Nascosti al fisco 5 milioni di euro, le Fiamme Gialle di Udine individuano una società fittiziamente localizzata all’estero
Un’importante indagine di polizia giudiziaria per reati tributari, poi scaturita nel recupero a tassazione di proventi non dichiarati al fisco, è stata condotta dal Gruppo della Guardia di Finanza di San Giorgio di Nogaro nei confronti di un imprenditore che, oltre a gestire un’azienda nazionale operante nella bassa friulana, rivestiva la carica di amministratore in una società fittiziamente localizzata oltre i confini dello Stato.
L’esecuzione dell’attività coordinata dalla locale Procura della Repubblica ha consentito di disvelare un giro di false fatturazioni per oltre un milione di euro e deferire all’A.G. 5 amministratori di varie società con sedi dislocate in Veneto ed in Campania per reati di emissione ed utilizzo di documenti per operazioni inesistenti.
Tra i responsabili del sodalizio spicca la figura di un imprenditore udinese che per ottenere indebiti vantaggi fiscali derivanti dalla tassazione più favorevole, si è anche adoperato per costituire fittiziamente all’estero la sede legale di una sua azienda, invero gestita totalmente in Italia. Dall’esame della documentazione acquisita durante le attività investigative è stato possibile ricostruire l’effettivo volume d’affari prodotto e non dichiarato in Italia dalla società estero-vestita e dunque segnalare agli uffici finanziari competenti all’accertamento ricavi sottratti ad imposizione fiscale per oltre 5 milioni e corrispondente IVA per 1,3 milioni di euro.
Lo schema fraudolento delle false fatturazioni ed il diffuso fenomeno della estero-vestizione societaria, che ben si presta ad essere utilizzato in territori geograficamente posizionati non lontani dalla Repubblica di Slovenia, producono effetti negativi per l’economia ed ostacolano la normale concorrenza tra le imprese. Infatti, l’illecito “risparmio” derivante dagli omessi o dai minori oneri fiscali dovuti permette di offrire ai clienti prezzi economicamente più vantaggiosi, a totale discapito degli altri soggetti economici che operano nel pieno rispetto delle norme.
Per garantire e ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà tra Stato e cittadini la Guardia di Finanza continua ad operare con impegno per contrastare il preoccupante fenomeno dell’evasione fiscale in tutte le sue forme, al fine di garantire un fisco più equo e proporzionale all’effettiva capacità economica di ognuno.
Quanto sopra nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.