Talmassons è tra i pochi comuni che hanno segnato una crescita demografica
Se in regione la crescita demografica si sta facendo notare più che altro per una decrescita diffusa, tra i comuni in controtendenza c’è Talmassons, dove nel 2017 ci sono state 38 nascite, l’incremento è addirittura dell’81%. La popolazione è ora passata dai 4.025 abitanti ai 4.045. Purtroppo però l’aumento di 20 unità non è dovuto a un saldo naturale positivo, poichè il saldo naturale è in negativo, con 41 morti. Un -3 dunque sulla lavagna.
Non c’è però solo stato il dato sui nuovi nati a permettere la crescita, m anche un aumento delle famiglie, passate da 1.680 a 1.689. Positivo il saldo tra persone che si sono cancellate (91) e nuovi iscritti (114), con un +23.
Stabile la popolazione straniera, composta da 215 cittadini provienenti da Marocco ed Est europa. Sulle pagine de Il Friuli si trova il commento del sindaco Piero Mauro Zanin: “Questo piccolo risultato ci fa ben sperare per il futuro. In questi ultimi anni, l’Amministrazione comunale ha cercato in tutti i modi di aumentare i servizi offerti ai cittadini, penso al buono spesa, al bonus mensa, al calo delle tasse comunali, al polo scolastico, al sostegno alla natalità con il bonus bebè, alla gratuità del trasposto scolastico, al sostegno alla scuola materna e agli asili nido, e a rendere decorosi e sicuri i nostri paesi, penso alle piste ciclabili, alla manutenzione degli edifici pubblici, ai volontari della sicurezza e a quelli della Protezione civile, all’asfaltatura delle strade, alla cura dell’ambiente. Ormai le nuove famiglie che si formano hanno una notevole mobilità e s’insediano dove trovano servizi e qualità della vita. Era questo uno degli obiettivi della nostra amministrazione e credo che oggi Talmassons sia attrattiva proprio per questo”.
Anche il vicesindaco Chiara Paravan ha commentato il risultato: “Anche per il prossimo anno sosterremo la natalità con il bonus bebè e le famiglie con il bonus spesa, oltre che confermando tutte le scelte prese negli ultimi 9 anni in un’ottica di continuità”.