I bagliori dell’acciaio in mostra a Maniago
La produzione di coltelli e lame caratterizza la storia, il presente e l’identità della città di Maniago.
Passato e presente si fondono ancora oggi a livello produttivo, economico e culturale. Grazie al bando regionale che sostiene attività volte a favorire l’incontro del mondo produttivo con la creatività, è partito nei mesi scorsi il progetto “I bagliori dell’acciaio” condotto dall’ecomuseo regionale Lis Aganis, in sinergia con il Comune di Maniago, l’Azienda Del Tin Armi Antiche e i partner Associazione Cineforum Maniaghese, Fabbrica delle Idee e Associazione L.A.G.O.
La città di Maniago conta già su un bacino turistico attratto dal qualificato sistema produttivo e culturale esistente che promuove servizi (Museo dell’Arte fabbrile, Centro Visite del Castello) e manifestazioni (Coltello in Festa, Lama e Trama, PassiParole) improntati sul principale elemento identitario della città; il progetto favorendo l’incontro tra il mondo produttivo e creatività, coinvolgendo anche le nuove generazioni, aggiungerà un nuovo e importante tassello per incrementare ulteriormente il numero dei visitatori in città.
Fra le attività di progetto anche la creazione della mostra “I bagliori dell’acciaio” che verrà inaugurata domenica 27 ottobre a Palazzo d’Attimis Maniago e consentirà la valorizzazione e la fruizione pubblica delle riproduzioni di armi antiche, opera del Maestro Fulvio Del Tin. Alle ore 10.30 si terrà l’apertura dell’evento con le esibizioni delle Compagnie storiche De’ Malipiero, Malleus e Guarnieri D’Urslingen. Alle 11.15 è previsto il momento inaugurale alla presenza dei rappresentanti dell’Ecomuseo Lis Aganis, dell’Amministrazione comunale, del curatore della mostra Massimiliano Righini e del Maestro Del Tin.
La famiglia Del Tin ha avviato nel 1965 una significativa opera di ricerca e ricostruzione di prototipi di armi ed armature antiche da cui è nata un’attività produttiva inizialmente legata al mondo del collezionismo che nel tempo è stata incrementata dalle forniture a produzioni cinematografiche, televisive e teatrali, rievocazioni storiche e presidi didattici in musei italiani e non solo. L’eccezionalità dell’azione di tutela svolta da Del Tin, trova sintesi nel percorso espositivo che condurrà i visitatori attraverso l’evoluzione delle armi antiche come strumento di guerra, ma anche simboli di potere e di status sociale, la tipologia di armamenti difensivi ed armi bianche in uso nei vari periodi storici proposti, la storia della produzione armorara nei territori della Serenessima Repubblica di Venezia, con riferimenti anche alla produzione maniaghese, oltre che al racconto della produzione della famiglia Del Tin con riferimenti alle esperienze con il mondo cinematografico e museale. Nel percorso, curato dai professionisti Massimiliano Righini e Gianfranco De Cao, anche un’esperienza tattile attraverso alcune ricostruzioni che favoriranno una maggior comprensione in termini di peso, maneggiabilità e tecniche costruttive.
La mostra in rimarrà aperta in questa prima fase sino a febbraio 2025 venerdì pomeriggio (16-18), sabato e domenica mattina (10-12) e pomeriggio (16-18) sino al mese di febbraio. Per gruppi di almeno 10 persone e scolaresche, sarà possibile prenotare una visita guidata alla mostra contattando l’Ecomuseo Lis Aganis 0427764425 o info@ecomuseolisaganis.it. In seguito sarà l’Amministrazione comunale di Maniago a dare continuità all’esposizione almeno per un triennio, con l’intento di renderla permanente e sinergica alle strutture museali già presenti in città.
Il progetto proseguirà almeno per un triennio, grazie all’impegno dell’Amministrazione comunale maniaghese; l’auspicio è infatti che l’esposizione di Del Tin possa diventare permanente andando ad arricchire ulteriormente l’offerta culturale della città.
La collaborazione con la Fabbrica delle Idee per la realizzazione di un concorso per realizzare il proprio prototipo di spada antica rivolto ai più giovani, una rassegna cinematografica, attività didattico-laboratori con l’Ass.ne LAGO e una serie di eventi collaterali, porteranno di fatto la “mostra fuori dalla mostra” creando un continuum fra attività espositiva e tessuto produttivo e culturale locale.
Informazioni su www.ecomuseolisaganis.it