Certificazione linguistica per il friulano: annunciata la data del primo esame
La prova, in programma per il 27 novembre, consentirà di ricevere una certificazione per il livello B, quello “Intermedio”. Iscrizioni entro l’8 novembre
È tutto pronto per la prima prova d’esame per la certificazione della conoscenza della lingua friulana. L’annuncio è stato fatto dall’ARLeF – Agenzia regionale per la lingua friulana e dall’Università di Udine, in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta il 24 ottobre, nel Salone d’onore di palazzo Antonini-Maseri, alla presenza di Alessia Rosolen, assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia; del rettore dell’Università degli Studi di Udine, Roberto Pinton; del delegato per la lingua e la cultura friulana dell’Ateneo, Gabriele Zanello, direttore del Centro interdipartimentale per lo Sviluppo della lingua e della cultura del Friuli (Cirf); del presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino; e del direttore dell’ARLeF, William Cisilino.
L’esame, che consentirà di ricevere la certificazione per il livello B (QCER), è in programma per mercoledì 27 novembre.
«Il risultato odierno è il frutto di un lavoro collettivo con tutte le istituzioni regionali e statali che si sono occupate di promuovere la lingua friulana nell’istruzione, nella ricerca e nell’alta formazione. Un impegno iniziato nel 2007 con la specifica norma regionale per la tutela, valorizzazione e promozione della lingua friulana. In questo lungo percorso abbiamo potenziato la diffusione della marilenghe con azioni sempre nuove e risorse puntuali, anche all’interno dell’intero sistema scolastico regionale. I dati danno conto dell’impegno profuso con una media annuale di 27.000 studenti raggiunti per l’apprendimento della lingua friulana, 1.800 insegnati, 120 scuole e con un numero in crescita delle classi, oggi ne contiamo 1.680». Lo ha detto Alessia Rosolen, assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia che ha sottolineato il fondamentale lavoro – fatto assieme ad ARLeF e Università degli Studi di Udine – che ha consentito di raggiungere la certificazione linguistica, evidenziando come «la valorizzazione del pluringuismo e delle minoranze sarà un tema che verrà ulteriormente affrontato con l’analisi dell’attuazione del titolo V anche rispetto alla nostra capacità di intervenire sul sistema scolastico del nostro territorio». Per l’esponente della Giunta Fedriga «la certificazione potrà anche essere l’inizio di un iter per lavorare sulla possibile rivisitazione dei criteri per l’inserimento dell’elenco regionale degli insegnanti».
«L’impegno dell’Università di Udine a favore della lingua friulana – ha detto il rettore Roberto Pinton – è testimoniato soprattutto dall’offerta formativa che la riguarda e che comprende singoli corsi, un curriculum specifico per gli insegnanti e diverse proposte per l’apprendimento linguistico. Questo appuntamento offre innanzitutto l’occasione per ringraziare la Regione per il sostegno che ha consentito al curriculum friulano di Scienze della formazione primaria di crescere sia dal punto di vista numerico che da quello qualitativo e di formulare numerose proposte per l’aggiornamento degli insegnanti».
«Oltre a questo – ha evidenziato il rettore –, va ricordato anche il settore della ricerca accademica, nel quale sono attivi alcuni ricercatori che arricchiscono il panorama sul plurilinguismo e sulle lingue minoritarie con nuovi punti di vista e approcci metodologici. Tutto ciò ha ovviamente delle ricadute anche a livello di valorizzazione della conoscenza: integrare le lingue minoritarie a livello accademico promuove la coesione sociale e il rispetto reciproco tra comunità diverse, preservando la diversità culturale; riconoscere e valorizzare queste lingue, infine, sostiene l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone».
Secondo il delegato per la lingua e la cultura friulana dell’Ateneo, Gabriele Zanello, «il fatto che per il friulano sia finalmente accessibile una certificazione è importante anche nell’ottica dell’educazione linguistica in senso lato. Infatti, essere aiutati a valutare la propria competenza in una lingua, anche se meno diffusa, è molto utile soprattutto per i giovani parlanti per fare in modo che essa diventi produttiva sul piano cognitivo e aiuti a sviluppare competenze linguistiche più ampie. E migliorare le competenze nella propria lingua materna permette di accrescere la flessibilità e la capacità comunicativa anche nelle altre lingue del proprio repertorio. Infine, la certificazione diventa anche uno stimolo a studiare la lingua per rinforzare in modo dinamico la propria identità culturale e sentirsi maggiormente inclusi nel sistema educativo o lavorativo».
«La certificazione riveste un’importanza fondamentale per il pieno riconoscimento del friulano come lingua ufficiale in tutti gli ambiti della vita quotidiana. La completa attuazione di tutte le fasi certificative ci consente di realizzare ciò che è definito anche per legge, e contribuisce al progresso culturale, sociale ed economico del nostro Friuli. Questo percorso di grandissimo valore è stato reso possibile grazie a un attento investimento da
parte della Regione e dell’Università del Friuli, che non hanno solo contribuito economicamente, ma hanno saputo mettere in campo le migliori professionalità del settore amministrativo e accademico», ha sottolineato Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF, ringraziando la professoressa Fabiana Fusco, che ha coordinato tutta la produzione dei materiali.
«In previsione di questo appuntamento, che sancisce un nuovo e importante passo per la tutela del friulano, abbiamo realizzato un importante lavoro per mettere a disposizione sul sito dell’ARLeF (www.arlef.it) una apposita sezione dedicata alla Certificazione linguistica. Qui, i candidati potranno trovare le simulazioni di prova d’esame per ognuno dei livelli previsti, gli esercizi e i testi di consultazione utili per prepararsi alla prove così come tutte le informazioni, tra cui il “Regolamento delle prove di certificazione della conoscenza della lingua friulana”. Sempre in questa sezione del sito, per consentire agli utenti di orientarsi nella scelta della prova di certificazione linguistica più idonea al proprio livello di competenza, è presente un link a un test di autovalutazione messo a punto dall’Università degli Studi di Udine», ha spiegato William Cisilino, direttore dell’ARLeF.
Come iscriversi al primo esame per la certificazione della conoscenza della lingua friulana corrispondente al livello B del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue:
Tutte le informazioni per iscriversi all’esame sono disponibili nell’Avviso pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito istituzionale ARLeF (www.arlef.it). Alla prova per la certificazione della conoscenza della lingua friulana corrispondente al livello B, saranno ammessi massimo 30 candidati, secondo l’ordine cronologico di ricevimento di regolare domanda di iscrizione da inoltrare ad ARLeF. La domanda andrà presentata entro l’8 novembre 2024, scrivendo esclusivamente a mezzo pec ad arlef@certgov.fvg.it. L’esame si terrà mercoledì 27 novembre, a Udine.
Come detto, questa prima prova consentirà, ai candidati che supereranno l’esame, di ricevere una certificazione per il livello B, ovvero quello “Intermedio”. Ma i livelli sono in totale quattro: A, elementare; il già citato B; C1, avanzato; C2 padronanza in situazioni complesse. Livelli corrispondenti all’A2, B1, C1 e C2 del QCER, il quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue, scritta e parlata, adottato con Risoluzione del Consiglio d’Europa del novembre 2001, e che viene riconosciuto a livello internazionale per la valutazione delle competenze e capacità linguistiche.
Certificazion linguistiche pal furlan: comunicade la date dal prin esam
La prove, che si fasarà ai 27 di Novembar, e permetarà di otignî une certificazion pal nivel B, ven a stâi chel “Intermedi”. Si pues notâsi fin ai 8 di Novembar
Al è dut pront pe prime prove di esam pe certificazion de cognossince de lenghe furlane. Lu àn comunicât la ARLeF – Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane e la Universitât dal Friûl te conference stampe che e je stade fate ai 24 di Otubar, tal Salon di onôr di palaç Antonini-Maseri, dulà che a àn partecipât Alessia Rosolen, assessore regjonâl al lavôr, formazion, istruzion, ricercje, universitât e famee; il retôr de Universitât dal Friûl, Roberto Pinton; il delegât pe lenghe e pe culture furlane dal Ateneu, Gabriele Zanello, diretôr dal Centri interdipartimentâl pal Svilup de lenghe e de culture dal Friûl (Cirf); il president de ARLeF, Eros Cisilino e il diretôr de ARLeF, William Cisilino.
L’esam al è fissât pai 27 di Novembar e al permetarà di otignî la certificazion pal nivel B (QCER).
«Chest risultât al derive di un lavôr di grup puartât indenant di dutis lis istituzions regjonâls e statâls che si son impegnadis a promovi la lenghe furlane te istruzion, te ricercje e te alte formazion. Al è un percors che al è tacât tal 2007 cu la norme regjonâl di pueste pe tutele, valorizazion e promozion de lenghe furlane. Intant di chest viaç, o vin potenziât la difusion dal furlan cun azions simpri gnovis e risorsis puntuâls, ancje dentri di dut il sisteme scolastic regjonâl. I dâts a confermin chest impegn cuntune medie anuâl di 27.000 students tocjâts dal aprendiment de lenghe furlane, 1.800 insegnants, 120 scuelis e cuntun numar di classis che al è daûr a cressi, vuê o sin rivâts a 1.680». Lu à dit Alessia Rosolen, assessore regjonâl al lavôr, formazion, istruzion, ricercje, universitât e famee che e à marcât il lavôr fondamentâl – fat adun cu la ARLeF e cu la Universitât dal Friûl – che al à permetût di meti in vore la certificazion linguistiche, evidenziant che «valorizâ il plurilinguisim e lis minorancis al sarà un teme che al vignarà frontât ancjemò cu la analisi de atuazion dal titul V, ancje daûr de nestre capacitât di intervignî sul sisteme scolastic dal nestri teritori». Pe esponente de Zonte Fedriga «la certificazion e podarà jessi ancje il pont di partence di un percors par lavorâ sul pussibil riesam dai criteris pal inseriment de liste regjonâl dai insegnants».
«L’impegn de Universitât dal Friûl a pro de lenghe furlane – al à dit il retôr Roberto Pinton – al è testemoneât soredut de ufierte formative che e cjape dentri cors singui, un curriculum specific pai insegnants e diviersis propuestis pal aprendiment linguistic. Chest apontament al è prin di dut une ocasion par vê agrât ae Regjon pal supuart che al à permetût al curriculum furlan di Siencis de formazion primarie di cressi sedi in tiermins di numars che di cualitât, formulant ancje tantis propuestis pal inzornament dai insegnants».
«Cun di plui – al à marcât il retôr – si à di ricuardâ ancje il setôr de ricercje academiche, dulà che a lavorin ricercjadôrs che a insiorin il panorame sul plurilinguisim e su lis lenghis minoritariis cun visions e metodologjiis gnovis. Chest al à dal sigûr efiets positîfs ancje tal valorizâ la cognossince: integrâ lis lenghis minoritariis a nivel academic, di fat, al promôf la coesion sociâl e il rispiet tra comunitâts diferentis, preservant la diversitât culturâl; ricognossi e valorizâ chestis lenghis, infin, e je une maniere par supuartâ la paritât e la dignitât di ducj».
Pal delegât pe lenghe e pe culture furlane dal Ateneu, Gabriele Zanello, «il fat che ae fin si sedi rivâts a une certificazion pal furlan al è impuartant ancje a nivel di educazion linguistiche intun sens plui larc. Di fat, jessi judâts a valutâ la proprie competence intune lenghe, ancje se mancul slargjade, al è une vore util, massime pai zovins che le fevelin, par che e deventi produtive sul plan cognitîf e buine di favorî competencis linguistichis plui grandis. E cul incressi lis competencis te proprie lenghe mari si incressin la flessibilitât e la capacitât comunicative ancje in chês altris lenghis che si cognossin. Infin, la certificazion e devente ancje un sburt par studiâ la lenghe cun chê di infuartî in maniere dinamiche la proprie identitât culturâl, sintintsi inmò plui integrâts intal sisteme educatîf o lavoratîf».
«La certificazion e à une impuartance fondamentâl par che la lenghe furlane e sedi ricognossude ad implen tant che lenghe uficiâl in ducj i setôrs de vite cuotidiane. Cu la atuazion complete di dutis lis fasis de certificazion o podìn meti in vore ce che al è previodût ancje de leç, e favorî il progrès culturâl, sociâl e economic dal nestri Friûl. Chest percors, che al à un valôr pardabon grant, al è stât pussibil in graciis di un invistiment ponderât de bande de Regjon e de Universitât dal Friûl, che no àn dome contribuît pe part economiche, ma che par tocjâ chest risultât si son zovadis des miôr professionalitâts tal cjamp aministratîf e in chel academic», al à marcât Eros Cisilino, president de ARLeF, ringraciant la professore Fabiana Fusco, che e à coordenât dute la produzion dai materiâi.
«Par chest apontament, che al segne un pas gnûf e rilevant pe tutele dal furlan, o vin fat un lavôr impuartant metint a disposizion tal sît de ARLeF (www.arlef.it) une sezion di pueste su la Certificazion linguistiche. In cheste aree, i candidâts a podaran cjatâ lis simulazions des provis di esam par ognidun dai nivei previodûts, i esercizis e i tescj di consultazion par preparâsi aes provis e ancje dutis lis informazions, come par esempli il “Regolament des provis di certificazion de cognossince de lenghe furlane”. Simpri inte stesse sezion, al è un link a une prove di autovalutazion prontade de Universitât dal Friûl par che i utents a puedin orientâsi te sielte de prove di certificazion linguistiche plui adate al propri nivel di competence», al à sclarît William Cisilino, diretôr de ARLeF.
Cemût notâsi al prin esam pe certificazion de cognossince de lenghe furlane che al corispuint al nivel B dal QCER
Dutis lis informazions par notâsi al esam si puedin cjatâ tal Avîs publicât te sezion “Publicitât legâl” dal sît istituzionâl de ARLeF (www.arlef.it). Ae prove pe certificazion de cognossince de lenghe furlane che e corispuint al nivel B a saran ametûts massim 30 candidâts, daûr dal ordin cronologjic di ricezion des domandis di iscrizion regolârs che a àn di jessi mandadis ae ARLeF. Par notâsi, si à di inviâ la domande dentri dai 8 di Novembar dal 2024, dome vie PEC, ae direzion arlef@certgov.fvg.it. L’esam si fasarà miercus ai 27 di Novembar, a Udin.
Come che al è za stât sclarît parsore, cheste prime prove e permetarà, ai candidâts che a passaran l’esam, di otignî une certificazion pal nivel B, ven a stâi chel “Intermedi”. I nivei a son 4 in dut: A, elementâr; B, intermedi; C1, avanzât; C2, paronance in situazions complessis. A corispuindin ai nivei A2, B1, C1 e C2 dal QCER, il cuadri comun di riferiment pe cognossince des lenghis, scrite e fevelade, adotât cun Risoluzion dal Consei di Europe dal Novembar dal 2001, e che al ven ricognossût a nivel internazionâl par valutâ lis competencis e lis capacitâts linguistichis.
Foto anteprima: Da sinistra, William Cisilino, direttore dell’ARLeF; Gabriele Zanello, direttore del Cirf; Roberto Pinton, rettore dell’Università degli Studi di Udine; Alessia Rosolen, assessore regionale all’istruzione e università; Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF.