Olio Capitale: incontri con buyer e approfondimenti dedicati agli operatori del settore
Domani ultima giornata di Olio Capitale. Apertura al pubblico fino alle 14.00
Incontri d’affari, approfondimenti dedicati agli addetti ai lavori, affluenza di pubblico professionale: è la fotografia del lunedì di Olio Capitale, il Salone degli extravergini tipici e di qualità di Trieste, che domani, martedì 6 marzo, chiuderà i battenti di questa dodicesima edizione.
Anche quest’anno buyer stranieri sono stati invitati per dare l’opportunità ai produttori presenti in fiera di creare nuovi canali commerciali verso l’estero. Racconta l’olandese Niko Van Donkelaar di De Olijfolie Shop “Vendo a ristoranti, grande distribuzione e piccoli gourmet shop. Ho un assortimento di 25 oli e finora di questi solo 2 erano italiani. Se un tempo si poteva dire che l’Italia primeggiasse in assoluto per la qualità, ora non è più così. Ci sono ottimi oli spagnoli, specie quelli con una chiara componente fruttata, per esempio, estremamente competitivi anche sul prezzo. Gli extravergini italiani continuano ad essere un punto di riferimento grazie ai sentori erbacei, intensi o al piccante. Sono venuto a Olio Capitale per cercare un olio italiano che completasse il mio assortimento e sono felice di averlo trovato: potrò ampliare la mia offerta avendo trovati qui 4-5 oli molto interessanti”.
Il prezzo, o meglio il costo, continua a essere una discriminante determinante nelle scelte dei buyer, ma anche dei ristoratori. “Spesso i ristoratori non considerano l’olio neanche un food cost. Per loro è un costo fisso, alla stessa stregua di quelli della lavanderia – spiega l’assaggiatore Piero Palanti -. Eppure imparando a valorizzarlo, può diventare una componente remunerativa del menu. Perché non inserire nel proprio menu pane e olio e dare la possibilità di far assaggiare oli diversi? L’olio permette di raccontare la propria scelta gastronomia e il proprio territorio”.
Conoscerlo, per saperlo usare in maniera corretta è naturalmente la chiave. “L’olio è l’accento, il timbro del piatto. È una componente fondamentale – racconta lo chef croato Teo Fernetich del ristorante San Rocco di Verteneglio, impegnato oggi nella Scuola di Cucina -. Un ottimo piatto può essere distrutto dall’olio sbagliato. Nella nostra cucina abbiamo la fortuna di poter utilizzare l’olio che produciamo noi, ma lavoriamo ugualmente con una scelta di diversi oli, da utilizzare in diverse situazioni”.
Domani ultima giornata, fino alle ore 14.00, di apertura al pubblico di Olio Capitale, organizzato da Aries – Azienda Speciale della Camera di Commercio Venezia Giulia, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.