L’Università di Udine per le prossime generazioni
Al via il progetto Edunext per la digitalizzazione della formazione Per rispondere più efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro e della società
Obiettivo: migliorare la capacità di offrire un’istruzione di qualità, digitale, a distanza e condivisa per aumentare il grado di inclusione e il numero di studenti e di laureati
Nel progetto anche la Regione Friuli Venezia Giulia e Confindustria Udine
Innovativa, flessibile, inclusiva. Sarà così l’Università di Udine grazie all’adesione al progetto nazionale “Digital Education Hub Edunext”, la più grande iniziativa di digitalizzazione della formazione universitaria a livello europeo. Partecipano infatti 52 istituzioni, tra cui 35 atenei e 5 istituzioni di Alta formazione artistica e musicale con 700 mila studenti e 25 mila docenti coinvolti. Per il Friuli Venezia Giulia ci sono anche la Regione e Confindustria Udine. Con Edunext l’Ateneo friulano punta a migliorare la capacità di offrire un’istruzione di qualità, digitale, a distanza e condivisa fra i partner per aumentare il grado di inclusione e il numero di studenti e di laureati. Grazie anche una piattaforma collaborativa interuniversitaria il progetto, biennale, si tradurrà nell’applicazione della digitalizzazione in modalità prevalentemente a distanza: a corsi di laurea pilota, a iniziative di formazione continua e professionale, a master e corsi di perfezionamento e nella realizzazione di una webtv e di un canale podcast. Il tutto per rispondere sempre più efficacemente alle esigenze attuali e future del mercato del lavoro e della società. Edunext è finanziato con 22,4 milioni dal Ministero dell’università e ricerca nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ed è coordinato dall’Università di Modena e Reggio Emilia.
Il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton, ha partecipato da remoto, dalla sede di Palazzo Antonini Maseri, alla presentazione nazionale del progetto avvenuta a Reggio Emilia. Erano presenti anche il prorettore Andrea Cafarelli, il delegato per la didattica, Agostino Dovier, e la coordinatrice dell’Ateneo per il progetto, Raffaella Bombi.
«Edunext – ha spiegato il rettore Roberto Pinton – è per il nostro Ateneo un’opportunità strategica per migliorare e potenziare l’approccio alla formazione superiore attraverso un’istruzione digitale rigorosa e di qualità, sempre più inclusiva e flessibile, basata su ricerca e innovazione didattica».
Il lavoro dell’Università di Udine
L’Ateneo friulano lavorerà innanzitutto alla riorganizzazione di alcuni corsi di studio in modalità mista, cioè con attività didattica online e in aula e con verifiche dell’apprendimento in presenza.
Inoltre, l’Università di Udine ha previsto un intenso programma di formazione del corpo docente: sulle metodologie didattiche digitali innovative, sugli ambienti online per l’interazione e sulla riorganizzazione degli insegnamenti.
Una particolare attenzione sarà rivolta alle attività di tutoraggio per studenti svolte da tutor disciplinari (cioè per ogni corso di studio) che affiancheranno i docenti nelle attività didattiche.
Sarà costruito un nuovo sistema per la certificazione delle competenze acquisite adottando i canoni previsti dall’Unione europea
È inoltre previsto il coinvolgimento di nuove professionalità richieste dal progetto, come “instructional designer” per la riprogettazione didattica, video maker, tecnologi.
Infine, l’ateneo di Udine, che ha realizzato il video promozionale nazionale di Edunext, mette a disposizione dei partner del progetto le proprie competenze nella comunicazione social.
Attenzione ai potenziali studenti
Edunex è stato ideato soprattutto per chi necessita di flessibilità logistica e temporale nella partecipazione alle attività formative: studenti lavoratori, studenti adulti, studenti “di rientro”. Ma, saranno anche avviati processi di alta formazione continua per i professionisti del mondo delle imprese o delle istituzioni che chiedono un aggiornamento nel tempo delle loro competenze attraverso corsi di laurea o post laurea (master, corsi di perfezionamento con formati molto flessibili).
Un Ateneo digitale, ma non “distante”
«L’obiettivo – ha detto la coordinatrice dell’Ateneo per il progetto, Raffaella Bombi – è diffondere una maggiore consapevolezza del valore di una istruzione digitale costruendo un modello di Ateneo digitale, ma non “distante”, che favorisca l’inclusione di studenti che si affacciano sempre di più al mondo universitario e che potranno seguire lezioni a distanza attraverso modelli che prevedono una forte interazione con gli studenti. Negli atenei della rete Edunext si condividerà una didattica innovativa e digitale contribuendo non solo alla crescita di solide competenze nel mondo universitario, ma anche ad un aumento del numero degli studenti iscritti».
La didattica innovativa a distanza va a sistema
«L’emergenza pandemica del Covid – ha sottolineato il delegato per la didattica, Agostino Dovier – ha creato un profondo distacco tra il prima e il dopo. Prima per didattica innovativa si intendeva sostanzialmente la didattica con impiego di strumenti informatici. Poi la didattica a distanza, i ricevimenti e le riunioni tramite piattaforme di comunicazione collaborativa e le registrazioni sono diventate la normalità. Non sempre però le metodologie didattiche sono cambiate per adattarsi al mezzo. Questo progetto per la prima volta affronta in modo sistemico il concetto di didattica innovativa a distanza per utilizzare in modo maturo le nuove opportunità».
Foto anteprima: Il rettore Roberto Pinton durante la presentazione del progetto Edunext