Assegnati i premi di laurea in memoria di Silvia Gobbato
Hanno vinto le tesi di Elena Viola per le lauree triennali e, a ex aequo, di Clara Reghellin e Viola Coppi per le lauree magistrali
Alla presenza dei genitori di Silvia
Elena Beni, Viola Coppi e Clara Reghellin, laureate all’Università di Udine, sono le vincitrici della sesta edizione del premio di laurea in memoria di Silvia Gobbato. Giovane praticante avvocata, laureata con lode in giurisprudenza all’Ateneo friulano, Silvia Gobbato venne assassinata a Udine nel 2013. A Elena Beni, laureata triennale in Ostetricia, va un premio di mille euro. Invece, è ex aequo il riconoscimento, del valore di duemila euro, assegnato alle laureate magistrali Viola Coppi, in Traduzione e mediazione culturale, e Clara Reghellin, in Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media. Hanno inoltre ricevuto una menzione di merito per il lavoro svolto Gloria Tomadini, laureata triennale in Relazioni pubbliche, e Federica Franzo, laureata magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria.
Da quest’anno l’iniziativa prevede un premio per tesi triennali e uno per quelle magistrali svolte all’Ateneo udinese riguardanti gli studi di genere e la violenza e la discriminazione di genere. Il premio è promosso dall’Ateneo friulano con il sostegno dell’Ordine degli avvocati di Udine e della Federazione italiana donne arti professioni affari BPW Italy (Fidapa) della sezione del capoluogo friulano.
Alla cerimonia di premiazione, alla presenza dei genitori di Silvia Gobbato, sono intervenuti: il rettore Roberto Pinton, la presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità (Cug) e delegata alle Pari opportunità dell’Ateneo, Laura Casella, la consigliera dell’Ordine degli avvocati di Udine, Pina Rifiorati, la presidente della sezione udinese di Fidapa, Cinzia Del Torre. Hanno partecipato, inoltre, Alessia-Ottavia Cozzi, componente del Comitato unico di garanzia dell’Ateneo, e Beatrice Delfrate, già presidente della sezione di Udine della Fidapa. Il premio di Elena Beni è stato ritirato dal padre, Andrea Beni.
Le tesi vincitrici
È dedicata a “La violenza ostetrica come forma di violenza di genere e violazione dei diritti umani: la prospettiva delle ostetriche in Friuli Venezia Giulia” la tesi di laurea di Elena Beni, originaria di Chiarano (Treviso). La relatrice è Patrizia Quattrocchi, correlatrice Cecilia Luttmann.
L’udinese Viola Coppi si è laureata con una tesi intitolata “Prospettive di genere. Traduzione di alcuni articoli della rivista Gendernye Issledovanija”, relatore Ettore Gherbezza. Clara Reghellin, di Schio (Vicenza), ha presentato la tesi dal titolo “Kinomata. Culture e pratiche dei festival cinematografici femministi negli anni Settanta”. Relatore è Simone Venturini, correlatrice Laura Casella.
Le tesi con menzione al merito
Gloria Tomadini, di Tavagnacco, ha svolto una tesi su “L’influenza del sessismo benevolo sul fenomeno dello shock advertising negli annunci pubblicitari sessisti” relatrice Renata Kodilja. La tesi Federica Franzo, di Precenicco, ha invece riguardato “Giochi e giocattoli da maschi, da femmine e da tutti e due. Educazione e stereotipi di genere legati al mondo dell’infanzia”, relatrice Donatella Cozzi.
«Il premio testimonia dell’impegno dell’Università di Udine – ha detto il rettore, Roberto Pinton –, e del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, in particolare, nel promuovere azioni in molte direzioni per formare alla cultura delle pari opportunità studenti e studentesse e per contrastare ogni forma di violenza di cui, quella di genere, continua ad essere una delle più preoccupanti».
«In questa edizione, grazie anche alla collaborazione e al fondamentale sostegno dell’Ordine degli avvocati e della Fidapa, il premio si è sdoppiato – ha spiegato la presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, Laura Casella – prevedendo un riconoscimento per una tesi triennale e uno per una magistrale o a ciclo unico, in modo da dare adeguata valorizzazione a ciascun ciclo di laurea. Le domande sono state numerose e hanno declinato in diversi ambiti disciplinari la riflessione sui temi di genere, la violenza e la discriminazione di genere. Questo è un segnale dell’attenzione crescente che viene data a questi temi, in tutte le loro possibili sfaccettature, quali argomenti per l’elaborazione di una tesi» ha concluso la professoressa Casella.
«L’Ordine degli avvocati – ha detto la consigliera, Pina Rifiorati – è orgoglioso di collaborare con l’Università di Udine e di sostenere il premio di laurea intitolato alla memoria della cara giovane collega Silvia Gobbato, strumento importante per orientare le nuove generazioni alla conoscenza e allo studio multidisciplinare della violenza di genere e delle pari opportunità».
Fidapa, ha affermato la presidente della sezione udinese, Cinzia Del Torre, «ha come finalità quella di sostenere le donne sul piano professionale e lavorativo. Quindi – ha evidenziato Del Torre – premiare le studentesse è una ulteriore valorizzazione della nostra attività che riguarda anche le azioni di contrasto alla violenza contro le donne».
Foto anteprima: I genitori di Silvia Gobbato, al centro con il rettore, le laureate con il premio e la menzione, Laura Casella, Alessia-Ottavia Cozzi e le partner dell’iniziativa