Orioles: “Quello migratorio sarà un fenomeno che durerà diversi anni. E’ bene cominciare a creare una forma mentis per vaccinarci da eventuali rigetti di xenofobia”
Per capire il complesso fenomeno delle migrazioni e i suoi risvolti futuri abbiamo contattato Marco Orioles, professore di sociologia all’Università di Udine, con il quale abbiamo fatto un quadro della situazione.
Si parla sempre di emergenza migratoria. Quanto è emergenza e quanto è stato di fatto?
“Che sia un’emergenza è un dato di fatto, i numeri stessi testimoniano l’importanza del fenomeno. Un’emergenza però del tutto tramontata dal punto di vista mediatico perché l’organismo che dovrebbe occuparsi di riformarsi gli istituti, tra tutti l’orrendo istituto che obbliga i paese del primo sbarco a farsi carico della richiesta di protezione internazionale del richiedente asilo, sono bloccati. Una paralisi che spacca in due l’Europa. Non c’è ancora oggi una riforma dal respiro europeo su un fenomeno che è continentale, che investe l’Europa nel suo complesso”.
Molti partiti propongono una riforma comunitaria del diritto d’asilo. Questa impasse può essere risolta?
“C’è da valutare prima di tutto il passaggio politico italiano del 4 marzo e capire che peso avrà. Io credo che con la politica dei veti la parte dell’Europa che è contraria all’immigrazione può bloccare ogni tipo di proposta. E’ stata tentata una via giudiziaria che in parte è riuscita, adesso vedremo se queste sentenze verrano applicate nei confronti di quei paesi che si rifiutavano di ospitare i richiedenti asilo. Finché avremo questo blocco composto dai paesi delll’Europa centro-orientale, che abbracciano una posizione che nega il diritto ai migranti di risiedere, anche i paesi che sono favorevoli all’ospitalità saranno spaccati a loro volta. E’ necessario che si trovi un consenso su politiche umane, compatibili con le risorse, che superi questo stallo a Bruxelles. Finché saranno in carica certi governi però io la vedo molto dura”.
Ma chi sono questi migranti? Perché tutti hanno la stessa età, lo stesso sesso?
“La migrazione è un processo selettivo che porta a spostarsi solo quelli più abili e che ce la possono fare. Poi che esistano magagne è assodato. Certo, ci sono dei migranti che sono istruiti a fornire date false ma non farei di tutta l’erba un fascio. Se guardiamo la popolazione complessiva di chi arriva vediamo che ci sono uomini, donne e bambini. E’ un fenomeno stratificato”.
Quanto durerà questo fenomeno?
“Non lo sappiamo. Sicuramente diversi anni. Se uno guarda le tendenze di lungo periodo, soprattutto le tendenze demografiche africane, capisce che questo è un fenomeno che durerà anni. E’ bene cominciare a creare una forma mentis per vaccinarci da eventuali rigetti di xenofobia che possono irrompere in qualunque occasione”.
Quanto peserà questa complessa vicenda nelle prossime elezioni?
“Credo peserà moltissimo, soprattutto qui in Friuli Venezia Giulia”.