e le loro traiettorie. Una sceneggiatura originale, una sperimentazione con i linguaggi di programmazione e le intelligenze artificiali generative, insieme a un disegno sonoro immersivo, permetteranno ai partecipanti di vestire i panni del detective, dell’osservatore e del testimone: in “Gorizia Cold Case” una città di confine rivela in modo intrigante e poetico le sue contraddizioni e i suoi segreti, sul filo di una storia d’amore clandestino e tenace.
Alle 18, sempre il giardino Farber, ospiterà il talk “Lungo la linea. Raccontare il confine”. Come raccontare un’area di frontiera che diventa zona di confine, come esplorare un territorio attraversato da una linea nata come barriera ma diventata presto ponte e cerniera, come narrare la complessità della storia recente osservando e rispettando le vicende familiari e personali? Rispondere a queste domande significa porsi problemi legati alla lingua e all’uso delle parole, ai punti d’osservazione, agli approcci disciplinari. Narrare il confine significa fare i conti con la complessità. A dibattere su questi temi, calandoli nel caso specifico di Gorizia-Nova Gorica, saranno Andrea Bellavite, autore della guida turistica “Gorizia Nova Gorica. Due città in una”, Giustina Selvelli, autrice di un saggio antropologico “Capire il confine” e Riccardo Tabilio, drammaturgo che, insieme a Stefano Beghi, ha scritto “Gorizia cold case”. A conclusione del talk il pubblico potrà partecipare alla performance “Gorizia cold case”. Dalle 17 alle 18, all’ISIS Cossar–Da Vinci il pubblico potrà visitare “Il cielo in due. Storie di coraggio sui muri”, un’installazione multimediale realizzata da “Invasioni Creative” grazie all’incontro con 400 studenti e studentesse delle scuole superiori di Udine e Gorizia. Un racconto sonoro e visuale sui muri, una mappa generazionale lontana da stereotipi. Storie di coraggio che legano il passato – il Muro di Berlino, la Guerra fredda, i giovani di allora – con l’attualità, con gli studenti di oggi e le loro sensibilità.
IL PROGRAMMA DEL 29 AGOSTO – Anche la seconda giornata goriziana di In\Visible Cities comincerà con “Gorizia Cold Case”, dalle 17 alle 19.30, con partenze ogni 5 minuti da giardino Farber, Sinagoga, in via Ascoli. Ma questa del 29 agosto sarà anche la giornata in cui il pubblico potrà assistere alle restituzioni della residenza artistica Per-Forma: progetto – dell’associazione Quarantasettezeroquattro con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, realizzato in partenariato con il Comune di Gorizia, le associazioni Hybrida e House of Ivona, Puntozero soc. coop. e CREAA – che si pone l’obiettivo di far emergere, raccontare e valorizzare il legame fra imprese e specifici territori regionali (in questo caso il tessile nel goriziano) attraverso un lavoro capace di coniugare ricerca storico-etnografica, espressioni artistiche contemporanee e innovazione. Ogni anno, Per-Forma si focalizza su un settore produttivo specifico che si caratterizza per un profondo legame con il territorio, l’ambiente e la comunità; l’ultima edizione punta alla valorizzazione del settore tessile.
Si comincerà dunque alle 17.30 (in loop) a palazzo de Grazia con “Cresciuti nella bambagia” un’installazione sonora nata dalla rielaborazione poetica e la messa in voce, di Renato Rinaldi e Giulia Deval, di alcuni estratti delle interviste fatte da Anna di Gianantonio alle operaie del cotonificio Brunner/Tognella, per riflettere su ciò che non vediamo della lavorazione tessile.
Seguirà, alle 19, sempre a palazzo de Grazia “Pearl III”, una performance di danza, musica e moda. Un viaggio emotivo attraverso la Gorizia del passato in cui la delicata arte del merletto goriziano diventa corpo, in movimento, con Ona Cros e Pablo Girolami.
Alle 20.30 chiuderà “Il filo del racconto”, l’interazione di musica e pittura digitale dal vivo, di Vincenzo di Francesco e Cosimo Miorelli, rievocherà in maniera suggestiva le figure femminili che, con il loro lavoro hanno costruito, ricucito e, in qualche modo, tenuto insieme, le fila e i fili della storia di Gorizia.
INFORMAZIONI UTILI – Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È raccomandata la prenotazione tramite WhatsApp o sms al 328 8535125, indicando nome, cognome, spettacolo, numero di biglietti. Eventuali spostamenti d’orario o di location saranno comunicati sui canali social e via messaggio agli iscritti.
FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE – In\Visible Cities è organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo, dalla Fondazione Carigo e dall’8 per Mille Valdese. ARS è un progetto del Comune di Gradisca d’Isonzo finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, curato da Kaleidoscienza in partenariato OGS – Istituto di oceanografia e geofisica sperimentale e WWF Area marina protetta di Miramare.
Foto: Stefano e Rick detedtive