Il cantiere della formazione edile si apre alle nuove tecnologie
Il Cefs di Udine, primo in Italia, mette a disposizione di allievi e imprese un simulatore virtuale Vortex Edge Max per imparare l’utilizzo corretto delle macchine movimento terra e delle attrezzature di sollevamento
L’assessore regionale Rosolen in visita al Centro edile per la formazione e la sicurezza
Il Centro edile per la formazione e la sicurezza di Udine è il primo ente di settore in Italia ad avere adottato il simulatore Vortex Edge Max. Di che si tratta? È una stazione di lavoro virtuale per imparare a “guidare” attrezzature da cantiere come gru, escavatore e pala meccanica. Uno strumento di apprendimento in più per le nuove leve del comparto delle costruzioni, ma anche un ausilio per le imprese del territorio, che possono utilizzarlo per aggiornare le competenze delle risorse umane già impiegate. Che sono assolutamente insufficienti rispetto alle necessità delle aziende. Il settore edile, che è in piena ripresa dopo la crisi pandemica, sta infatti vivendo il paradosso di cercare, senza trovarle, maestranze qualificate.
Delle opportunità formative offerte dal Cefs, di quelle occupazionali garantite dalle imprese e della difficoltà a incrociare domanda e offerta di lavoro si è discusso nel corso della visita dell’assessore regionale all’Istruzione e lavoro Alessia Rosolen alla sede del Centro di via Bison.
“Da tempo – ha affermato Angela Martina, presidente Cefs Udine e di Ance Udine, che ha incontrato l’assessore insieme al vicepresidente Cefs Claudio Stacul, al vicepresidente di Ance nazionale e della Federazione europea dell’industria delle costruzioni, Piero Petrucco, e del direttore del Cefs Loris Zanor – le imprese segnalano carenza di manodopera e, in particolare, di manodopera qualificata. Lo strumento, oggi a disposizione della scuola grazie alla collaborazione dell’ANCE nazionale, risponde alle necessità della nuova edilizia e all’importante spinta verso la digitalizzazione. Le imprese e la manodopera devono qualificarsi e la formazione attraverso i simulatori è un’innovazione fondamentale per la sicurezza. Quella di Udine è la prima scuola di formazione edile ad investire in questi strumenti di ultima generazione, verso i quali c’è un nuovo interesse a livello europeo”.
Il simulatore – ha osservato Petrucco – è uno strumento utile, sia per avvicinare le nuove generazioni e far comprendere i nuovi contenuti digitali che si sviluppano anche nell’edilizia, sia per la formazione permanente, in quanto il simulatore permette di ricevere riscontri e misurazioni oggettive rispetto al livello di competenze che le persone maturano nei corsi. Lo strumento sarà montato su di un camper/aula mobile per poter essere portato in giro ed essere utile, oltre alle scuole, anche alle aziende del territorio”.
Della necessità di ridare “dignità e valore all’intelligenza nelle mani” ha parlato l’assessore Rosolen, che ha sottolineato l’importanza della formazione professionale, anche nel comparto edile, per offrire alle nuove generazioni concrete opportunità di autorealizzazione e soddisfare la necessità delle imprese di contare su risorse umane adeguatamente, motivate e qualificate.
Il Centro edile per la formazione e la sicurezza
Il CEFS, Centro edile per la formazione e la sicurezza, l’ente scuola edile di Udine, integrato con il comitato paritetico per la prevenzione degli infortuni, si occupa di formazione e di sicurezza.
Offre servizi adeguati ed efficienti al comparto delle costruzioni. Prepara giovani e forma adulti garantendo loro reali prospettive di crescita professionale.
È un ente bilaterale, riconosciuto e accreditato dalla Regione FVG, retto da un Consiglio di amministrazione composto in modo paritetico dai rappresentanti delle imprese industriali ed artigiane del settore edile e dai rappresentanti delle federazioni sindacali territoriali delle costruzioni.