A Gorizia il titolo del Ministero della Cultura di “Citta che Legge”
Passatemi la battuta: “Ormai ci abbiamo preso gusto”. Ad ogni concorso a cui partecipiamo Gorizia entra in graduatoria utile.
Ancora una volta, per l’ennesima volta, abbiamo dimostrato che il lavoro di squadra premia, ma non solo, anche in questo caso ed in questo ambito Gorizia può vantare delle eccellenze – questo il commento di Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura, al Sistema Teatrale, Museale, Beni Storici, Candidatura Unesco, del Comune di Gorizia.
Un importante riconoscimento che, assieme alle librerie ed alle biblioteche, con il supporto della scuole e della didattica ci permetterà di lavorare a favore di Gorizia per coinvolgere la comunità trasformando la cultura in indotto economico.
Di cosa si tratta?
In sintesi: la qualifica che abbiamo ottenuto è un titolo onorifico che rende però possibile la partecipazione al bando dello stesso nome (esclusivo solo per le città che possono vantare questo titolo) per i due anni successivi all’attribuzione.
Parteciperemo al bando – afferma Oreti – e lo faremo con il coinvolgendo di tutte le librerie e le biblioteche della città, con le associazioni culturali e del settore che vorranno partecipare al patto della lettura.
Avevamo già vinto ed ottenuto il titolo nazionale nel biennio 2020/2021 – evidenzia Oreti – ed avevamo ottenuto dal ministero della cultura 30 mila euro a cui avevamo aggiunto ulteriori fondi comunali per progetti mirati anche a favore dei giovani e della didattica. Quindi, per questo nuovo riconoscimento lavoreremo in continuità con il progetto passato al fine di svilupparlo ulteriormente.
Ora, Il Ministero della Cultura ha appena ufficializzato i nominativi delle città che si sono candidate ed hanno ottenuto il riconoscimento di città che legge. Oltre lo storico traguardo di Nova Gorica e Gorizia Capitali Europee della Cultura per il 2025 c’è spazio anche per un altro riconoscimento nazionale che qualifica Gorizia, nel 2025 e 2026, come “città che legge” e quindi sempre di più legata alla cultura.
Un altro esempio tangibile – continua Oreti – che dimostra che Gorizia non è più chiusa all’interno del proprio Castello ma è percepita, apprezzata e conosciuta a livello nazionale.
Un ringraziamento particolare – termina Oreti – mi sento di rivolgerlo alla Dirigente, appena andata in pensione, Maria Pia Zampa ed alla dottoressa Rossana Puntin che ha seguito da vicino tutto l’iter che ci ha portato il meritato nuovo riconoscimento.
Foto anteprima: Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura ed agli Eventi culturali, al Sistema Teatrale, Museale, Beni Storici, Candidatura Unesco, Digitalizzazione, Toponomastica, del Comune di Gorizia.