Basket A2: Apu immortale al Carnera
Apu vince 85-81 con Rieti
La sera di Santa Lucia, con qualche ora di ritardo, perché i bimbi la aspettavano all’alba, giunge il dono meritato. L’Apu vince e lo fa dopo una gara contrassegnata da alti e bassi.
Carbone per il primo e il secondo quarto, dolcetti per tutto il secondo tempo, ma nel primo e nel secondo supplementare gli udinesi hanno meritato anche il trenino elettrico e la scatola Lego speciale.
Dopo essere stati in svantaggio anche di dieci nel secondo quarto, hanno saputo ricostruire pezzo per pezzo morale e spirito di squadra.
La gara dal punto di vista tecnico non ha offerto grandi spunti, m ad sul piano della volontà e dello spirito di gruppo, non sarebbe sufficiente togliersi due cappelli. Uno è poco.
Mancando all’appello alcuni uomini, che sembravano disorientati, un grande Caroti si è preso sulle spalle il gruppo e ha operato come tessitore paziente e mai rassegnato.
Alla fine saranno 25 i suoi punti, ma di più noi abbiamo notato il servizio offerto al gruppo che durante la prima parte della gara non ha sempre risposto alle stimolazioni di Rieti, mentre soprattutto nel quarto tempo e poi nei due supplementari ha costruito una vittoria della volontà e del carattere, con una personalità da primo attore.
La più bella partita vista al Carnera, ha anche evidenziato che unghie e denti dei bianconeri sono forti.
Con Rieti, storica regina della pallacanestro, poi decaduta, da poco restituita alla A2, Udine ha offerto uno spettacolo che ha onorato la pallacanestro.
Onore alle due squadre.
Udine inoltre ha dimostrato di poter combattere fino alla fine di questo campionato, con strumenti più che buoni e completamente adeguati per il salto di categoria. Condannata a vincere il torneo? No.
Ma solida per poter tentare quello che il pubblico competente del Carnera… vuole
O vorrebbe. Quello si
Vito Sutto