Il Balletto di Roma ospite del Circuito ERT
La compagnia di danza capitolina sarà venerdì 20 dicembre al Teatro Zancanaro di Sacile con Il lago dei cigni, ovvero Il Canto, ispirato a Il Lago dei Cigni e all’atto unico di Anton Čechov Il Canto del Cigno, e sabato 21 dicembre al Teatro Comunale Marlena Bonezzi di Monfalcone con Giulietta e Romeo, liberamente tratto dalla tragedia di William Shakespeare. Entrambe le serate avranno inizio alle 20.45. Gli appuntamenti di danza nel Circuito ERT sono realizzati grazie alla collaborazione con Artisti Associati di Walter Mramor.
Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il Lago dei Cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera. Il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e in un percorso di illusioni e memoria porta in scena un gruppo di ballerini di un’immaginaria compagnia decaduta che si aggrappano a un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale.
Nel ruolo del Cigno Bianco si esibirà Roberta De Simone, étoile formatasi alla Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma e da subito entrata a far parte dell’organico del Balletto di Roma interpretando ruoli solistici e principali in tutte le produzioni (tra le altre, Giulietta e Romeo, Bolero, Cenerentola, Il lago dei cigni, Io, Don Chisciotte, Giselle).
Giulietta e Romeo è lo spettacolo di danza più rappresentato e applaudito di sempre in Italia. Debuttò nel 1989 per il Balletto di Toscana e fu ripreso nel 2002 dal Balletto di Roma. Portato in scena negli ultimi vent’anni, Giulietta e Romeo è stato riallestito nuovamente due stagioni fa per festeggiare l’anniversario e per confermarsi uno dei titoli di maggior successo del repertorio della compagnia romana.
La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare diventa, nella versione di Fabrizio Monteverde, un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione. Nell’Italia contraddittoria del secondo dopoguerra, immobile e fremente, provinciale e inquieta, Giulietta è protagonista e vittima di una ribellione giovanile e folle, in fuga da una condizione femminile imposta. Romeo, silenziosamente appassionato e incoscientemente sognatore, è martire della propria fede d’amore innocente.
Riscrittura drammaturgica originale, percorsa dai fotogrammi inquieti del cinema neorealista e autonoma nell’introspezione dei personaggi, l’opera di Fabrizio Monteverde denuda la trama shakespeariana e ne espone il sentimento cinico e rabbioso, così vicino al suo stesso impeto coreografico. Questo Giulietta e Romeo è un’audace manipolazione dell’opera originale che insiste sui sentimenti e sulle idee universali che ancora oggi fanno breccia nei lettori di Shakespeare e che risuonano ancora più forti nella loro traduzione in danza attraverso lo stile energico e travolgente del coreografo.
Foto anteprima: Lago dei Cigni, Balletto di Roma