IT Wallet, parte il portafoglio digitale
Prima pagina del magazine mensile IL PAîS n.10/24 dedicata all’IT Wallet : il portafoglio digitale per l’identità unica in Italia. Cos’è, come funziona e quali documenti contiene ? Ce lo spiega la Vicepresidente dell’Associazione Consumatori Attivi Barbara Venuti
Mercoledì 23 ottobre IT Wallet è diventato realtà: stiamo parlando del portafoglio digitale che conterrà patente di guida, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, smaterializzate. Ovvero in versione digitale e valide come il documento fisico, ma per ora solo nel nostro Paese.
È partita a luglio, coinvolgendo un campione di alcune centinaia di utenti, la sperimentazione interna dell’IT Wallet, il portafoglio online istituito dal decreto-legge Pnrr quater (n. 19/2024) e primo passo verso la futura identità unica digitale che consentirà ad ogni cittadino di poter accedere da una sola applicazione a tutti i documenti che lo riguardano, dal passaporto alla tessera elettorale.
Il progetto è finanziato con circa 300 milioni di euro (nel triennio 2024-2026), in parte anche Pnrr e promosso dal Dipartimento per la Trasformazione digitale di Palazzo Chigi, in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs), PagoPA e l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid)
L’obiettivo è permettere da ottobre l’accesso al portafoglio digitale a tutti gli italiani maggiorenni (44,5 milioni), che potranno scaricare o aggiornare l’app IO attivando la funzionalità IT Wallet e ottenendo le versioni digitali di patente, carta europea della disabilità e tessera sanitaria. Successivamente la tipologia dei documenti sarà ampliata.
Dal 2025 l’elenco è infatti destinato ad allungarsi, accogliendone altri in futuro, a partire dalla carta d’identità. Toccherà poi alla tessera elettorale, ai certificati anagrafici come quelli di nascita, di residenza e di matrimonio, ai titoli scolastici, agli attestati (ISEE, di disoccupazione ecc.), al fascicolo sanitario elettronico e alla firma digitale. La volontà è quella di arrivare a estendere, nel tempo, il raggio d’azione anche a servizi pubblici e privati.
Ma come sempre, quando si parla di informatica, il rischio è di essere esposti a malintenzionati che possano impossessarsi di identità digitali o entrare in possesso di dati sensibili. “La sicurezza è una priorità assoluta. Non a caso, per l’accesso a servizi che richiedono un livello di sicurezza maggiore, sarà necessario l’uso della CIE per l’attivazione del portafoglio e di specifiche funzionalità, in linea col regolamento europeo eIDAS2 – conclude il sottosegretario Butti – la sicurezza garantita dallo Stato è uno dei motivi per cui ho scelto di puntare sulla CIE da subito. Per quanto riguarda la condivisione di dati personali con terzi, il Wallet permetterà agli utenti di scegliere quali informazioni condividere, minimizzando i dati esposti e garantendo massima trasparenza e controllo”.
E in futuro cosa accadrà? Stando a quanto promesso a Bruxelles, nel 2026 sbarcherà l’Eudi Wallet, il portafoglio digitale europeo, così che i portafogli di ogni Paese possano dialogare, ossia le versioni digitali dei documenti varranno in tutta l’Unione Europea.
Per informazioni o necessità, non esitate a contattare Consumatori Attivi T.0432.1721212 C. 347.3092244 T.0434.19223838 www.consumatoriattivi.it
scritto da
Barbara Venuti
Vicepresidente Consumatori Attivi