Novità per i contribuenti dal Decreto Riscossione
L’8 agosto è stato pubblicato il Decreto Riscossione n. 110/2024 in Gazzetta Ufficiale. Nella sostanza si tratta di un decreto che ha quale fine quello di riordinare il sistema della riscossione nei tributi anche in considerazione del carico di cartelle Presso l’Agenzia delle Entrate – Riscossione che risalgono al periodo 2010 – 2015. L’ammontare è calcolato in un miliardo e 207 milioni di euro.
Le novità sono diverse come ad esempio la necessaria tempestiva notifica delle cartelle esattoriali da effettuarsi entro il nono mese rispetto a quello di affidamento della cartella stessa. Per i contribuenti in difficoltà economica dal 2025 inoltre sarà possibile accedere ad un piano di rateizzazione più lungo rispetto a quello sino ad oggi previsto.
In particolare il piano rateale di rientro dall’esposizione nei confronti dell’erario aumenterà progressivamente nel modo che segue nei prossimi anni:
• tra il 2025 e il 2026 si passerà ad 84 rate mensili;
• tra il 2027 e il 2028 saranno 94 rate mensili;
• tra il 2029 e il 2030 diventeranno 108 rate;
• nel 2031 si stabilizzeranno a 120 rate mensili.
La rateizzazione così prevista verrà concessa nel caso in cui sussistano determinati requisiti in capo al contribuente quali obiettive difficoltà economiche e un piano di valore superiore a 120mila euro. Ne consegue che sarà necessario disporre di:
• ISEE del nucleo del debitore ed entità del debito per persone fisiche e titolari di ditte individuali con regimi fiscali agevolati;
• indice di liquidità e rapporto tra debito da rateizzare, quello eventualmente già rateizzato e valore della produzione, per tutti gli altri soggetti.
Viene inoltre previsto a partire dal 2025 lo stralcio delle cartelle dopo cinque anni. In tal modo avverrà il discarico automatico dei ruoli che sono stati affidati all’Agenzia delle Entrate. Esse torneranno all’ente creditore. Il discarico avverrà:
– in via automatica per i crediti affidati dal 1° gennaio 2025 e non riscossi entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello di affidamento;
– in via anticipata per i crediti affidati dal 1° gennaio 2025, laddove venga rilevata la chiusura del fallimento o della liquidazione giudiziale del debitore, l’assenza di beni suscettibili di poter essere aggrediti, mediante accesso, effettuato prima del discarico, in anagrafe tributaria, oppure la mancanza di nuovi beni rispetto a quelli con riferimento ai quali, nel biennio precedente, le attività di recupero sono state esaurite con esito parzialmente o totalmente infruttuoso.
Ci sono però delle esclusioni perché non possono accedere al discarico coloro che abbiano in corso procedure esecutive, concorsuali o accordi di ristrutturazione del debito. Il nuovo meccanismo di discarico prevede in via ordinaria che l’Agenzia delle Entrate-Riscossione restituisca all’ente creditore:
Abbiamo preannunciato che coloro i quali versino in stato di difficoltà economica, a partire dal 2025, potranno richiedere una rateizzazione più alta delle loro cartelle esattoriali.
Scritto da Avv. Barbara Puschiasis
Presidente di Consumatori Attivi
CONSUMATORI ATTIVI
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