I donatori di sangue si sono presentati a monsignor Lamba
L’arcivescovo, che è lui stesso medico e conosce l’importanza di trasfusioni ed emoderivati, ha lodato l’organizzazione dei volontari in aiuto di chi soffre
L’arcivescovo di Udine monsignor Riccardo Lamba ha incontrato nella propria residenza in piazza del Patriarcato i vertici dell’Associazione friulana donatori di Sangue, guidata dal presidente Roberto Flora, che era accompagnato per l’occasione dai vicepresidenti Mauro Rosso, Donnino Mossenta e Marco Rossi. Il nuovo presule, insediatosi lo scorso 5 maggio, ha potuto così conoscere meglio la più grande e capillare organizzazione di volontariato della diocesi impegnata nell’aiutare chi soffre: oltre 50mila persone, metà delle quali attive nel recarsi ai Centri trasfusionali e alle autoemoteche.
Lamba ha manifestato molto interesse per i meccanismi associativi e riguardo alle recenti novità introdotte dall’Afds per garantire l’autosufficienza al sistema sanitario regionale: dalla donazione a chiamata alle due autoemoteche presenti non solo nei paesi, ma anche negli stabilimenti industriali e nelle scuole, fino alla campagna per la raccolta di plasma e alle donazioni pomeridiane. Dettagli che l’arcivescovo ha saputo ben cogliere e interpretare, visto che lui stesso è laureato in medicina all’Università Cattolica di Roma. Inoltre, durante il suo incarico in una parrocchia romana, ha conosciuto da vicino la realtà dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù della capitale.
Al termine dell’incontro, Lamba ha voluto pregare assieme ai rappresentanti dei donatori e impartire loro la benedizione. Cosa che farà nuovamente con tutti i volontari dell’Afds, domenica prossima, 15 settembre, quando officerà la Santa Messa in occasione del Congresso provinciale che si tiene a Sutrio.