Cultura e giovani in regione: 26 euro al mese il budget per cinema, concerti e musei
Indagine Ires Fvg in collaborazione con le due Università e con Constraint Magazine Udine
Il budget mensile che gli universitari della regione riservano alla cultura è di 26,5 euro procapite. Gli studenti che frequentano prevalentemente le attività culturali a Pordenone presentano il valore più basso (21,60 euro), mentre le altre città sono in linea con la media generale. È il risultato di un sondaggio, che ha visto aderire 1.600 universitari Fvg, realizzato dall’Ires Fvg per analizzare le abitudini e le modalità di consumo culturale dei giovani studenti Fvg con l’obiettivo di raccogliere suggerimenti volti a migliorare l’offerta culturale presente sul territorio regionale. Lo studio realizzato nell’ambito del progetto “iSurvey. IRESondaggi online”, finanziato dalla Regione Fvg, nasce dalla collaborazione di Ires Fvg con le Università di Udine e Trieste (dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) e con Constraint Magazine Udine e verrà presentato a maggio a Udine nell’ambito del festival Vicino/Lontano.
Il budget
I giovani che non frequentano le lezioni all’università o che risiedono nella stessa città in cui studiano sono quelli con la dotazione finanziaria più elevata (rispettivamente 35 e 28 euro), i pendolari sono quelli con meno risorse a disposizione (24,50 euro). I concerti e il teatro sono le tipologie di spettacolo per cui le persone intervistate sono disponibili a spendere di più (rispettivamente 20 e 14 euro). Il costo rappresenta, inoltre, il fattore principale che frena una maggiore frequentazione di concerti e rappresentazioni teatrali. A proposito di budget, è interessante osservare che non emergono significative differenze di genere. Inoltre, col crescere dell’età si nota un incremento nella domanda di cultura e di conseguenza il budget di cui dispongono i giovani over 22 anni si innalza a 29 euro al mese.
Le preferenze
Le proposte culturali maggiormente apprezzate da studenti e studentesse che hanno aderito al sondaggio sono nell’ordine: il cinema, i concerti e i musei. All’ultimo posto si trova la danza, che suscita quasi esclusivamente l’interesse femminile. La frequenza delle attività culturali è più elevata di sera e nel fine settimana. I canali maggiormente utilizzati per tenersi informati sull’offerta culturale sono i materiali pubblicitari e i social network (in particolare Facebook), seguiti dal passaparola tra gli amici. Al contrario sono pochi i giovani che consultano i quotidiani, compresi quelli in versione online.
Rispetto al livello di interesse e all’intensità del consumo, sono le studentesse a rilevare le quote più elevate rispetto ai maschi. Per esempio nel frequentare le sale dei cinema, i musei e i teatri emergono differenze spiccate in cui le quote di consumatrici assidue donne raggiungono livelli di diversi punti superiori a quelle dei colleghi maschi.
Le proposte dei giovani
La proposta considerata più efficace per incrementare il consumo culturale è il coinvolgimento di artisti internazionali, indicata dal 43,8% degli intervistati. Al secondo posto si trova la realizzazione di eventi interattivi e partecipativi, scelta dal 21,1% degli studenti, percentuale che sale al 25% per le femmine. Si rileva, comunque, una percentuale non marginale pari al 13,6% (che diventa il 16,8% per i maschi) che si considera soddisfatta dell’offerta culturale esistente. Tra le nuove proposte culturali che i giovani vorrebbero trovare nelle loro città prevalgono workshop e seminari, seguiti dalle mostre di fotografia. In conclusione del questionario è stato chiesto di valutare le proposte culturali della propria città e il 43,1% degli intervistati ritiene che l’offerta culturale sia molto o abbastanza adeguata. Pordenone e Trieste presentano dei valori superiori alla media (in entrambi i casi vicini al 50%), mentre l’offerta culturale di Gorizia (con una percentuale del 16,2%) viene ritenuta scarsamente adeguata.
Il sondaggio
Al questionario online, condotto a novembre 2017, ha aderito in maggioranza la componente femminile, che costituisce due terzi del campione (1.087 su 1.636). Le persone intervistate, inoltre, frequentano in prevalenza le sedi di Trieste (53%) e Udine (36%), le due città in cui si concentra la fruizione dell’offerta culturale. Circa un quarto degli intervistati studia nella stessa città in cui vive, poco meno di un terzo è rappresentato da pendolari giornalieri e quasi il 40% torna a casa una volta a settimana o più sporadicamente.