“Il vin di cjase nol incjoche”: presentata la nuova stagione del Teatri Stabil Furlan
Un cartellone variegato, che comprenderà (novità di quest’anno) anche una rassegna per bambini, e diversi eventi collaterali
Tre nuove produzioni, quattro spettacoli ospiti, fra cui uno in lingua sarda, e poi una novità assoluta: una rassegna collaterale (ma non troppo) tutta dedicata ai bambini. La stagione 2024-2025 di Teatri Stabil Furlan, l’ente professionale di produzione teatrale che promuove la cultura e la lingua friulana, sarà tutto questo. Il cartellone, che conterà anche altri eventi, come presentazioni di libri, oltre che la circuitazione di tutti gli spettacoli prodotti da TSF dal 2019 (Rosada!, Ce crodistu di fâ?!, Dio Potente, Se vivrò dovrò pure tornare, Abbracciando stretta la vita), è stato presentato nella sala Pasolini della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, alla presenza dell’assessore regionale alle autonomie locali, Pierpaolo Roberti, del presidente del TSF, Lorenzo Zanon e del direttore artistico, Massimo Somaglino. Per l’occasione erano presenti anche il presidente della V commissione della Regione Fvg, Diego Bernardis; il presidente dell’ARLeF – Agenzia regionale per la lingua friulana, Eros Cisilino; il consigliere delegato dal Comune di Udine, Alessandro Colautti; il presidente dell’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, Geremia Gomboso; il presidente dell’ERT– Ente Regionale Teatrale del Fvg, Fabrizio Pitton; la presidente di CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Rita Maffei; la vicepresidente della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Diana Barillari e Federico Cateni, rappresentante di Banca 360.
IL VIN DI CJASE NOL INCJOCHE – Il titolo scelto per la quarta stagione è “Il vin di cjase nol incjoche”. Un proverbio friulano, ha ricordato Somaglino, con il quale si intende sottolineare come «nel panorama affollato e molteplice delle proposte nazionali che arrivano in Friuli, nelle quali talvolta si fa fatica a districarsi, investire sugli artisti del territorio è, oggi, l’unica opzione artistica al passo con i tempi».
«L’Amministrazione regionale sposa con orgoglio tutte le iniziative che invitano a riflettere sulle nostre radici con una vena di creatività che arricchisce in ogni opera. Desidero ringraziare tutti coloro che renderanno possibile questa stagione teatrale: dal direttore artistico ai collaboratori, dagli attori agli spettatori, che con la loro partecipazione attiva dimostrano quanto sia forte il legame tra il territorio e la sua lingua», ha sottolineato l’assessore regionale alle Autonomie locali e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti. «Il Teatri Stabil furlan è stata una scommessa vinta e pensiamo che il modo più degno per celebrare Nova Gorica Gorizia Capitale europea della Cultura 2025, prima candidatura transfrontaliera e dove si parlano italiano, sloveno e friulano, e dare un valore aggiunto, sia di affidare al Tsf, che ha già una nutrita rete di rapporti e collaborazioni con compagnie di altre minoranze, l’organizzazione di quello che sarà il primo festival teatrale dedicato alla promozione delle produzioni teatrali in lingue minori». Roberti ha rimarcato come l’avvio nel 2019 del Tsf sia stata una scommessa, basata su una necessità fortemente espressa dagli operatori e dal territorio: «Oggi a distanza di cinque anni ci rendiamo conto essere stata vinta dal punto di vista della qualità e dell’entusiasmo che sta generando anche negli operatori privati, oltreché come promessa per il futuro. Da tutti i punti di vista è un successo portato a casa in cinque anni che hanno visto una pandemia, due guerre e una crisi economica» ha affermato l’assessore. Il contributo per il funzionamento della stagione sarà confermato perché «ci troviamo di fronte un gruppo di persone e partner istituzionali e privati che lavora bene» ha rilevato Roberti, ricordando che in assestamento estivo è stato anche già previsto un finanziamento per le attività propedeutiche ad avviare il festival in occasione di GO!2025. «Sono convinto che seguiranno quelle per consolidare una proposta che ci auguriamo diventerà nel tempo un appuntamento fisso» ha aggiunto l’assessore.
CONTROCORRENTE – In un mondo sempre più globalizzato e che spinge all’omologazione, il TSF punta infatti ad andare controcorrente cercando di mettere in scena le differenze che il mondo culturale propone: «Siamo convinti che la lingua e la cultura friulana, assieme a tutte le altre lingue e culture “minoritarie” d’Italia e d’Europa, rappresenti una ricchezza unica e di grande valore. In particolare, questa potenzialità emerge e si esprime in modo quasi naturale nel mondo del teatro, che diventa il contesto ideale per favorire e sviluppare una rete di contatti e collaborazioni, utilissimi per una crescita comune», ha ricordato Zanon che, proprio in occasione della presentazione del nuovo cartellone, ha voluto fare anche il bilancio della passata stagione ricordando oltre al successo in sala, anche tutte le molte altre attività che lo Stabil continua a portare avanti sin dalla sua fondazione: non solo le produzioni e la stagione teatrale, ma pure numerose attività “collaterali” come pubblicazioni (è il caso di SeneVierte, collana editoriale con pubblicazioni che propongono, in friulano, lavori teatrali provenienti dalle varie realtà minoritarie d’Europa), ma anche convegni (l’ultimo in ordine di tempo è quello sul teatro per l’infanzia) e, nel prossimo futuro, anche il primo Festival di teatro delle lingue minoritarie d’Europa.
ITINERANZA E TERRITORIO – Forte di quanto fatto fino a oggi e dei riscontri ricevuti, TSF prosegue dunque nel suo cammino itinerante (fra i teatri cittadini e il nuovo teatro comunale di Tavagnacco, grazie alla proficua collaborazione con la Fondazione Bon) «fatto con riallestimenti di vecchi successi affidati a nuovi interpreti, con testi ‘storici’ della drammaturgia friulana ripresentati in veste contemporanea, con eventi di grande impatto teatrale e musicale, con ospitalità di altre lingue minoritarie, come ormai è tradizione per noi – ha precisato Somaglino –. Ogni progetto ha alla base una condivisione, una collaborazione, un pensiero, nonché il nostro impegno a radicarci in un territorio e a proporci come interlocutore valido e professionale. Collaborazioni con artisti e strutture cui va il nostro più sentito ringraziamento».
GLI SPETTACOLI IN CARTELLONE NEL 2024-2025 – Entrando nel dettaglio del cartellone, si comincerà venerdì 11 ottobre (e in replica il 12), alle 21, al teatro San Giorgio di Udine che ospiterà una nuova co-produzione di Teatro Stabil Furlan, CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, in collaborazione con l’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane: “Maratona di New York”. Vent’anni dopo la fortunata versione con Claudio Moretti e Fabiano Fantini, Rita Maffei ha ripreso il copione per un riallestimento affidato a una generazione più giovane di attori friulani: Daniele Fior e Marco Rogante.
Si proseguirà il 15 ottobre, con il testo teatrale friulano che più ha avuto visibilità oltre i confini: “I Turcs tal Friul”, altra nuova co-produzione di TSF e Coro del Friuli Venezia Giulia. Un lavoro che sarà ospitato al teatro Palamostre, alle 20.30.
Il calendario correrà al 9 novembre. Alle 20.30, al teatro comunale di Tavagnacco, sarà la volta di “Sos Laribiancos”, spettacolo in lingua sarda, con musiche di Paolo Fresu, tratto dal romanzo di Francesco Masala.
Sarà invece il Teatro Nuovo Giovanni da Udine a ospitare, il 22 novembre, dalle 20.30, “Strumîrs e Zambarlans”, nuova produzione di Teatri Stabil Furlan con la regia di Ferruccio Merisi, uno spettacolo che racconterà quella che è considerata la rivolta popolare più vasta e tragica del Rinascimento italiano, passata alla storia come ‘la crudel zobia grassa’: le violenze del Giovedì Grasso del 1511 che, dalla città di Udine si estesero a tutto il Friuli.
A dicembre, il 6, alle 20.30, si ritornerà al teatro Palamostre di Udine con “Restiamo umani”, spettacolo che parla di pace, di rispetto della madre terra, di attaccamento alle proprie radici e attraverso il linguaggio universale della musica di condivisione, dialogo, fratellanza.
Nel nuovo appuntamento al teatro comunale di Tavagnacco (il 15 febbraio alle 20.30), Michele Zamparini e Paolo Forte reinterpretano, in lingua friulana, il capolavoro di Alessandro Baricco: Novecento. “Noufcent” sarà un racconto incredibile, ironico, genuino, reso dalla lingua friulana più familiare e intimo, vicino alle radici del territorio.
La stagione si chiuderà il 9 marzo, alle 20.30, sempre al teatro comunale di Tavagnacco con Lyra, un viaggio musicale che vuole celebrare la figura poliedrica e illuminata di Pier Paolo Pasolini.
CANAIS – «Una novità che ci rende particolarmente orgogliosi – ha ricordato anche il presidente Zanon. -, riguarda la mini rassegna di teatro in lingua friulana per bambini e ragazzi, “Canais-Teatri par fruts e frutis furlanis”, che presenterà lavori dedicati ai più piccoli e alle loro famiglie». Tutti gli spettacoli porteranno la cultura e la lingua friulana sul palco.
Si tratta di un bellissimo esempio di collaborazione fra strutture cittadine, ulteriore ramificazione di ‘Udine città teatro per le bambine e i bambini’, che unisce la rassegna ‘Contatto Tig in famiglia’ organizzata dal CSS Teatro Stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia e la rassegna ‘Teatro bambino’ del Teatro Nuovo Giovanni da Udine.
Il primo spettacolo in cartellone è “Contimi, Crassigne”, in programma il 13 ottobre, alle 17, al teatro San Giorgio di Udine. In scena i protagonisti saranno impersonati da due pupazzi manovrati a vista da due attori-animatori e racconteranno la storia di una bambina che si è persa e di un vecchio cramâr che, con le sue storie, la aiuta a trovare la strada.
Domenica 26 gennaio, sempre alle 17 al San Giorgio, ci sarà “Cartasia / Cjartesedi”, uno spettacolo prodotto da una compagnia nazionale e presentato in una esclusiva versione realizzata appositamente con innesti originali in lingua friulana, in cui il protagonista è un artista geniale in crisi, che si libererà dal blocco creavo grazie alla … Carta.
Ancora una volta il teatro San Giorgio, alle 17 di domenica 23 marzo, ospiterà invece “Lis pantianis e la machine dal timp”, uno spettacolo con molta musica dal vivo, una lingua friulana accessibile e variegata e un obiettivo fisso: il formadi!
ALTRI APPUNTAMENTI – Fra gli eventi targati TSF ci sono anche le presentazioni di tre libri, in programma nei prossimi mesi. L’8 ottobre, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 18.30, si comincerà con “I travagli d’amore” di Pierpaolo Sovran (editore Antica Zelkova). Il 26 ottobre, alle 18, alla Libreria Friuli, Paolo Patui presenterà “Luigi Candoni. Un sipario ancora aperto sul teatro italiano del secondo dopoguerra” (Cue Press). Infine il 30 novembre, alle 18, la Societât Filologjiche Furlane ospiterà la presentazione di “Gno fi al cjamine dome un ninin plui plancut”, di Ivor Martinic, tradotto da Elisa Copetti (Forum editrice).
BIGLIETTERIA – I biglietti per la quarta stagione del Teatri Stabil Furlan saranno disponibili in prevendita esclusivamente online, sul circuito VivaTicket. Nei giorni di spettacolo, la biglietteria sarà aperta un’ora prima dell’inizio dell’evento nel luogo dove si svolge la rappresentazione per l’acquisto dei biglietti fisici. Si ricorda inoltre che il Teatri riconosce un ingresso omaggio all’accompagnatore che assiste persone diversamente abili.
INFORMAZIONI – Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Teatri Stabil Furlan www.teatristabilfurlan.it | 392.3273719 | Facebook | Instagram
TEATRI STABIL FURLAN
Fondato nel 2019 su iniziativa del Comune di Udine, il Teatri Stabil Furlan è un’Associazione Culturale riconosciuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che ha come soci fondatori il Comune di Udine, l’ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Società Filologica Friulana, la Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, il CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, e come scopo statutario l’attività di produzione e circuitazione di spettacoli teatrali professionali che valorizzino la lingua e la cultura friulane utilizzando la lingua friulana o di altre minoranze linguistiche e che abbiano caratteristiche di professionalità in tutte le loro componenti artistiche, tecniche ed organizzative.
sez cast
“Il vin di cjase nol incjoche”: presentade la gnove stagjon dal Teatri Stabil Furlan
Un cartelon siôr, che, novitât di chest an, al cjaparà dentri ancje une rassegne par fruts e events colaterâi
Trê gnovis produzions, cuatri spetacui ospits, un di chescj in lenghe sarde, e po une novitât assolude: une rassegne colaterâl (ma nancje masse) dedicade ai fruts. La stagjon 2024-2025 dal Teatri Stabil Furlan, l’ent professionâl di produzion teatrâl che al promôf la culture e la lenghe furlane, e sarà dut chest. Il cartelon, che al proponarà ancje altris events, tant che presentazions di libris o la metude in sene di ducj i spetacui produsûts dal TSF dal 2019 (Rosada!, Ce crodistu di fâ?!, Dio Potente, Se vivrò dovrò pure tornare, Abbracciando stretta la vita), al è stât presentât te sale Pasolini de Regjon Autonome Friûl-Vignesie Julie. A àn partecipât l’assessôr regjonâl aes autonomiis locâls, Pierpaolo Roberti, il president dal TSF, Lorenzo Zanon e il diretôr artistic, Massimo Somaglino. Pe ocasion a jerin presints ancje il president de V comission de Regjon F-VJ, Diego Bernardis; il president de ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, Eros Cisilino, il conseîr delegât dal Comun di Udin, Alessandro Colautti; il president dal Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean, Geremia Gomboso; il president dal ERT – Ent Regjonâl Teatrâl dal F-VJ, Fabrizio Pitton; la presidente dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, Rita Maffei; la vicepresidente de Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, Diana Barillari e Federico Cateni, rapresentant di Banca 360.
IL VIN DI CJASE NOL INCJOCHE – Il titul sielt pe cuarte stagjon al è “Il vin di cjase nol incjoche”. Une detule furlane, al à ricuardât Somaglino, par marcâ il fat che «tal panorame siôr e svariât des propuestis nazionâls che a rivin in Friûl, li che ogni tant si fâs fature a orientâsi, invistî sui artiscj dal teritori e je, vuê, la uniche opzion artistiche a pâr cui timps».
«La Aministrazion regjonâl e aderìs cun braùre a dutis chês iniziativis che a invidin a rifleti su lis nestris lidrîs cuntune vene di creativitât che e insiore ogni opare. O vuei ringraciâ ducj chei che a lavoraran par cheste stagjon teatrâl: dal diretôr artistic ai colaboradôrs, dai atôrs ai spetatôrs, che cu la lôr partecipazion ative a mostrin trop che al è fuart il leam tra il teritori e la sô lenghe», al à marcât l’assessôr regjonâl aes Autonomiis locâls e lenghis minoritariis Pierpaolo Roberti. «Il Teatri Stabil furlan al è stât une scomesse vinçude: o crodìn che la maniere plui juste par celebrâ Nova Gorica Gorizia Capitâl europeane de Culture 2025, prime candidature transfrontaliere, dulà che si fevelin il talian, il sloven e il furlan, e zontâi valôr, e sedi chê di rimeti al Tsf, che al à za tancj rapuarts e colaborazions cun compagniis di altris minorancis, la organizazion dal prin festival teatrâl dedicât ae promozion des produzions teatrâls in lenghis minoritariis». Roberti al à evidenziât che il vê inviât il Tsf tal 2019 e je stade une scomesse, fondade suntune necessitât pandude a fuart dai operadôrs e dal teritori. «Vuê dopo cinc agns si rindìn cont che e je stade vinçude sedi a nivel de cualitât, sedi a nivel dal entusiasim mostrât ancje dai operadôrs privâts, di là dal fat che e je une promesse pal avignî. In ducj i siei aspiets, al è un sucès puartât a cjase in cinc agns là che o vin vût une pandemie, dôs vueris e une crisi economiche» al à afermât l’assessôr. Il contribût pal funzionament de stagjon al vignarà confermât parcè che «o sin denant di un grup di personis e di colaboradôrs istituzionâi e privâts che al lavore ben», al à marcât Roberti, ricuardant che cul assestament di chest Istât al è za stât previodût ancje un finanziament pes ativitâts propedeutichis par inviâ il festival in ocasion di GO!2025. «O soi sigûr che a laran daûr di chês pensadis par consolidâ une propueste che o sperìn che e deventi un apontament fis tal timp» al à zontât l’assessôr.
CUINTRI CORINT – Intun mont che al è simpri plui globalizât e che al sburte bande la omologazion, il TSF al decît di fat di lâ cuintri corint cirint di meti in sene lis diferencis che il mont culturâl al propon: «O sin convints che la lenghe e la culture furlane, adun cun dutis chês altris lenghis e culturis “minoritariis” de Italie e de Europe, a rapresentin une ricjece uniche e cuntun grant valôr. In particolâr, cheste potenzialitât e ven fûr e si esprim in maniere cuasi naturâl tal mont dal teatri, che al devente il contest ideâl par favorî e disvilupâ une rêt di contats e di colaborazions, pardabon utii par une cressite comune», al à ricuardât Zanon che, propit in ocasion de presentazion dal gnûf cartelon, al à volût fâ ancje un belanç de stagjon passade evidenziant, di là dal sucès in sale, dutis chês altris ativitâts che il Teatri Stabil al puarte indenant di cuant che al è stât fondât. No dome lis produzions e la stagjon teatrâl, ma ancje tantis ativitâts “colaterâls” tant che publicazions (par esempli SeneVierte, golaine editoriâl cun publicazions che a proponin, par furlan, lavôrs teatrâi des diferentis realtâts minoritariis europeanis), ma ancje cunvignis (la ultime e je stade chê sul teatri pe infanzie) e, in curt, ancje il prin Festival di teatri tes lenghis minoritariis de Europe.
MOVIMENT E TERITORI – Su la fonde di chel che al è stât fat fin cumò e dai risultâts vûts, il TSF al va dilunc cul so viaç in itinere (tra i teatris de citât e il gnûf teatri comunâl di Tavagnà, in graciis de colaborazion produtive cu la Fondazion Bon) «fat cu la metude in sene di sucès dal passât consegnâts a protagoniscj gnûfs, cun tescj ‘storics’ de dramaturgjie furlane, riproponûts cuntun tai contemporani, cun events di grant impat teatrâl e musicâl, cu la ospitalitât di altris lenghis minoritariis, alc che par nô e je aromai une tradizion – al à precisât Somaglino -. Ogni progjet si fonde suntune condivision, une colaborazion, un pinsîr e sul nestri impegn tal inlidrisâsi intun teritori e tal proponisi tant che interlocutôr valit e professionâl. A chestis colaborazions cun artiscj e struturis al va il nestri agrât plui sincîr».
I SPETACUI IN CARTELON TAL 2024-2025 – Lant tal detai, si tacarà vinars ai 11 di Otubar (e in repliche ai 12), aes 21, tal teatri San Zorç di Udin li che e larà in sene une gnove coproduzion dal Teatri Stabil Furlan, dal CSS Teatro Stabile di innovazione del FVG, in colaborazion cu la ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane: “Maratona di New York”. Vincj agns dopo dal spetacul cun Claudio Moretti e Fabiano Fantini, che al à vût une vore di sucès, Rita Maffei e torne a cjapâ in man il copion par une gnove version di consegnâ a une gjenerazion plui zovine di atôrs furlans: Daniele Fior e Marco Rogante.
Ai 15 di Otubar invezit si larà indenant cul test teatrâl furlan che al à vût plui visibilitât di là dai confins: “I Turcs tal Friul”, une altre gnove coproduzion dal TSF e dal Coro del Friuli Venezia Giulia in program tal teatri Palamostre, aes 20.30.
Tal teatri comunâl di Tavagnà, ai 9 di Novembar aes 20.30, al tocjarà a “Sos Laribiancos”, spetacul in lenghe sarde cun musichis di Paolo Fresu, gjavât fûr dal romanç di Francesco Masala.
Al sarà invezit il Teatri Gnûf Giovanni da Udine a ospitâ, ai 22 di Novembar, aes 20.30, “Strumîrs e Zambarlans”, une gnove produzion dal Teatri Stabil Furlan cu la regjie di Ferruccio Merisi, un spetacul che al contarà di chel che al ven calcolât tant che il riviel popolâr plui grant e tragjic dal Rinassiment talian, jentrât inte storie cul non di ‘la crudel zobia grassa’: lis violencis de joibe grasse dal 1511 che, de citât di Udin, si son slargjadis par dut il Friûl.
Ai 6 di Dicembar, aes 20.30, si tornarà tal teatri Palamostre di Udin cun “Restiamo umani”, un spetacul che al fevele di pâs, di rispiet de mari tiere, di leam cu lis nestris lidrîs e, midiant dal lengaç universâl de musiche, di condivision, di dialic, dal sintîsi fradis un cun chel altri.
Tal gnûf apontament in program tal teatri comunâl di Tavagnà ai 15 di Fevrâr aes 20.30, Michele Zamparini e Paolo Forte a laran in sene cuntune reinterpretazion, in lenghe furlane, de opare mestre di Alessandro Baricco: Novecento. Noufcent al sarà une conte di no crodi, ironiche, sclete, ancjemò plui familiâr e profonde graciis ae lenghe furlane che le svicine aes lidrîs dal teritori.
La stagjon si sierarà ai 9 di Març, aes 20.30, simpri tal teatri comunâl di Tavagnà, cun Lyra, un viaç musicâl che al vûl celebrâ la figure poliedriche e iluminade di Pier Paolo Pasolini.
CANAIS – «O sin une vore braurôs di cheste novitât – al à ricuardât il president Zanon – o ben la mini rassegne di teatri in lenghe furlane par fruts e fantats, “Canais -Teatri par fruts e frutis furlanis”, che e presentarà lavôrs dedicâts ai plui piçui e aes lôr fameis». Ducj i spetacui a puartaran sul palc la culture e la lenghe furlane.
Al è un esempli pardabon biel di colaborazion tra lis struturis citadinis, un gnûf ampliament di ‘Udine città teatro per le bambine e i bambini’, che e met dongje la rassegne ‘Contatto Tig in famiglia’ inmaneade dal CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e la rassegne ‘Teatro bambino’ dal Teatri Gnûf Giovanni da Udine.
Il prin spetacul in calendari al è “Contimi, Crassigne”, in program ai 13 di Otubar, aes 17.00, tal teatri San Zorç di Udin. I protagoniscj in sene a saran doi pipinots manovrâts a viste di doi atôrs animadôrs e a contaran la storie di une frute che si è pierdude e di un vecjo cramâr che, cu lis sôs storiis, le jude a cjatâ la strade juste.
Domenie ai 26 di Zenâr, simpri aes 17.00 tal teatri San Zorç, al sarà “Cartasia / Cjartesedi”, un spetacul prodot di une compagnie nazionâl e presentât intune version esclusive fate cun tocs origjinâi in lenghe furlane, dulà che il protagonist al è un artist gjeniâl in crisi, che si liberarà dal so bloc creatîf cu la… Cjarte.
Al sarà ancjemò une volte il teatri San Zorç, domenie ai 23 di Març, aes 17.00, a ospitâ “Lis pantianis e la machine dal timp”, un spetacul cun tante musiche dal vîf, une lenghe furlane varie e facile di rivâ a capî e un obietîf fis: il formadi!
ALTRIS APONTAMENTS – Fra i events dal TSF a son ancje lis presentazions di trê libris, in program tai mês che a vignaran. Ai 8 di Otubar, tal Teatri Gnûf Giovanni da Udine, aes 18.30, si tacarà cun “I travagli d’amore” di Pierpaolo Sovran (editôr Antica Zelkova). Ai 26 di Otubar, aes 18.00, te Librarie Friuli, Paolo Patui al presentarà “Luigi Candoni. Un sipario ancora aperto sul teatro italiano del secondo dopoguerra” (Cue Press). Ai 30 di Novembar, aes 18, la Societât Filologjiche Furlane e darà acet ae presentazion di “Gno fi al cjamine dome un ninin plui plancut”, di Ivor Martinic, voltât di Elisa Copetti (Forum editrice).
BILIETARIE – I biliets pe cuarte stagjon dal Teatri Stabil Furlan a saran disponibii in prevendite dome online, tal circuit VivaTicket. Par comprâ i biliets fisics, intes zornadis dai spetacui la bilietarie e vierzarà une ore prin dal event tal puest dulà che e va in sene la rapresentazion. Cun di plui, si ricuarde che il Teatri al ufrìs un ingrès gratuit al acompagnadôr di une persone disabile.
INFORMAZIONS – Par vê plui informazions si pues consultâ il sît dal Teatri Stabil Furlan www.teatristabilfurlan.it | 392.3273719 | Facebook | Instagram
TEATRI STABIL FURLAN
Fondât tal 2019 par iniziative dal Comun di Udin, il Teatri Stabil Furlan al è une Associazion Culturâl ricognossude de Regjon Autonome Friûl-Vignesie Julie; i socis fondadôrs a son il Comun di Udin, la ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane, la Societât Filologjiche Furlane, la Fondazion Teatri Gnûf “Giovanni da Udine”, il CSS Teatri Stabil di inovazion dal F-VJ, la Academie Civiche di Art Dramatiche Nico Pepe e l’Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placerean. Il statût al à tant che obietîf la produzion e la difusion di spetacui teatrâi professionâi che a valorizin la lenghe e la culture furlane, doprant il furlan, o altris minorancis linguistichis, e che a dimostrin alte cualitât in ducj i aspiets, artistics, tecnics e organizatîfs.
Foto anteprima: presentazione/stagione 2024 -2025 da sinistra: Massimo Somaglino, Lorenzo Zanon, Pierpaolo Roberti. Crediti Glauco Comoretto