Così Confartigianato Udine sostiene la scuola chiamata a formare i futuri imprenditori
SESSANTA DIVISE DA LAVORO AGLI STUDENTI DELL’ISIS SOLARI DI TOLMEZZO
Sessanta divise, tra camici e tute, destinate agli studenti dell’Isis Solari di Tolmezzo. E’ la nuova iniziativa promossa dal consiglio zonale dell’Alto Friuli di Confartigianato-Imprese Udine a supporto del mondo della scuola, cui l’Associazione guarda come a un prezioso e insostituibile alleato, fucina qual è dei talenti che daranno gambe all’artigianato di domani.
A consegnarle sono stati questa mattina i presidenti provinciale e zonale di Confartigianato, Graziano Tilatti e Roberto Vicentini, nel corso di una semplice ma coinvolgente cerimonia che ha visto gli studenti delle classi 1°, 2° e 4° – settore elettromeccanico – ricevere dalle mani dei vertici associativi le tute.
Un gesto che l’istituto carnico ha salutato con favore. “La scuola è sempre interessata a promuovere rapporti con le rappresentanze datoriali, a tessere relazioni con le imprese – ha esordito Cristina Ferri, dirigente scolastica vicaria -. E’ un modo per facilitare i nostri ragazzi nel momento in cui poi dovranno approcciare il mercato del lavoro”. In questo senso, scuola e realtà produttive già collaborano con numerosi progetti di alternanza scuola-lavoro che insieme ai laboratori realizzati in orario scolastico consentono agli studenti di mettere le mani in pasta. Toccare i ferri del mestiere.
Lo hanno fatto anche stamattina. Una volta indossate le tute, marchiate con i loghi di Confartigianato e dell’Isis Solari, si sono orgogliosamente mostrati all’opera a beneficio delle telecamere presenti. “Molti di noi – ha detto dal canto suo il presidente del consiglio zonale dell’Alto Friuli, Roberto Vicentini – sono usciti da questa scuola e oggi hanno 10, 20, anche 30 persone a libro paga. Abbiamo deciso di regalarvi queste tute per sottolineare questo legame e invitarvi ad approfondire le vostre conoscenze”. Non solo a scuola. Auspicio dell’Associazione è che le competenze maturate sui banchi, in laboratorio e nelle aziende che ospitano percorsi di alternanza, vadano poi a beneficio dell’artigianato locale. Che i ragazzi garantiscano il necessario ricambio. Da dipendenti naturalmente, ma anche da titolari di impresa. Li ha sferzati in tal senso il presidente Tilatti: “Avete al vostro fianco insegnanti e famiglie che vi sostengono. Dopo la scuola accettate la sfida: mettete a frutto i vostri talenti, aprite una piccola impresa tutta vostra”.
Come detto, le sessanta “divise” da lavoro – 40 tute e 20 camici – sono state consegnate questa mattina con l’auspicio che guardando il logo stampato in bella mostra sull’abito gli studenti ricordino l’impegno dell’Associazione non come un soggetto astratto, ma come un attore fondamentale a supporto delle piccole e piccolissime imprese del territorio. Oggi e domani. Che una volta diplomati, non volgano l’attenzione in via esclusiva al mondo del lavoro dipendente, ma valutino anche l’alternativa dell’impresa in proprio. Un’ipotesi che, grazie a tute e camici logati Confartigianato, potrà sembrar loro più fattibile e magari spingere qualcuno a bussare alla porta dell’associazione per una consulenza, un suggerimento, anche solo uno sprone.