Civibank, utile netto a 14,1 milioni di euro (+108,2%)
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato gli schemi di bilancio al 31 dicembre 2021
Ulteriormente rafforzata la solidità patrimoniale
Cividale del Friuli, 11 febbraio 2022. Il Consiglio di Amministrazione di Banca di Cividale nella seduta odierna, venerdì 11 febbraio ’22, ha esaminato e approvato gli “Schemi di Bilancio” al 31 dicembre 2021 che vedono l’utile netto salire a 14,1 milioni di euro (+108,2% rispetto allo scorso esercizio), miglior risultato in 135 anni di storia della banca (dopo il 2015 quando ci fu l’utile straordinario della cessione ICBPI).
Nuovi finanziamenti alle imprese e alle famiglie del territorio per 773 milioni di euro (+16,9% a/a) a testimonianza del ruolo determinante per il supporto all’economia locale.
In costante calo il credito deteriorato che, unitamente al mantenimento di importanti coperture dei crediti non-perfoming in portafoglio, ha contribuito al complessivo miglioramento della qualità del credito della Banca.
Le masse amministrate da Civibank salgono a 7.844 milioni di euro (pari al 22% del PIL della Regione Friuli Venezia Giulia).
Il CET1 ratio sale al 16,4%, anche per effetto dell’operazione di rafforzamento patrimoniale conclusasi nel secondo semestre del 2021. L’elevata solidità patrimoniale della banca è il presupposto per continuare il percorso di ulteriore forte crescita intrapreso.
Aggregati patrimoniali
Al 31 dicembre 2021 i crediti verso la clientela si attestano a 3.280 milioni di euro, in crescita del 10,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (2.978 milioni di euro).
Nel corso dell’anno, la Banca ha erogato complessivamente 773 milioni di euro di nuovi finanziamenti, di cui 506 milioni di euro erogati a piccole e medie imprese e 267 milioni di euro a famiglie, con una crescita complessiva del 16,9% rispetto al 2020.
Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 126,0 milioni di euro, in calo del 12,5% rispetto a dicembre 2020, con un “coverage ratio” del 51,1%. Nel dettaglio, le sofferenze nette si attestano a 40,5 milioni di euro, in calo del 13,6% rispetto a dicembre 2020, con un coverage ratio pari al 68,3% (69,6% a dicembre 2020). Le inadempienze probabili (“unlikely to pay”) si attestano a 79,5 milioni di euro in calo del 7,4% rispetto alla fine dello scorso esercizio, con un coverage ratio del 35,0% (34,1% a dicembre 2020), mentre 6,0 milioni di euro (in flessione del 46,1% rispetto a dicembre 2020) sono rappresentati da esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate con un indice di copertura del 21,1% (13,7% a dicembre 2020).
La raccolta diretta, rappresentata già al netto della componente riferita a controparti centrali, registra una consistenza di 3.320 milioni di euro, in crescita del 8,1% rispetto al 31 dicembre 2020.
La raccolta indiretta, ammonta a 1.245 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto al 31 dicembre 2020. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 1.049 milioni di euro, in aumento dell’11,2% rispetto al 31 dicembre 2020.
Le attività finanziarie di proprietà assommano a 1.005 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono essenzialmente rappresentate da titoli di Stato italiani a breve termine iscritti nei portafogli HTC e HTCs, con una duration media di 2,17 anni. Le riserve sul portafoglio HTCs e OCI, iscritte fra le poste del patrimonio netto al netto dell’effetto fiscale, sono positive per 1,1 milioni di euro.
Il saldo netto di liquidità complessiva a un mese è pari a 1.025 milioni di euro. Le attività “eligible” complessivamente a disposizione ammontano a 1.724 milioni di euro, in termini di liquidità ottenibile, già al netto del relativo haircut. L’esposizione nei confronti della BCE per operazioni di rifinanziamento a lungo termine, corrispondente ai programmi TLTRO II e TLTRO III, è pari a 1.079 milioni di euro. Il profilo di liquidità regolamentare LCR è pari al 175,2%, dal 194% di dicembre 2020.
Rispetto al 31 dicembre 2020, risultano in significativo miglioramento sia il Cost income (al 54,6%, da 59,0%) ed il Texas Ratio[1] (migliorato al 38%, dal 51%).
Il Patrimonio netto ed i coefficienti patrimoniali.
Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2021 a 351 milioni di euro (+20,5% rispetto a dicembre 2020).
Il Common Equity Tier1 – regime transitorio (CET1), senza l’inclusione dell’utile di periodo, è pari a 351 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWA) per 2.137 milioni di euro.
I coefficienti patrimoniali regolamentari si attestano rispettivamente a:
- Common Equity Tier1 ratio 16,4%
- Total Capital ratio 16,8%
I coefficienti patrimoniali «fully phased» si attestano rispettivamente a:
- Common Equity Tier1 ratio 15,8%
- Total Capital ratio 16,2%
Tali coefficienti risultano ampiamente superiori ai livelli minimi regolamentari stabiliti dall’Autorità di vigilanza.
Risultati economici
Il margine di interesse si attesta a 76,5 milioni di euro, in crescita del 20,1% rispetto al 31 dicembre 2020; la componente riferibile all’intermediazione con la clientela evidenzia una crescita del 5,5% rispetto allo stesso periodo del 2020; in crescita del 51,8% quella riferibile alle attività finanziarie.
Le commissioni nette sono pari a 36,2 milioni di euro, in crescita del 15,8% rispetto ai 31,3 milioni di euro del 2020.
In dettaglio, si registra una crescita del 9,2% delle commissioni da attività bancaria commerciale e del 25,4% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli), nel cui ambito si registra un incremento del 18,6% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del 48,7% per la componente relativa ai prodotti assicurativi.
Il risultato netto dell’attività finanziaria, è positivo per 7,7 milioni di euro. In particolare gli utili netti da realizzo di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e al costo ammortizzato (titoli) sono pari a 6,8 milioni di euro; positive per 0,6 milioni di euro le attività di negoziazione. Positivo per 0,3 milioni di euro lo sbilancio delle attività obbligatoriamente valutate al fair value.
I proventi operativi netti sono pari a 122,3 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto ai 107 milioni di euro del 2020.
Gli oneri operativi totalizzano 66,8 milioni di euro. Le spese per il personale ammontano a 42,8 milioni di euro, in crescita del 4,9% rispetto al 31 dicembre 2020, mentre le altre spese amministrative si attestano a 19,6 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto di costi non ricorrenti. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono pari a 4,3 milioni di euro, in calo del 14,1% rispetto al 31 dicembre 2020.
Le rettifiche nette di valore per rischio di credito sono pari 25,0 milioni di euro, in flessione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il coverage complessivo dei crediti deteriorati si attesta al 51,1%.
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo negativo di 2,8 milioni di euro e sono riferiti (i) per 2,0 milioni di euro all’accantonamento per rischio fiscale a seguito del deposito della sentenza pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste che ha accolto parzialmente i risorsi relativi al contenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate; (ii) per 1,6 milioni di euro ad accantonamenti per cause legali; e (iii) per 0,1 milioni di euro a rischi di credito su garanzie rilasciate. Tra le riprese di valore si evidenziano, tra le altre, 0,75 milioni di euro riferibili ai fondi stanziati in precedenti esercizi per le uscite volontarie dal lavoro e non utilizzati.
Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si determina quindi in 27,6 milioni di euro. Le imposte sul reddito del periodo sono pari a 9,9 milioni di euro.
I tributi ed oneri netti riguardanti le crisi del sistema bancario (FRU-FNR) quest’anno sono stati pari a 3,6 milioni di euro (5,3 milioni al lordo delle imposte).
L’utile netto di periodo si attesta quindi a 14,1 milioni di euro.
[1] Calcolato come rapporto tra gli NPL netti ed il CET1 fully loaded