A Cividale del Friuli riapre la Fàrie Geretti
Grazie ad un accordo fra la SOMSI e il Comune, la bottega del fabbro potrà essere visitata tutti i fine settimana
La “Fàrie Geretti“, in gestione alla Storica SOMSI di Cividale del Friuli, sarà di nuovo visitabile il sabato e la domenica nel periodo estivo/autunnale, grazie alla collaborazione con il Comune di Cividale del Friuli.
Si tratta di un piccolo gioiello storico situato in Stretta della Giudaica, a pochi passi dalla Casa medioevale. “Questa bottega di fabbro – spiega Maria Cristina Novelli Presidente della SOMSI – è l’ultimo esempio di una ricca e lunga tradizione artigiana cividalese; arte e maestria qui si tramandavano da generazione a generazione come avvenuto nel Novecento per gli Jacolutti, i Moschioni ed appunto i Geretti”. Proprio dal padre Pietro, Antonio Geretti (Cividale del Friuli 1904-1982) ereditò l’attività e impara inizialmente l’arte di lavorare il metallo con creatività e attenzione alla tradizione tecnica, per poi affinare le sue capacità frequentando la Scuola di Arti e Mestieri della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale.
“Siamo molto lieti di poter collaborare nuovamente con la SOMSI alla valorizzazione della storia e delle tradizioni della nostra città – conferma Angela Zappulla delegata alla Cultura per il Comune – in quanto la fabbreria è un luogo unico a Cividale e a chi lo visita sa restituire i caratteri e l’atmosfera di un antico ambiente di lavoro legato a un grande sapere artigiano”.
Nella Bottega del fabbro Geretti “si lavoravano, con estrema cura, diversi prodotti, da quelli legati all’edilizia e all’abitare (cancelli, inferiate, serrature), ai piccoli oggetti di uso quotidiano come secchie di rame (cialdîrs),“cocumis”(recipienti per il caffè),ma anche oggetti artistici quali candelabri, insegne, piccole sculture” spiega la Novelli.
La Fàrie Geretti ha un valore particolare per la memoria e la conoscenza di Cividale: basta affacciarci alle vetrate ed entrare nella bottega per vedere tutti gli oggetti in essa conservati a testimonianza di tutte le fasi di lavorazione: dall’ideazione, ai calchi in gesso, ai punzoni, a una serie di lavori in ferro e rame. “Gli oggetti esposti sono stati catalogati, a cura della SOMSI con un lungo e certosino lavoro” conclude la Presidente della SOMSI.
La Farie è visitabile nelle giornate di sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.00