La ricerca nella medicina oggi e un secolo fa alla tavola rotonda dell’Ail
con Ilaria Tuti, Alvisa Palese ed Eleonora Toffoletti
Una serata appassionante ha trascinato ieri, venerdì 29 novembre, il numeroso pubblico presente alla tavola rotonda organizzata da Ail sezione di Udine e Gorizia, dall’epoca delle prime donne chirurgo, quelle raccontate nel romanzo di Ilaria Tuti “Come vento cucino alla terra” ai giorni nostri, parlando di ricerca contro i tumori.
Protagoniste della serata orchestrata dalla volontaria Ail Dottoressa Serena Rossi, svoltasi nella Casa della Contadinanza del Castello di Udine, la scrittrice Ilaria Tuti, la prof.ssa Alvisa Palese e la dott.ssa Eleonora Toffoletti intervenute all’incontro dal titolo “Voci di cura: dalla resilienza delle donne al progresso nella ricerca” .
“Una serata emozionante e ricca di contenuti dedicata alla compianta Mariagrazia Zanon, fondatrice della nostra sezione Ail e che per 31 anni ha lavorato senza sosta per migliorare la vita dei pazienti affetti da leucemia” ha commentato il presidente della sezione Giuseppe Gioffè, intervenuto al termine dei dialoghi moderati dalla giornalista Monica Bertarelli.
Ilaria Tuti ha appassionato il numeroso pubblico presente in sala raccontando la genesi del suo romanzo “Come vento cucito alla terra”, ambientato nella 1^ guerra mondiale tra Parigi e Londra, in cui descrive una storia di emancipazione femminile, quella delle “Lady Doctors”, di ambita uguaglianza che passa attraverso la rinuncia e la libertà.
Alvisa Palese, ricercatrice, professoressa ordinaria di infermieristica dell’università di Udine, prima infermiera italiana nella ricerca in tutti i ranking internazionali, ha evidenziato il grande ruolo che ha il personale sanitario, oggi come all’epoca in cui è ambientato il romanzo della Tuti, nell’articolato lavoro della lotta contro i tumori. Ha spiegato come oggi svolgere il ruolo di infermiera sia particolarmente difficile e della necessità di tutelare una figura professionale di cui il sistema sanitario ha e avrà sempre più bisogno.
Si è parlato di cure personalizzate e, nel suo intervento, Eleonora Tottoletti, ricercatrice universitaria presso il Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine, ha evidenziato i grandi passi in avanti condotti negli ultimi anni. “La medicina per progredire ha dovuto mettere al centro “la malattia” per imparare a curare, ma ora si trova davanti una nuova sfida che è quella di riportare al centro il paziente per imparare a curare ogni singola persona, con una personalizzazione delle cure e degli approcci terapeutici, grazie anche alle nuove possibilità di cura esistenti” ha spiegato Toffoletti.