Prosecco: Lizzi, Commissione non neghi analogie tra Prosek e vicenda Tocai
Bruxelles, 26 ottobre – “L’Unione Europea ha privilegiato il valore della denominazione Tokaji a discapito di quello della storicità del vitigno chiamato Tocai Friulano. Nel 2007, infatti, l’Unione Europea ha stabilito che il nome Tocai non poteva più comparire sulle etichette dei vini italiani. Le differenze tra i due vini secondo l’UE erano evidenti nonostante il Tokaji ungherese, vino dolce, non fosse comparabile per stile e vinificazione al Tocai friulano, ma questo non bastò a tutelare la denominazione di quest’ultimo. Tokaji si scrive diversamente e si riferisce ad una tipologia di vino e ad un luogo di origine, proprio come il Prosecco. Inversamente, il Prosek non fa riferimento ad un’area protetta, ma solo ad una tipologia. Ho scritto una lettera in merito al Commissario europeo all’agricoltura che nella sua risposta non ha fatto chiarezza, o non ha voluto, sulle analogie che legano i due casi.”
Così l’europarlamentare della Lega, Elena Lizzi, nel suo intervento in Commissione agricoltura (AGRI) che ha rimarcato come “non mi trovo concorde con il Commissario all’agricoltura, Janus Wojciechowsk, sulla vicenda del Prosek in merito alle sue considerazioni in risposta ad una mia interrogazione, che sostanzialmente negano che la richiesta croata abbia caratteristiche quasi identiche con il riconoscimento del Tokaji ungherese a spese del Tocai friulano, trattandosi di fattispecie giuridiche diverse”.