Lavoro Fvg: i servizi continuano a crescere, ma non basta
Manifattura ancora in calo
Excelsior Fvg, le elaborazioni del Centro Studi Cciaa Pn-Ud sulle previsioni occupazionali
Servizi alle imprese e soprattutto nel turismo (addirittura +26% rispetto al 2023) danno il maggior contributo alle assunzioni, ma la manifattura registra cali significativi «complice – dice Da Pozzo – anche l’esposizione su un mercato tedesco in affanno»
I servizi alle imprese, con 1.920 entrate nel mese e 5.040 nel trimestre, e il turismo in particolare modo, con 1.850 lavoratori nel mese e 4.570 nel trimestre, traineranno le assunzioni previste dalle imprese in ottobre e ottobre-dicembre in Friuli Venezia Giulia. L’ultimo bollettino Excelsior Unioncamere, elaborato per il territorio regionale dal Centro Studi Cciaa Pn-Ud, segnala 6.420 entrate previste a ottobre nel grande comparto dei servizi, una crescita del 3,5% sull’analogo mese del 2023 (+220 contratti) e del 3,6% sul trimestre ottobre-novembre 2023 (+560 contratti). In particolare, come detto, il settore turismo-alloggio-ristorazione registra un incremento di ingressi previsti del 25,9% rispetto a ottobre 2023 (+380 contratti) e del 25,5% rispetto a ottobre-dicembre 2023 (+930). In crescita anche il commercio: +290 contratti su ottobre 2023 e +520 su ottobre-dicembre 2023. «Se questa è una notizia estremamente positiva, che dà conto di una vitalità del comparto servizi e turismo in particolare, anche al di fuori dei mesi estivi, il manifatturiero continua negli ultimi mesi a registrare previsioni occupazionali in calo rispetto allo scorso anno. Una situazione che si sente particolarmente nella nostra regione e in tutto il Nordest, a differenza del resto d’Italia, indubbiamente complice anche il mercato tedesco in affanno, su cui noi siamo tradizionalmente più esposti», commenta il presidente dell’ente camerale Pn-Ud, Giovanni Da Pozzo.
Infatti, i dati positivi dei servizi non sono sufficienti a far guadagnare il segno più alle previsioni occupazionali del mese e del trimestre nel loro complesso, tanto pesa il calo dell’industria. I contratti di assunzione (di durata superiore ad un mese o a tempo indeterminato) programmati a ottobre sono 9.490, con un calo di 640 unità rispetto a quanto programmato un anno fa, ossia -6,3% (media italiana +3,7%). Le previsioni per ottobre-dicembre, con 23.560 assunzioni programmate, sono in calo rispetto all’analogo periodo del 2023: -1.940, -7,6% (contro una media italiana del +4,5%). Nel Nord Est nel complesso non va molto meglio. Sono previste infatti 105.380 entrate a ottobre 2024 e 281.090 nel periodo ottobre-dicembre 2024: -3.050 su ottobre 2023 (-2,8%) e -11.220 su ottobre-dicembre 2023 (-3,8%).
L’industria programma nel mese 3.080 entrate (-860 rispetto a un anno fa e -21,8%, contro una media italiana del -5,6%) e 7.510 entrate nel trimestre ottobre-dicembre (-2.500 entrate; -25% contro la media italiana del -4,4%). A ottobre le imprese del manifatturiero sono alla ricerca di circa 2.300 lavoratori (-22,6% rispetto all’analogo periodo del 2023) che salgono a 5.600 per l’intero trimestre ottobre-dicembre (-22,4%). Le imprese delle costruzioni programmano per ottobre 780 assunzioni (-19,6% sull’anno) e 1.880 per il trimestre (-31,4%).
A ottobre la difficoltà di reperimento, che complessivamente riguarda il 58% delle ricerche di personale (49,3% il dato medio italiano), tra le professioni ad elevata specializzazione raggiunge il picco del 94,4% per gli specialisti delle scienze della vita. Nelle professioni commerciali e nei servizi è elevata per le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (69,9%) e per gli operatori della cura estetica (66,1%). Tra gli operai è invece alta la difficoltà di reperimento di operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (86,4%) e di addetti alle rifiniture delle costruzioni (84,6%). Il 33% delle assunzioni programmate è rivolta a giovani “under 30” per un totale di circa 3.100 posizioni ad essi riservate. Per una quota pari al 20% le imprese prevedono di assumere personale immigrato.