Da Lisbona il gruppo di musica contemporanea
A Trieste e Codroipo al festival internazionale di musica contemporanea “Trieste Prima”
Il Grupo de Música Contemporañea de Lisboa, ensemble internazionale di importanza storica per il paese europeo che rappresenta l’ultimo lembo occidentale del nostro continente, è l’atteso ospite del doppio appuntamento del festival di musica contemporanea “Trieste Prima”, protagonista del concerto dal titolo “Nella libertà del comunicare”. Diretta da Adriano Martinolli D’Arcy, la formazione composta da archi, pianoforte, arpa, percussioni, flauto, clarinetto e voce di mezzosoprano, si esibirà, in collaborazione con l’Ambasciata del Portogallo, sabato 7 dicembre, alle ore 18.00, al Conservatorio Tartini di Trieste (prenotazione consigliata chiamando il numero 040 6724911) e domenica 8 dicembre, alle ore 11.00, presso la Biblioteca civica “Don Gilberto Pressacco” di Codroipo, in collaborazione con l’associazione musicale e culturale “Città di Codroipo”. Programma di vari autori, tra cui molti portoghesi, del secolo scorso e dei tempi odierni, il tutto sotto la bacchetta di Adriano Martinolli D’Arcy, direttore ospite che ha portato il “Grupo” ad esibirsi in importanti festival, senza mai dimenticare di omaggiare compositori o, più in generale, personaggi di cultura legati all’Italia. In questo caso è la volta di Renzo Cresti, autore dei testi di “Ulivi aspri e forti” composti da Jorge Peixinho del 1982, e Corrado Rojac, con “Raiana” del 2024, brano che sarà presentato in prima esecuzione assoluta. Inoltre, di Clotilde Rosa verrà eseguito “El vaso reluciente” del 2003, di Constança Capdeville “Momento I” del 1974, ancora di Jorge Peixinho “A silenciosa rosa – Rio del tempo” del 1994, di Ana Seara “Ma douce amour…” del 2019, di Carlos Marecos “Pedro e Inês” del 2009, infine di Eurico Carrapatoso “Canción” del 2015.
In diversi lavori si potranno ritrovare assonanze vicine alle convinzioni di Giampaolo Coral, fondatore dell’ente organizzatore “Chromas” e del festival “Trieste Prima – incontri internazionali con la musica contemporanea”, per cui la musica doveva, malgrado la complessità dei propri intenti, esprimere un’umanità di fondo, poggiare sul comunicare, come vuole il titolo del concerto. Tutte le informazioni su chromas.it.