“Incroci Invisibili”: lo spettatore diventa attore al Castello di Udine
Uno spettacolo immersivo che esplora il tema della perdita attraverso ogni forma d’arte
Uno spettacolo in cui anche lo spettatore entra in scena. Si tratta di “Incroci invisibili”, la performance itinerante che animerà gli spazi del Castello di Udine sabato 28 settembre, con due repliche alle 16 e alle 18.
“Incroci Invisibili” rende il pubblico parte attiva dello spettacolo, all’interno del quale sarà messo davanti a delle scelte che, costringendolo a guardarsi dentro e a interrogarsi su sé stesso, stabiliranno le performance a cui assisterà, in un percorso che è quindi unico e individuale ma allo stesso tempo condiviso e collettivo. Attraverso il file rouge del tema della perdita, elaborato e interpretato nelle diverse forme d’arte, chi osserva viene guidato in un viaggio di cui entra a far parte, diventando insieme ai performer un tassello indispensabile per il quadro finale a cui giungerà al termine del percorso.
Lo spettacolo è la parte conclusiva di un progetto ben più ampio, frutto del lavoro di un gruppo di giovani artisti e di un periodo di studio e confronto nelle due Residenze artistiche che si sono susseguite nelle ultime settimane, l’ultima nella frazione di Prossenicco, dove il gruppo è stato accolto dalla comunità, dando vita alla performance finale, nata in un suggestivo anfiteatro naturale di boschi e montagne. Al centro il tema della perdita, non solo come sottrazione, ma anche come idea di trasformazione e riscoperta. Un concetto da approfondire ed esplorare attraverso il confronto reciproco e con altri artisti professionisti, con il supporto di un regista e una psicologa, dandone infine libera interpretazione attraverso ogni forma d’arte, dalla danza al teatro fino alla musica. A conclusione delle due Residenze il gruppo, composto da ben venti artisti, ha elaborato la performance, “Incroci Invisibili”, andata in scena per la prima volta lo scorso 14 settembre, una prima dedicata agli abitanti di Prossenicco, come ringraziamento per l’accoglienza e l’ospitalità offerte agli artisti.
L’idea a cura della Compagnia Teatrale “Drammadilli” in sinergia con associazioni, enti e istituzioni del territorio, mira al coinvolgimento attivo dei giovani artisti dai 18 ai 25 anni, una generazione che più delle altre si scontra ogni giorno con un mondo sempre più frammentato, dove prevalgono l’isolamento e l’alienazione. “Incroci Invisibili” indaga insieme a quella stessa generazione queste dinamiche, proponendo il ritrovamento collettivo come soluzione, attraverso la condivisione di spazi, tempo e competenze, tra generazioni e sensibilità artistiche diverse. A questo si affianca anche l’obiettivo di dare risalto ai luoghi più suggestivi ma magari ancora poco conosciuti del Friuli Venezia Giulia attraverso una narrazione artistica che si sviluppa in spazi urbani e luoghi abbandonati che vengono riqualificati per l’occasione.
“L’idea alla base del progetto è nata grazie a una felice intuizione di Vanessa Codutti e Stefano Beltrame, che ci hanno proposto un concetto estremamente stimolante e ricco di potenziale che abbiamo accolto con grande entusiasmo” spiega Helena Cleofe Finati, presidentessa dei Drammadilli. “Con “Incroci Invisibili” vogliamo non solo raccontare una storia, ma anche creare un percorso collettivo che unisca e valorizzi il talento emergente, promuovendo la crescita culturale e artistica del territorio” aggiunge Igori Nazarco, vicepresidente dell’associazione.